Estate: ricordi divertenti di pesca sportiva durante le vacanze
L’estate volge al termine e con lei, per molti, si chiudono le porte di grandi esperienze di pesca sportiva che hanno fatto divertire durante le vacanze estive. C’è chi invece ha finalmente potuto inaugurare la sua barca, tanto attesa, per solcare subito il mare alla ricerca della preda da sogno. E’ proprio il caso di chi aveva ordinato la sua barca in epoca pre covid o di chi, residente all’estero, lo scorso anno si è visto sfumare la possibilità di raggiungere l’Italia e gli hot spot migliori per divertirsi in vacanza. Insomma, siamo stanchi di questa pandemia anche se il timore è che ci dovremmo condividere ancora per diverso tempo.
Ciononostante l’estate appena passata ha sicuramente regalato a molti di voi giornate di pesca indimenticabili che presto verranno impresse nella memoria.
Inaugurazione ALCustom 30 Limited Edition
Io, super immerso in tantissimi impegni di lavoro, sono stato piacevolmente testimone della nascita di una nuova barca e della sua inaugurazione, non solo con il consueto brindisi a bordo ma con tante catture che hanno fatto letteralmente brillare gli occhi dei loro proprietari.
Si perché loro, residenti oltre i confini UE, nel novembre 2019 avevano appena ordinato una fantastica barca da pesca, un ALCustom 30 Limited Edition, che sarebbe dovuta essere varata già nel 2020, ma che a causa della pandemia ha visto il suo primo tuffo in acqua a maggio 2021.
Ho potuto presenziare a tutti i test e alle prove in acqua, oltre che durante le fasi di consegna, dove ogni pescatore ammira il suo nuovo “giocattolo” come un bambino davanti al più bel regalo mai ricevuto. Gli occhi si riempiono di gioia, il cuore batte a mille e non si vede l’ora di caricare l’attrezzatura da pesca e dare tutta manetta verso i migliori spot di pesca.
Questo è stato un sogno che si è concretizzato nei primi giorni di luglio che, oltretutto, ha regalato per il mar Ligure giornate di mare calmo davvero incredibili. Ho potuto così assistere alle imprese degli armatori che, giorno dopo giorno, scoprivano qualcosa di nuovo della loro barca, perché ogni barca nuova riserva sempre mille sorprese che strabiliano il pescatore.
La prima uscita di pesca
Ma la loro fishing boat non era solo bella ma anche fortunata. Si, perché la prima vera uscita di pesca ci ha visto impegnati in una dura sessione di traina d’altura dove la voglia di provare tutto superava il dovere di testare, step by step, tutta l’attrezzatura e gli equipaggiamenti. Proprio mentre si prendevano le misure con tutta la parte pescante, ecco partire la canna filata lunga con il bird e un kona di generose dimensioni.
Senza ombra di dubbio tutti hanno pensato subito ad una bella aguglia e, nel giro di qualche secondo, un primo salto fuori dall’acqua ha tolto ogni dubbio: si trattava esattamente di un meraviglioso esemplare di aguglia imperiale.
Dopo un po’ di tira e molla e qualche acrobazia per togliere tutte le canne, ecco comparire sotto bordo la sagoma inconfondibile del rostrato che si è mostrato in tutta la sua magnificenza. Issata a bordo, è stata la star della barca dove sono state scattate, senza esagerare, almeno un centinaio di fotografie per immortalare il primo vero pesce serio del “Gabster”, nome con cui è stata chiamata l’imbarcazione.
Secondo giorno
Il secondo giorno? E’ stato un crescendo di emozioni, questa volta nel bel mezzo di un branco infinito di delfini e qualche tartaruga scorgiamo una sagoma in superficie che assomiglia molto a quella di una grossa lampuga che però non attacca nessuna delle sei esche presenti in mare. Decido quindi di cambiare una delle due esche corte con un Rapala di generose dimensioni, affondato con piombo a sgancio rapido e filato lungo.
Dopo ben due miglia parte il cicalino con uno stridere mai sentito, sembrava impazzito e non si fermava. Decidiamo di prendere la canna in mano, rallentare la barca e tirare su il resto pensando di aver incannato un tonno ed invece, dopo un bel combattimento durato diversi minuti, un primo salto vicino all’imbarcazione ci fa sognare con dei colori magnifici che hanno confermato si trattasse di una lampuga esagerata.
Ancora qualche minuto di combattimento e poi finalmente in barca per la foto di rito. Quel pesce devo ammettere che dopo averlo slamato sono rimasto ad ammirarlo un bel po’… che colori… che livrea incredibile.
Terzo e quarto giorno di pesca
Finita li? Figurati! Dopo una terza giornata a cappotto (direi che ci poteva stare tranquillamente) la quarta sessione di pesca parte con una doppietta di tonnelle mentre si filavano le canne. Nel giro di un paio d’ore, altre due allamate di aguglia imperiale che però, sfortunatamente, recidono il terminale.
Ma la più grande sorpresa è stata la cattura di un tonno alalunga di generose dimensioni, diventato assolutamente raro nei nostri mari, che ci ha fatto divertire moltissimo con le sue fughe repentine e le finte corse verso la barca.
Sapete qual è stato l’unico problema? L’aver incannato così tanti pesci in poco tempo da aver fatto pensare, agli amici giunti da oltre oceano, che il mare nostrum fosse davvero così pieno di pesci da poter incannare tutti i giorni qualcosa di fantastico.
Ma tranquilli, il nostro mare nelle sessioni di pesca successive ha fatto subito capire che non è sempre “domenica” e che certe prede, botte esagerate di fortuna a parte, bisogna sudarseli non poco.
Ma come tutti i pescatori sanno, ogni pesce sudato è una medaglia che si aggiunge all’album dei ricordi delle giornate da non dimenticare.
E se poi tutto questo è accaduto durante una sola estate, allora, senza ombra di dubbio si potrà pensare che il periodo estivo. Quello che per molti sono le agognate vacanze, sono un momento magico per trascorre con la famiglia o gli amici i momenti più belli della pesca sportiva dalla barca.