Emozioni in oceano: battuta di pesca a Tenerife
Immaginate un posto facilmente raggiungibile dall’Italia, con poche ore di volo e dove l’aria secca del deserto vulcanico mitiga il meteo per tutto l’anno, scegliete un periodo e preparate la valigia con l’attrezzatura da pesca. Tenerife è più vicina di quello che sembra.
L’OCEANO A DUE PASSI DA CASA
Immaginare viaggi di pesca ci porta immediatamente tra pesci di dimensioni irraggiungibili ed onde oceaniche, ma spesso il sogno si infrange tra i costi dei voli e la durata degli stessi, tra i charter poco organizzati e la paura di profilassi complesse.
Tenerife, isola delle Canarie, è invece una meta raggiungibile a due passi da casa, a solo 4 ore di volo, con la nostra moneta e senza una profilassi “africana” da preparare per la partenza.
Il charter di pesca poi, se organizzato dall’Italia, ci mette al riparo da brutte sorprese e ci offre la possibilità di avere alloggio e consigli su cosa mangiare e cosa vedere nelle giornate di pausa; non rappresentano, dunque, la soluzione ideale per un’avventura di pesca in oceano.
EMOZIONI IN MARE
Un’uscita in Oceano è sempre un momento emozionante, basta pensare che l’incontro con delfini e balene è una costante che potrebbe diventare un’abitudine, ma praticando una battuta di pesca le incognite sono ad ogni angolo.
Nella nostra esperienza abbiamo avuto la fortuna di imbatterci, infatti, nel corso di semplici battute di sabiki e bolentino, in squali mako e pesci palla, che rappresentano sempre catture entusiasmanti e divertenti.
Per questi tipi di pesca, però, andranno utilizzate sempre canne robuste, meglio se da traina leggera, questo perché i piombi pesanti per la pesca in profondità non sono proprio convenzionali e poi per l’eventualità di confronti inaspettati con pesci sempre diversi e sempre combattivi.
LÀ DOVE OSANO I GIGANTI
La scelta di Tenerife, come meta di un viaggio di pesca, non è casuale. Nel tratto di oceano, infatti, che passa tra l’isola della Gomera e Tenerife stessa si possono incontrare ancora i veri tonni giganti, pesci che spesso superano i 350 Kg di peso e si attestano su una taglia media intorno ai 230 Kg.
La pesca di questi pesci si effettua solo in un determinato periodo dell’anno che coincide con il periodo della migrazione, pertanto questa esperienza sarà praticabile solo nei mesi di aprile e maggio.
Pesci che combattono con una forza ed una intensità inimmaginabile in acque italiane, perché si muovono in profondità veramente abissali (1500 – 2000 mt.) e hanno vita facile in queste profondità mettendo a dura prova gli anglers e le attrezzature.
PREPARASI AL MEGLIO
Pescare in oceano, seppur non rappresenti un’impresa impossibile, resta comunque una sfida importante alla quale bisogna arrivare ben preparati e molto decisi.
Nel prenotare le uscite sarà bene scegliere 3 giorni in mare, meglio se non consecutivi, in modo da prevenire eventuali peggioramenti meteo o, dopo un combattimento con un vero big, restare a riposo per almeno un giorno.
Se poi si intende effettuare la pesca in stand-up, ci si dovrà affidare a dei veri professionisti e portare la propria cintura da combattimento da casa.
L’ideale poi è andare con almeno un amico fidato con il quale darsi il cambio in caso di stanchezza e, soprattutto, che ci faccia da spalla tenendoci per prevenire eventuali cadute accidentali in mare.
Per l’attrezzatura da pesca, potete usufruire di quella di bordo o messa a disposizione dall’organizzazione, ma è bene sapere che i negozi sull’isola, seppur forniti, non hanno a disposizione l’occorrente per fronteggiare situazioni di pesca estreme; pertanto per gli appassionati, imbarcare un bagaglio con l’occorrente anche se in quantità modeste, potrebbe metterci al sicuro da ogni evenienza.
Le temperature sull’isola sono sempre primaverili ma, vista la presenza di venti termici dovuti alla montagna di 3800 metri che si staglia sul mare, andando per mare bisogna munirsi di magliette e pantaloncini in tessuto tecnico e traspirante e di un buon giubbino in softshell per la navigazione. Trattandosi di una zona vicina all’equatore, non dovrà mancare la protezione solare.
TUTELA DELLE SPECIE
Il tonno rosso (o bluefin tuna) rappresenta ormai una specie protetta alla stregua delle tigri o dei panda, perciò il rilascio di ogni singolo pesce è una operazione doverosa per garantire alle generazioni future l’incontro con questo meraviglioso re dell’oceano.
Per regalarci qualche ottimo scatto, senza far soffrire il pesce, esiste in commercio un boga specifico realizzato proprio in Italia che consente di tenere in sicurezza anche pesci di mole e di poterli riossigenare dopo la cattura. Inserirlo nel bagaglio non può che migliorare la nostra esperienza di pesca all’estero.
Per informazioni sul charter: zambo@zambofishing.eu