Eging dalla barca: una tecnica sempre più in voga fra chi pesca
L’eging dalla barca è una tecnica di pesca che attira sempre più appassionati.
La velocità di esecuzione e il non dover reperire le esche (che sono artificiali, appunto) sono solo due degli aspetti principali che ci permettono di fare un’uscita in barca anche in pausa pranzo. Ma entriamo nel dettaglio…
L’attrezzatura essenziale richiesta prevede almeno 4 canne da calare a scarroccio a diverse distanze dall’imbarcazione: si tratta di canne da 2,10 – 2,40 m abbastanza morbide.
Ogni azienda ne ha parecchi tipi a catalogo, basterà trovare la più adatta al vostro stile di pesca o alla zona in cui andrete a utilizzarle: uno dei fattori da tenere in considerazione nella scelta è, per esempio, la profondità degli spot che frequentate.
ATTREZZATURE E CONSIGLI PER L’EGING DELLA BARCA DI SUCCESSO
Alle canne andrà abbinato un mulinello che potrà oscillare tra la taglia 3.000 e 4.000, in bobina una buona treccia 8 capi, che vi permetta di avere un contatto diretto con la lenza e favorisca l’azione di ferrata, in modo da far penetrare il vostro cestello nei tentacoli dei cefalopodi che andrete a insidiare.
Per quanto riguarda l’attrezzatura per la barca, molto importante sarà avere dei portacanne orientabili dove posizionare le canne, un buon GPS, che vi consenta di controllare la velocità di scarroccio, un piombo da 15-20 kg con catena e corda da poter calare a poppa nel caso in cui la velocità sia troppo elevata (velocità che dovrà rimanere nel range di 5-8 nodi) e, se possibile, un motore elettrico che vi possa aiutare nei giorni di calma piatta e assenza di vento o corrente. Preparare le lenze è semplice: basteranno un segnafilo colorato galleggiante, uno spezzone di fluorocarbon dello 0,28 con un antitangle dove fissare il piombo, una girella e un finale lungo da 60 cm a un 1 m, che finirà con lo snap su cui collegare la vostra totanara.
Quanto agli Egi: consiglio sempre di averne un buon numero e di variare colori e forme nell’arco della giornata. Immancabili saranno il rosa, il bianco testa rossa, l’arancione, il nero e qualche livrea naturale, almeno per la mia esperienza questi sono i colori che tendo a usare di più e che non mi hanno mai tradito.
A completare la vostra attrezzatura, un buon guadino con rete in gomma, una nassa o un secchio dove tenere le vostre catture, prede ottime e molto apprezzate a tavola.
P.S. Occhio agli schizzi neri!