IAV Marine 33 Amerika con 2 motori Evinrude da 300 cv: il test
Mare calmo, sole, Golfo di Napoli, un battello di 11 metri e due Evinrude da 300 cavalli. Sembra uno scenario da sogno, ma sono le condizioni in cui abbiamo testato lo IAV Marine 33 Amerika.
I motori installati tramite bracket ci consentono di avere una vera e propria plancetta per salire a bordo, a differenza delle classiche due pedane ai lati dei motori. Anche la doppia scaletta a destra e sinistra è un vero e proprio plus e permette di sfruttare al massimo gli spazi dell’area di poppa. Le maniglie per la risalita dall’acqua in realtà ci sono un po’ di intralcio quando saltiamo a bordo dalla banchina, ma fortunatamente sono removibili, quindi nessun problema.
Superato il gradino centrale, ci troviamo in un corridoio con due chaise longue ai lati. L’intero piano è sollevabile idraulicamente, rivelando un gavone in cui poter stivare gli oggetti.
Il pozzetto, situato oltre il solarium, è composto da due divanetti a L speculari a destra e sinistra, di fronte ai quali troviamo una struttura in vetroresina: sul lato di poppa, nasconde la cucina esterna, dotata di lavello, piano cottura a induzione e frigorifero in basso; sul lato di prua sono invece installate le tre sedute di comando, con schienale fisso e piano abbattibile.
In questo caso, avrei preferito una soluzione diversa: mi sarebbe piaciuto che le tre sedute potessero essere ribaltate singolarmente, in modo tale da offrire ad ogni utente la possibilità di scegliere la posizione del proprio sedile.
La consolle è installata centralmente, il che ci consente di avere un passaggio libero da entrambi i lati. Qui troviamo la strumentazione, composta da due display disposti uno sull’altro. In alto c’è lo strumento fornito da Evinrude per monitorare i motori, mentre in basso si trova il gps multifunzione Garmin con i pulsanti on/off ai lati. In piano abbiamo le manette, spostate sulla destra, e sulla sinistra il joystick di manovra, configurato col sistema iDock di Evinrude. Il timone è collocato in posizione centrale, proprio di fronte a noi, per darci il massimo controllo al comando. Questa disposizione è molto pulita e lineare, ma in caso di guasto elettrico non ci permette di avere informazioni sui motori, perciò avrei preferito sulla consolle un mix di strumenti analogici e digitali. In questa versione, l’unico strumento analogico è l’indicatore di carburante, che si trova alla sinistra del timone.
All’area di prua si accede bilateralmente, grazie ai due larghi passavanti. Per ottenere maggiore spazio in cabina, il prendisole è stato rialzato e quindi troviamo due gradini. La circolazione a bordo potrebbe tuttavia presentare degli inconvenienti, a causa della totale assenza di protezione verso l’esterno. I tecnici del cantiere mi riferiscono però che si tratta di una soluzione scelta dall’armatore, dal momento che il battello è stato costruito su misura sotto le indicazioni dell’acquirente. Per la stessa ragione non ci sono tientibene nella zona consolle.
Quindi procediamo cautamente e arriviamo al prendisole triangolare, che termina con il musone in vetroresina sul quale si trova l’ancora.
Questa disposizione può risultare piuttosto scomoda non solo perché l’ancora sporge molto verso l’esterno, ma soprattutto perché non è visibile dal timone. Questo significa che sia in manovra negli spazi stretti, sia durante l’ancoraggio, non abbiamo indicazioni sullo stato della catena e dell’ancora. Avrei preferito il classico verricello montato sulla prua.
L’ingresso in cabina è a sinistra della consolle. L’interno è piuttosto spazioso per un gommone di 11 metri di lunghezza: nella prima porzione l’altezza è superiore ai 170 cm e non mi costringe a stare piegato. A sinistra c’è un divanetto disposto lungo la murata, mentre a prua è posizionato il classico letto triangolare. Sulla destra, invece, in una cabina separata troviamo il bagno a tutta altezza, con wc e lavello. Peccato per la presenza di due soli oblò piccoli: per una buona areazione è necessario aprire la porta della cabina e sollevare il passo d’uomo a prua.
È il momento del test in acqua.
Simuliamo una vera e propria uscita classica: 6 persone, 100% d’acqua (150 litri), 39% di carburante e mare calmo. Usciamo dal porto in pieno silenzio a 600 giri, avanzando a 2,8 nodi con un consumo di 1,2 litri orari. Subito siamo in planata a 13,5 nodi a 2500 giri, i motori non sembrano faticare a far uscire la barca dall’acqua e anzi la rendono più leggera di quel che è, nonostante la sovrastruttura in vetroresina costruita sui tubolari.
Il miglior rapporto consumi/velocità è a 3500 giri con trim al 40%, con un consumo di appena 26 litri/ora a 22 nodi, che si traduce in un ottimo 1,18 litri/miglio. Per chi preferisce una crociera più spinta, è possibile arrivare fino a 4500 giri a 33,7 nodi consumando 50,2 litri/ora e mantenersi comunque su un rapporto di 1,4 litri/miglio. I consumi sono efficienti grazie alla tecnologia Eco di Evinrude, che si attiva automaticamente dopo qualche secondo a velocità costante, andando a ottimizzare il rapporto di carburante e ossigeno. E’ per questo, oltre che per il sistema PurePower Combustion, che la generazione G2 della casa americana può offrire le emissioni più basse del settore. Il sistema di iniezione diretta a due tempi permette, inoltre, di avere più efficienza in fase di spinta.
A regime massimo abbiamo toccato i 5900 rpm a 44,9 nodi, restando sempre al di sotto dei 100 litri/ora, con 92,7 litri orari. Anche l’accelerazione non delude le aspettative, riuscendo a far planare un battello di queste dimensioni in 4,69 secondi e a fargli raggiungere i 20 nodi in 6,47 secondi.
Ritorno sui 30 nodi e provo ad effettuare qualche stress test. Nelle virate strette, il gommone tende a “piegare” (passatemi il termine motociclistico) fino a poggiare sull’acqua i tubolari, che ne frenano l’angolo di inclinazione, ma si dimostra reattivo nei cambi di direzione. La carena tiene perfettamente l’impatto sulle onde causate dal passaggio delle altre imbarcazioni e riesce ad ammortizzare l’urto senza alcuna difficoltà e senza la necessità di decelerare. Sono gli ultimi dati prima di rientrare in porto.
Consiglio questo battello a chi effettua uscite giornaliere in famiglia.
La cabina spaziosa permette ad una coppia di trascorrere una piacevole crociera anche per più giorni. Grazie ai grandi spazi prendisole, lo IAV Marine 33 Amerika è ideale anche per il noleggio fino a 6/8 persone. Viste anche le prestazioni e i consumi, raccomando senza dubbio anche i motori Evinrude.
SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t. 11,50 m
Lunghezza di omologazione 9,7 m
Larghezza f.t. 3,50 m
Portata persone 16
Capacità serbatoio carburante 600 l
Capacità serbatoio acqua 150 l
Motorizzazione massima 800 cv
Categoria omologazione CE B
IAV MARINE
Via Domenico Padula, 119
80126 Napoli
Tel. +39 335 7733832
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