Eleva Yachts The FortyTwo
Eleva Yachts inserisce in gamma il nuovo modello The FortyTwo, che sarà presentato ai saloni di Cannes e Genova. Una lunghezza scafo di 12,5 metri e una larghezza che supera i 4 il nuovo modello si annuncia come una barca ricca di abitabilità e prestazioni in alto mare, anche grazie alla sua voluminosa carena. Qualità costruttiva, estetica, prestazioni, questi i principi che hanno ispirato la ricerca di cantiere e progettista ing. Giovanni Ceccarelli.
Il risultato sarà ancora una volta la ricerca del superamento dei canoni più comuni. Concepita per la crociera veloce con l’obiettivo della sicurezza e della solidità. The FortyTwo ricalca lo stile di The Fifty, presentata lo scorso anno per la stagione 2018, e sarà proposta in molteplici versioni: Mediterraneo presentato con una coperta semplice, piano velico tradizionale con trasto in pozzetto, la possibilità di avere il fiocco auto virante. La Ocean potrà avere il roll bar cui ancorare lo spray hood e il tendalino, mentre sul roll bar potrà essere ancorato il trasto della randa, limitando drasticamente le possibilità di contatto con gli ospiti del pozzetto.
Una terza versione Race sarà quella dedicata alle alte prestazioni, dedicata a chi preferisce interni semplici a loft, le regolazioni e anche le regate. Il layout standard prevede tre cabine e due bagni e potrà essere modificato soprattutto per la versione regata con due cabine a poppa, un bagno e loft di prua con cala vele e cuccette equipaggio. Durante i saloni di Cannes e Genova sarà esposto anche The Fifty nella versione voluta dall’armatore Gino Buccellati con cucina a lato scala, piano velico con albero di alluminio, una serie di impianti per una navigazione di grande autonomia, con pannelli solari, doppio alternatore, grande frigo e interni impreziositi dalle opere dell’artista giapponese Tatsunori Kano.
“The Fifty mi è piaciuta subito – ha dichiarato l’armatore Buccellati – ero alla ricerca di una barca veloce per la crociera, che potessi personalizzare e sentire mia. Ho figli giovani a cui piace andare a vela e che apprezzano le prestazioni delle carene moderne, tuttavia vogliamo restare in barca a lungo, ci servono spazi veri”.