FIM 340 Regina, la prova in mare con una coppia di Yamaha da 300 cv
Il FIM 340 Regina è un lussuoso walkaround di 34 piedi prodotto dal cantiere Fabbrica Italiana Motoscafi, caratterizzato da finiture curate artigianalmente e svariate possibilità di personalizzazione, integrando con spiccata personalità, eleganza e sportività. Andiamo a scoprirlo nella versione fuoribordo, motorizzato con una coppia di Yamaha da 300 cavalli ciascuno.
FIM 340 REGINA
Il 340 Regina è il capostipite della gamma open firmata FIM – acronimo di Fabbrica Italiana Motoscafi -, il giovane cantiere nato dalla ventennale esperienza dei loro fondatori maturata all’interno della filiera produttiva nautica.
Con una lunghezza f.t. di 10,40 m, il 340 Regina è omologato come natante, tuttavia a bordo constatiamo un’abitabilità ed un grado di finiture che solitamente riscontriamo in imbarcazioni di dimensioni superiori.
La filosofia del cantiere è, infatti, quella di seguire le fasi produttive con cura artigianale, offrendo all’armatore una barca dallo stile ricercato e con molteplici possibilità di personalizzazione: dagli abbinamenti cromatici dello scafo e delle tappezzerie, alla scelta delle essenze dei legni e dei materiali degli allestimenti, oltre alla possibilità di definire alcuni particolari dei layout e la tipologia della motorizzazione.
Il cantiere realizza due versioni di questa imbarcazione: una con motorizzazione entrofuoribordo benzina o diesel e l’altra con propulsori fuoribordo, come quella del nostro test.
Disegnato da Paolo Ferragni, il 340 Regina è un lussuoso walkaround caratterizzato da linee moderne che racchiudono armoniosamente volumi ben equilibrati, interpretando gli stilemi e la personalità del brand FIM: integrare l’eleganza di uno yacht con il carattere sportivo di un open.
Lo scafo è laminato a mano con resina vinilestere e si distingue per le murate alte che digradano verso poppa, nelle quali sono incastonate le vetrate fumé con disegno a sviluppo orizzontale che, oltre ad integrare ordinatamente gli oblò apribili, snelliscono il design d’assieme.
TANTE SOLUZIONI PER TANTA ABITABILITÀ IN COPERTA
In coperta ci è piaciuta la modularità degli allestimenti del pozzetto di poppa, arredato con un tavolo centrale richiudibile a libro e tre divani separati: uno a poppa e due disposti simmetricamente lungo le murate.
In questa configurazione, con il tavolo chiuso, ci si muove con agio; qualora volessimo creare un ambiente conviviale en plein air più intimo, è possibile avvicinare verso il centro barca i due divani laterali, fino a formare, con quello di poppa, un’unica seduta che si sviluppa ad U intorno al tavolo, realizzando un’accogliente dinette per pranzi o cene all’aperto.
Abbassando il tavolo e reclinando lo schienale del divano di coronamento, si ottiene un comodo prendisole.
Attraverso i due corridoi laterali, che delimitano il divano di coronamento, si accede alla plancetta poppiera che si estende ai lati dei propulsori. Una pedana disposta davanti ai fuoribordo, oltre a coprire il rigging dei motori, realizza un pratico calpestio a tutta larghezza per spostarsi tra le due murate. La plancetta è attrezzata con scaletta inox ripiegabile a scomparsa e di impianto doccia.
Il living di poppa si completa con una cucina richiudibile a scomparsa ricavata nella struttura del leaning post, attrezzata con lavello, piano di lavoro, fuochi di cottura e frigorifero a cassetto.
Il cockpit è protetto dal volume ben proporzionato della tuga centrale, caratterizzata da sagome affusolate che si raccordano armoniosamente con il parabrezza avvolgente, incorniciato da un profilo in acciaio inox che funge da pratico tientibene.
La postazione di pilotaggio è posizionata al centro del cockpit, delimitata simmetricamente ai lati da due vetrate fumè, di cui una, quella a sinistra, è scorrevole per l’accesso sottocoperta.
La plancia alloggia, in posizione ben visibile, la strumentazione dei motori ed il display del plotter cartografico. Le manette elettroniche sono posizionate a dritta, mentre a sinistra della ruota del timone si trova la pulsantiera delle utenze elettriche e la radio vhf.
La struttura del leaning post sorregge il divano sagomato per il pilota ed il copilota ed è dotato di sistema bolster, ovvero con la sezione anteriore della seduta ribaltabile, in modo da realizzare un sicuro appoggio per governare anche in piedi.
A protezione del cockpit, in opzione è possibile installare il T-Top, disegnato per integrarsi armoniosamente con le linee della coperta. Constatiamo che il T-Top è ben ancorato nella parte anteriore da una robusta struttura tubolare in inox che ne riduce sensibilmente le vibrazioni alle alte andature.
Salendo il gradino che porta ai passavanti laterali, protetti dalla battagliola in inox, si accede sul ponte prodiero allestito con un grande solarium delimitato ai lati dai corridoi che conducono al vertice di prua, attrezzato per le operazioni di ormeggio con una coppia di bitte ed il gavone dove è alloggiato il verricello elettrico dell’ancora con il pozzo della catena.
SPAZI INTERNI INVIDIABILI
Scendiamo con agio sottocoperta attraverso il tambuccio scorrevole.
Guarda il video e fai un giro con noi a bordo del FIM 340 Regina:
Il disimpegno, ricavato nel volume della tuga, è spazioso e offre un’altezza superiore a 1,90 m. Lungo la murata di sinistra, dotata di un oblò apribile, la barca del test è arredata con armadietti dove è inserito anche il quadro elettrico e un mobile che sorregge un piano d’appoggio in corian, trasformabile in opzione in una cucina con lavello e frigorifero.
Sempre nel volume della tuga, a dritta si trova il locale separato della toilette, spazioso e ben illuminato grazie ad un lucernario nel cielino e ad un oblò apribile in murata che garantisce la corretta aerazione.
Il locale toilette è attrezzato con wc elettrico completo di impianto con serbatoio per le acque nere, mobiletto con piano in corian e lavello; apprezziamo la soluzione della doccia in box separato.
Proseguendo verso prua, siamo accolti da un’ariosa e spaziosa dinette che si sviluppa in un locale alto circa 1,70 m, illuminato a giorno dalle vetrate in murata e dai lucernari ricavati nel cielino, dove è possibile inserire anche un osteriggio apribile. Abbassando il tavolo, la dinette si trasforma in un ampio letto matrimoniale per la permanenza a bordo dopo il tramonto.
Alle spalle del disimpegno scopriamo un secondo locale che si sviluppa verso poppa, arredato con una coppia di letti gemelli, trasformabili in un matrimoniale. Anche questo locale è illuminato a giorno grazie alle vetrate in murata che integrano gli oblò apribili per una corretta aerazione.
Sottocoperta constatiamo la cura dei particolari con le finiture in essenza di legno degli allestimenti ed i rivestimenti in sky, sia delle murate che dei pannelli dei cielini. L’armatore può scegliere tra diversi allestimenti e layout degli ambienti, oltre alla possibilità di installare la TV e l’aria condizionata.
Tra le particolarità della barca, apprezziamo anche la praticità del voluminoso locale tecnico, ventilato e ben coibentato.
Questa vano è accessibile con una scaletta alzando il piano di seduta del divano di coronamento nel pozzetto di poppa, nel quale sono disposti ordinatamente gli apparati degli impianti delle utenze di bordo e per i motori, dove inoltre è possibile ispezionare con agio la sentina, la coppia di serbatoi del carburate in acciaio inox, il serbatoio dell’acqua dolce con il boiler e quello delle acque nere, le batterie dei propulsori e di servizio, con i relativi interruttori di sicurezza.
LA PROVA DI NAVIGAZIONE
Effettuiamo il test di navigazione a Chioggia, in una giornata soleggiata e con mare calmo. Sullo specchio di poppa è montata una coppia di fuoribordo Yamaha V6 da 300 cavalli ciascuno, con elica da 19 pollici.
La timoneria è elettro-idraulica, mentre le manette sono elettroniche.
A bordo siamo in tre persone, con la dotazione completa di sicurezza, circa 450 litri di carburante e 70 litri di acqua dolce nei rispettivi serbatoi. Il dislocamento supera le 5 tonnellate.
Lo scafo ha l’antivegetativa ed è equipaggiato con l’elica di prua e con correttori d’assetto a controllo automatico, ovvero un sistema che gestisce autonomamente la posizione di una coppia di intruder montati a poppa per correggere e ottimizzare istante per istante l’assetto e la sbandata della barca.
Durante la prova teniamo attivo questo sistema di controllo. In navigazione, il FIM 340 Regina trasmette, in plancia di comando, una sensazione di padronanza e stabilità.
Nelle condizioni del test riesce a mantenere l’assetto di planata ad una velocità di 11 nodi a 2600 giri/min con un consumo complessivo di 42 litri/ora, con trim tutto negativo (0%) e gli intruder abbassati al 100%.
Spingendo sulle manette, i due fuoribordo accelerano con progressione e si acquista subito velocità.
Superati i 25 nodi il controllo automatico d’assetto non interviene più alzando gli intruder in posizione neutra e, abbassando a fine corsa le manette con il trim allo 0%, raggiungiamo l’andatura di 41 nodi a 5500 giri/min.
Alzando il trim al 30%, i fuoribordo con l’elica da 19 pollici salgono ancora di giri fino al regime di 5700 giri/min facendoci toccare la velocità di punta di 43 nodi e rilevando un consumo complessivo di 208 litri/ora.
Anche alle alte andature la barca naviga con disinvoltura e avvertiamo un leggero beccheggio solo se alziamo troppo la prua esagerando con il trim.
In virata lo scafo contrasta le accelerazioni laterali mantenendo una buona tenuta e, quando infiliamo le onde sollevate dalla nostra scia, apprezziamo il comportamento morbido della carena.
Il comfort in navigazione aumenta ulteriormente alle velocità di crociera: al regime di 4000 giri/min, il 340 Regina mantiene un’andatura confortevole di circa 28,5 nodi consumando complessivamente 88 litri/ora, ovvero una media di 3,1 litri/miglio.
Per quanto riguarda le accelerazioni, occorrono 4 secondi per uscire dall’acqua, in assetto di planata, e 19 secondi per raggiungere la velocità di 40 nodi.
Il FIM 340 Regina ha dimostrato di saper offrire in soli 10 metri di lunghezza elevati standard di abitabilità in ambienti comodi ed eleganti sia en plein air che sottocoperta. La versione fuoribordo non delude le aspettative di comfort e sicurezza in navigazione.
I 600 cavalli complessivi della coppia di Yamaha V6 consentono di mantenere andature di crociera intorno ai 28 nodi con consumi medi appena sopra i 3 litri/miglio (nelle condizioni del test), facendo esprimere alla barca un temperamento dinamico e sportivo non appena si preme sull’acceleratore.
DATI DI NAVIGAZIONE
Con 2 motori Yamaha da 300 Hp – Elica 19 pollici |
REGIME | VELOCITÀ | CONSUMI | TRIM | ||
giri/min | nodi |
|
|||
500 | 3 |
|
0% | ||
1000 | 5 |
|
0% | ||
1500 | 6,8 |
|
0% | ||
2000 | 8,2 |
|
0% | ||
2500 | 10,6 |
|
0% | ||
3000 | 14 |
|
0% | ||
3500 | 18 |
|
0% | ||
4000 | 28,5 |
|
0% | ||
4500 | 33 |
|
0% | ||
5000 | 37,5 |
|
0% | ||
5500 | 41 |
|
0% | ||
5700 | 43 |
|
30% |
SCHEDA TECNICA FIM 340 REGINA
- Lunghezza f.t. 10,40 m
- Lunghezza di omologazione 9,98 m
- Larghezza 2,99 m
- Portata persone 12
- Posti letto 4
- Dislocamento 5360 kg
- Motorizzazione Yamaha 2 x 300 Hp
- Gambo motore XXL
- Capacità serbatoio:
- carburante 2 x 275 l
- acqua dolce 130 l
- acque nere 40 l
- Categoria di omologazione CE B