Hotel Hanswirt: relax in Alto Adige, tra tradizione e modernità
Da 400 anni Hanswirt si dedica all’ospitalità e all’accoglienza dei viaggiatori. Prima come luogo in cui si fermavano le diligenze per il cambio cavalli, per festeggiare affari andati bene o per rifocillarsi; oggi, come meravigliosa proprietà in cui staccare la spina per apprezzare la cucina del rinomato ristorante, rilassarsi nel parco e scoprire la tradizione dell’Alto Adige
LE RADICI ANTICHE DELL’HOTEL HANSWIRT
Se andassimo a ritroso nel tempo alla ricerca della prima menzione ufficiale dell’Hanswirt, percorreremmo molti secoli, fino ad arrivare al 1357, quando Ulrich Stainer Von Gutraum acquistò il podere e gli diede il suo primo nome: Stainer. Dopodiché, nel XVIII secolo, la proprietà venne ribattezzata Hanswirt e lo rimane fino a oggi. A restare invariati nei secoli, non solo il nome, ma anche i valori di chi la possiede: ospitalità e famiglia. Infatti, la famiglia che accoglie gli avventori della locanda è la stessa dal XVI secolo: i Laimer hanno attraversato insieme ad Hanswirt secoli ed epoche storiche molto diverse fra loro, hanno affrontato un pericoloso incendio a fine anni Quaranta, ma sono sempre riusciti a mantenere l’essenza del podere intatta nel suo continuo mutare.
A testimonianza delle antiche radici di questo luogo, all’ingresso del ristorante una pietra miliare romana del 46 d.C. dà il benvenuto agli ospiti. Ovviamente, oggi si tratta di una copia, ma un tempo l’originale serviva a scandire il cammino dei viaggiatori sulla via Claudia Augusta, dove la locanda era punto di sosta per fare il cambio di cavalli, per riposare e rifocillarsi.
LE CARATTERISTICHE STUBE
La famiglia Laimer non è solo proprietaria dell’albergo, ma continua a lavorare in prima persona per gestire locanda, ristorante e maso biologico.
La locanda è il centro nevralgico del podere. Le stube regalano un’atmosfera speciale, quella di un luogo senza tempo; qui, chi desidera avere un po’ di privacy può accomodarsi in una delle tante graziose nicchie in cui convivono lo spirito storico e quello contemporaneo, in cui le decorazioni di arte antica e moderna si bilanciano sapientemente e i tessuti pregiati dei tovagliati si mescolano con il minimalismo della mise en place. In questo sottile equilibrio si rivede perfettamente la famiglia Laimer, amante dell’arte e dell’innovazione, e al tempo stesso impegnata nel mantenere vive le tradizioni.
Le possenti volte a crociera alternano il loro colore bianco a ciò che rimane – dopo l’incendio – dei soffitti a travi in legno, incontrando le boiserie che decorano le stube. La stube Gurschler è intitolata a Fridrich Gurschler, amico della famiglia Laimer e artista contemporaneo, le cui opere circondano il prezioso affresco risalente al XVI secolo. Ampi tavoli per 10 commensali attendono solo di essere allestiti a festa al primo piano della grande stube in legno, mentre la sala conferenze – con bar privato e spazio verde esterno – può ospitare fino a 100 persone.
Gli arredi in stile tirolese e l’atmosfera accogliente la rendono perfetta anche per celebrare i giorni importanti, come quello del matrimonio.
ATTENZIONE ALLA NATURA E ALLA SOSTENIBILITÀ
Hanswirt è immerso completamente nella natura e circondato dal verde, tanto che fino agli anni Ottanta la famiglia Laimer allevava il bestiame.
Oggi, invece, campi e terreni sono adibiti alla coltivazione biologica, ai vigneti in cui crescono le uve di Pinot Bianco e Nero e di Müller Thurgau. Il giardino è costellato dalle erbe aromatiche che vi crescono e che poi arricchiscono i piatti del rinomato ristorante del podere.
Il maso di famiglia segue un principio di agricoltura biologica, accompagna i ritmi della natura e li rispetta, permettendo così di ricavare le deliziose marmellate, lo speciale sciroppo di sambuco e i raffinati vini: la cuvée bianca e il Pinot Nero Riserva, infatti, diventano il perfetto abbinamento alle squisite portate della cucina.
Il maso è, di per sé, solo uno dei tanti fattori che dimostrano l’attenzione alla sostenibilità della famiglia Laimer, impegnata a provvedere e sostenersi nel modo più autonomo possibile: i pannelli solari, per esempio, garantiscono il riscaldamento dell’acqua e quando si rivela necessario acquistare ulteriore corrente, si sceglie quella prodotta sfruttando l’acqua del territorio. Infine, dal punto vista alimentare, ciò che non si riesce a produrre viene selezionato tra i prodotti locali.
IL RISTORANTE
Il fiore all’occhiello di Hanswirt è senza dubbio il suo ristorante: una costante presenza sulle guide enogastronomiche, può vantarsi di essere stato premiato più volte da vere e proprie istituzioni, come Michelin, Gambero Rosso e la Guida Gault Millau. Neanche a dirlo, anche questa piccola perla è gestita completamente dai padroni di casa: Georg e suo figlio Matthias animano la cucina, mentre Anna e la figlia Gerlinde si prendono cura degli ospiti occupandosi della sala.
Anche nel menu è impressa la filosofia della famiglia Laimer: l’armonizzazione della tradizione e dell’innovazione qui avviene reinterpretando con slancio moderno i piatti della cucina tradizionale dell’Alto Adige.
In questo modo, nasce l’incontro gastronomico tra salse e conserve fatte in casa e la leggerezza e freschezza della modernità, che si uniscono in piatti ricercati. Per gli amanti della cucina alpina e di ispirazione sudtirolese, però, non c’è da preoccuparsi: il processo di ricerca culinaria non ha portato all’alterazione dei piatti quanto piuttosto a un arricchimento, tanto che Hanswirt fa parte del circuito di quei ristoranti che possono fregiarsi del titolo di “Locanda sudtirolese”.
Gli ospiti potranno godere di questa esperienza sulla terrazza, protetti dall’ombra del porticato o, ancora, avvolti dalla magica atmosfera della stube.
UNA PAUSA DI RELAX
Non solo ottimo cibo e buoni vini, però, perché chi decide di soggiornare in questo podere troverà tante attenzioni destinate a soddisfare il desiderio di staccare un po’ dalla routine quotidiana.
A partire dalla spa, o meglio, dal parco benessere: “parco” è sicuramente il termine più adatto per descrivere gli oltre 6.000 metri quadrati di prato all’inglese costellato di aceri, palme e cespugli di lavanda, attraversato da un piccolo ruscello che con il suo dolce e tranquillo scorrere crea il sottofondo perfetto per i momenti di relax.
La piscina, coperta e all’aperto, e le saune, tra cui la sauna Kelo. Questa, in particolare, è un’esperienza da provare: realizzata fedelmente alla tradizione nordica, con tronchi centenari provenienti direttamente dalla Finlandia. Il legno Kelo, che dà il suo nome alla sauna, viene seccato in modo naturale, senza subire alcun trattamento. La sauna raggiunge al suo interno gli 85 °C, ma non bisogna spaventarsi: l’alta temperatura non affatica la respirazione, anzi i polmoni si riempiono del fresco e avvolgente aroma di resina.
La sauna Kelo è solo la ciliegina sulla torta di un’offerta benessere che comprende moltissimi servizi e, non ultima, una sala relax di 90 metri quadri che si collega direttamente al parco benessere attraverso vetrate panoramiche, il luogo ideale dove gustare tisane dopo il percorso relax.
ALL’AVVENTURA NEI DINTORNI
Hanswirt si rivela così il posto perfetto dove rifugiarsi e sottrarsi ai ritmi frenetici della vita moderna, ricaricare le energie e prendersi cura di sé. Però, il relax si declina in tanti modi e per ognuno ha un significato diverso: non tutti si riposano stando fermi o facendo la sauna.
Nessun problema, però, perché la famiglia Laimer prevede tante soluzioni anche per chi ama l’avventura. A partire dalle due Vespe messe a disposizione di coloro che vogliono andare a fare shopping nella città termale di Merano o a gustare un gelato a Naturno o, ancora, a visitare i giardini botanici di Castel Trauttmansdorff. E per chi non ama le due ruote, ci sono anche le quattro: automobili, d’epoca e non, pronte a far godere gli ospiti in prima persona della bellezza di guidare immersi tra i suggestivi paesaggi dell’Alto Adige.
HANSWIRT
T. +39 0473 967148
www.hanswirt.com