Elvio Cogno: il Barolo tra tradizione e biodiversità
“Se fare un vino perfetto significa fare un vino standard, allora non vogliamo fare vini perfetti.” Con questa filosofia, Nadia Cogno, oggi alla guida dell’’azienda vinicola del padre Elvio Cogno, con il marito Valter Fissore, mira a valorizzare la biodiversità di un territorio straordinario : a 380 metri sul livello del mare, nel cuore delle Langhe, sorge il cru Ravera, tra i più prestigiosi dell’area del Barolo.
Nel 1886, il farmacista statunitense John Pemberton voleva mettere a punto un rimedio per il mal di testa. Mescolando per errore uno sciroppo con dell’acqua gassata, finì invece per inventare la Coca Cola. Nel 1928, lo scienziato scozzese Alexander Fleming andò in vacanza e dimenticò in laboratorio un piatto di coltura batterica. Al suo ritorno, scoprì accidentalmente la penicillina. Quarant’anni dopo, Spencer Silver, nel maldestro tentativo di sviluppare un adesivo molto forte, realizzò il primo Post-it.
Sono pochissimi i fortunati innovatori che hanno conquistato per caso il loro posto nella storia. Elvio Cogno non è tra questi: il suo successo, infatti, è frutto di scelte ponderate e sforzi mirati, maturati dopo una lunga esperienza nel settore. Classe 1936, per oltre trent’anni produce Barolo Brunate in collaborazione con la Marcarini, finché negli anni Novanta non decide di ripartire da zero: con grandi sacrifici, acquista la Cascina Nuova, un casale del Settecento situato nel suo paese d’origine, Novello, in località Ravera. È il primo a puntare su questo cru.
L’età non gli consente margine d’errore, ma la lungimiranza acquisita con la maturità lo spinge a investire su questo territorio, che diventerà tra i più prestigiosi dell’area del Barolo.
I primi anni sono duri: Elvio si rimbocca le maniche, ristruttura la cascina e compra le vigne. Accanto a lui, contro ogni pronostico, c’è la figlia Nadia, che racconta: “Avevo giurato a me stessa che non avrei mai fatto vino perché da piccola i miei genitori non mi accompagnavano al mare durante le vacanze estive. Perché il lavoro era tutto a mano: dall’etichettatura – povera mamma Graziella, quante ore di lavoro – al rimontaggio – povero papà, sulle vasche altissime, quasi a toccare il soffitto.
Perché in vendemmia il lavoro cominciava alle 5 di mattina e terminava a mezzanotte. Perché le mani erano sempre macchiate di viola scuro”. A farle cambiare idea è il marito, Valter Fissore, che oggi la affianca nella guida della Elvio Cogno: “Incontrando Valter, è vino da sempre e per sempre!”, dice.
Nel 1996, la coppia prende le redini dell’azienda, facendo propria la filosofia del suo fondatore: la vigna è concepita come un organismo vivo e vitale, in armonia con l’ecosistema. “La vite si comporta come l’organismo umano”, spiega Valter. “Abbiamo scelto di ridurre il più possibile gli interventi di difesa della vite con prodotti chimici, puntando invece sull’equilibrio e sulle naturali difese della pianta”.
Questo approccio si riflette nell’adozione di misure concrete: il diserbo non è più praticato ormai da 15 anni; per la concimazione si usa il sovescio delle erbacee, unito a un concime organico a base di humus di lombrico; i diradamenti vengono eseguiti in modo mirato e per la lotta ai parassiti sono impiegati antiparassitari e anticrittogamici di origine naturale, come olii essenziali.
Se la gestione dei vigneti è innovativa e moderna, la lavorazione in cantina è invece tradizionale: le caratteristiche delle annate vengono esaltate senza forzature, con lunghe fermentazioni e lunghe macerazioni a cappello sommerso.
L’estrazione è lenta e delicata. Per l’affinamento si scelgono botti grandi, esclusivamente di rovere di Slavonia non tostato, in modo che il legno completi il vino senza sovrastarlo. Il risultato è un Barolo fresco ed elegante, con un deciso carattere territoriale, abbinato a sentori morbidi e profumati.
IL BAROLO
Oggi la Elvio Cogno, con i suoi 16 ettari di proprietà, è l’azienda a possedere la maggiore superficie vitata di Novello, uno degli undici Comuni in provincia di Cuneo in cui è consentita la produzione di Barolo DOCG. Una larga parte dei vigneti, pari a 9,5 ettari, si trova in località Ravera, divenuta oggi una delle MeGA (Menzioni Geografiche Aggiuntive) più importanti del Barolo. Quattro le etichette:
RAVERA
Situati a 380 metri sul livello del mare, con esposizione a sud, sud-est, i vigneti Ravera ospitano biotipi Lampia e Michet. Il clima in quest’area è caratterizzato da brezze alpine, mitigate dal fiume Tanaro. Il terreno calcareo-argilloso, ricco di minerali, conferisce al Barolo Ravera sapidità, freschezza ed eleganza. Austero e severo nei primi anni di vita, raggiunge la sua massima espressione con l’invecchiamento. Prodotto dal 1991, questo vino rappresenta la cifra stilistica di Elvio Cogno ed è il primo a riportare in etichetta una menzione geografica, il Ravera, che viene regolamentata solo molti anni più tardi, quando diventa uno dei cru del Barolo più rinomati.
VIGNA ELENA
Fu il primo vigneto a essere piantato nel 1991, anno di nascita di Elena, figlia di Nadia e Valter. Per questo terroir è stata scelta la varietà Nebbiolo Rosé, in grado di donare ai vini un colore granato brillante e intensi profumi floreali. Come il vigneto Ravera, si trova a un’altitudine di 380 metri sul livello del mare, su un suolo calcareo-argilloso, orientato a sud-est.
BRICCO PERNICE
Bricco Pernice è la realizzazione di un sogno di Elvio Cogno: avere un vigneto nell’area più storica del cru Ravera. Ubicato in una zona calda e riparata, a sud, sud-ovest, Bricco Pernice deve il suo nome agli uccelli che nidificavano qui. Questo vigneto, per il quale è stato scelto il biotipo Lampia, è composto da una parcella di vigne di 50 anni e due parcelle di vigne di 25 anni. Il colore bianco del suolo svela una notevole presenza di calcare inframezzato all’argilla, caratteristica che lo distingue dalle altre parcelle del cru Ravera. Il microclima e le peculiarità del terreno donano al vino potenza, suadenza e un’avvolgente morbidezza con spiccate note minerali.
CASCINA NUOVA
Con un’età media di 21 anni, i vigneti Cascina Nuova sono i più giovani della proprietà. Situati proprio di fronte alla cantina, con esposizione a sud, danno vita a un Barolo fresco e piacevole, ideale per iniziare a conoscere questa tipologia di vino.
LE VISITE IN CANTINA
Posta sulla sommità della collina Ravera, la Elvio Cogno offre visite guidate dei vigneti e della cantina, affacciata sul verde delle Langhe.
Due le opzioni proposte, che includono una degustazione di vini: il Tour Privato o la Private Barolo Experience. Un’occasione per immergersi nelle tradizioni e nei sapori di questa terra.
ELVIO COGNO SOC. AGR. SS
Tel. +39 0173 744006
Località Ravera, 2
12060 Novello (CN)
www.elviocogno.com