Il grido di aiuto delle società di charter della Sardegna
Il settore del Charter Nautico in Sardegna ha un incredibile bisogno di aiuto per superare questo delicato momento e necessita che la Regione Sardegna sviluppi una linea di comunicazione diretta con il settore per creare una strategia di sopravvivenza adeguata.
Nel weekend abbiamo ricevuto una lettera da alcuni operatori in cui viene esposta la situazione in cui oggi versa il settore del Charter Nautico nella Sardegna e riassume i pensieri di tutti gli operatori che ci troviamo ad affrontare questo difficile momento storico.
Cosa sta succedendo nel settore del Turismo ed in particolare del Charter Nautico in Sardegna ?
In questo momento dobbiamo fare fronte alle grosse perdite già concretizzate e che si subiranno nei prossimi mesi a causa della crisi generata dal Coronavirus; il Turismo balneare in Sardegna (quello del diporto, dei porti turistici e dei rispettivi operatori del charter che si occupano di locazione e noleggio, traffico alle isole limitrofe , gommoni ecc. ) necessita di urgenti misure atte ad ammortizzare il più possibile gli effetti dei mancati introiti.
Alcuni dati:
In Sardegna operano circa 300 unità a vela in bare-boat, 350 a noleggio, 650 tra gommoni e natanti, oltre alle imbarcazioni a noleggio sopra i 17 metri (dati Confcommercio e Assonautica). Tutto questo coinvolge circa 180 imprese e tremila dipendenti.
Impatto economico:
Le dimensione e l’ impatto economico inerente il segmento del solo “Charter delle barche a vela” in Sardegna è così riepilogato:
- 30 società
- 300 imbarcazioni
- 2500 posti letto (equivalente a 1200 camere circa)
- 125 dipendenti diretti + 125 indiretti = TOT 250 LAVORATORI ( famiglie ).
- Media riempimento: 18 settimane / barca
- Equipaggio medio: 5/6 persone
- Flusso medio in entrata: 1.800 persone / settimana
- Totale flusso / stagione: 32.400 persone
- TOTALE PRESENZE ALBERGHIERE (testa/notte): 226.800
- Tariffa media settimanale locazione/unità: € 2500,00 (€ 59,00/testa/notte)
- Spesa media / unità per servizi a terra e accessori: € 2500,00
- TOTALE RICAVI DIRETTI E ACCESSORI: € 27.000.000,00
- Incidenza sul fatturato dei servizi a terra delle basi charter: 50%
- STAGIONE OPERATIVA DA APRILE A OTTOBRE = 7 MESI
Cancellazioni
L’unica vera certezza è che il crollo delle prenotazioni si aggira sul 50% a cui si va a sommare un ulteriore 30% dovuto ai vari contratti già spostati sul 2021. Questo significa che il nostro settore avrà l’80% di crollo e possibili perdite di posti di lavoro a tempo indeterminato.
Quest’anno abbiamo già disdette sino a metà luglio, e i nostri clienti al 90% sono esteri e con molta probabilità non potranno affrontare il viaggio perché al momento non è dato sapere quali saranno le restrizioni sui viaggi e gli spostamenti delle persone
COSA CHIEDIAMO
Riconoscimento del Charter Nautico come attività “ricettivo –turistica”.
Fiscalità
Le Società di Charter hanno il problema dell’IVA che dall’ 11 % passerà al 22%; è fondamentale che la Regione Sardegna le integri nel settore turismo di cui ovviamente sono parte integrante con un codice Ateco (77.21.02 ) che contiene la parola “DIPORTO” che implica e restringe l’utilizzo dell’unità al solo scopo ricreativo” – la definizione di turismo è “viaggio e soggiorno a scopo ricreativo”. Su questo punto è fondamentale ci venga riconosciuto ciò che realmente siamo. Senza tale riconoscimento, non abbiamo alcuna possibilità di attingere ad agevolazioni di alcun tipo previste invece per un settore che ci appartiene a tutti gli effetti come turismo. E’ quindi necessari che la locazione di imbarcazione venga assimilata a quella dei Marina Resort assoggettata ad i.v.a. 10 %.
Peraltro non possiamo aumentare dell’11 % il listino (l’iva in più richiesta) perché non saremo assolutamente competitivi sul nostro mercato che è europeo, i nostri competitors non sono le aziende con cui condividiamo le banchine ma bensì paesi come Spagna, Francia, Grecia, Croazia e Turchia.
Agevolazioni
I porti concessionari richiederanno e forse otterranno la sospensione degli oneri demaniali al 100% (https://www.assagenti.it/it/news/17714/Cura_Italia-_la_legge_estende_la_sospensione_dei_canoni_demaniali_a_tutti_i_concessionari_portuali) necessario per salvare i loro bilanci e garantire gli stipendi ai propri dipendenti.
Contrariamente a tutto ciò’ le Società di Charter sono attualmente condannate a pagare in pieno i posti barca, le assicurazioni delle barche, i cantieri, il materiale necessario per tenerle operative, gli stipendi dei propri collaboratori, con i finanziamenti e i leasing necessari a sostenere gli acquisti delle imbarcazioni che ad oggi sono stati sospesi sino al 30 settembre 2020.
Contributi
E’ opportuno ambire ad avere contributi per ogni voucher/ nota di credito cancellazione come avverrà per il settore turistico
Sarebbe inoltre fantastico lavorare insieme alle varie associazioni di categoria quali Assonautica, Confcommercio, Confindustria e Federalberghi sulla possibilità di estendere alle Società di Charter il credito di imposta del 60% sul monte spesa per le locazioni, i nostri contratti di ormeggio potrebbero tranquillamente essere intesi come delle locazioni.
Distanziamento di sicurezza
Altro punto che preoccupa i nostri clienti e le nostre agenzie è quello legato al numero massimo di persone trasportabili delle nostre imbarcazioni. Se il numero degli utenti imbarcabili dovesse essere malauguratamente ridotto, il comparto bare-boat sarebbe pressoché spacciato. La maggior parte dei nostri equipaggi è formato da nuclei familiari o gruppi già formati che non possono essere dimezzati. Qualsiasi attività che comporti La mobilità delle persone non può prescindere da protocolli sanitari e comportamentali condivisi a livello nazionale ed internazionale; la gestione del distaccamento fra persone su un’ imbarcazione non è realizzabile e bisogna identificare un protocollo atto a minimizzare il rischio di diffusione del potenziale contagio. I protocolli sanitari devono essere attuati nei confronti degli utenti prima di salire sulle imbarcazioni e non riducendo il numero delle persone imbarcabili in uno spazio comunque ristretto come quello di una barca a vela.
Le Società di Charter della Sardegna:
Aladair Sail (Cannigione), Altamarea ( Cannigione ), Blue Med Yachting (Olbia ), Blue Lagoon ( Olbia ) Boomerang Charter ( Portisco ), Cagliari Sailing Charter ( Cagliari ), Capotesta Yachting( Santa Teresa di Gallura ), Carloforte Sail Charter ( Carloforte ), Color Charter ( Portisco ),Cruising Charter ( Portisco ), CS Charter ( Cagliari ), Europsail Yachting & Charter ( Portisco ), Free Charter ( Cannigione ), GM Catamaran Charter ( Cannigione ), Kiriaculis Italia ( Portisco ),Le rotte di Portolano ( Cannigione ) MadMax ( Porto Pozzo ), My Sailing ( Stintino ), Miceli Vela ( Portisco ), Mistral Sailing ( Santa Teresa ), Navigare Worldwide ( Cagliari ), Noah Sailing ( Cannigione ), North Sardina Sail ( Cala dei Sardi ), Petag Sailing in sardinia ( Palau ), Yachting in Sardinia ( Portisco ), Sailing Sicily ( Cannigione ), Sardinia Yachting ( Cannigione ), Sardinia Week ( Poltu Cuatu ), Shamandura Charter ( Poltu Cuatu ), Sun Charter ( Marina dell’ Isola ), Sunsail ( Cannigione ), Seafever ( Marina dell’ Isola ).
MEMORANDUM – Cosa succede nelle altre Regioni
Di seguito una comunicazione arrivata dalla Sicilia che indica le richieste dei nostri colleghi:
“Ciao a tutti, oggi abbiamo fatto la videocall con l’assessore al turismo Manlio Messina. Questo è il comunicato stilato con Andrea Ciulla che segue la lettera congiunta già inviata alla Presidenza della Regione ed agli assessorati Economia ed Attività Produttive: Assonautica ed ASCON hanno rivolto un accorato appello alla Regione affinchè vengano adottate delle misure urgenti in favore della filiera della nautica che, proprio per la specifica natura stagionale, ha sofferto in maniera oggettiva le restrizioni legate alle misure di contenimento della pandemia COVID-19.
Con una specifica nota le suddette associazioni hanno richiesto l’immediata attivazione di alcune importanti misure quali quelle legate alla diffusione di liquidità immediata a fondo perduto, stante l’impossibilità di recuperare gran parte degli introiti legati, appunto, al carattere stagionale, l’accelerazione della spesa dei fondi europei e l’immediata riprogrammazione di quelli non spesi in deroga ai relativi vincoli, la monetizzazione del credito d’imposta.
Andrea Ciulla, Presidente di Assonautica Palermo, ed Antonio Minissale, Presidente di ASCON, hanno oggi discusso della problematica, in videocall, con l’Assessore regione al Turismo, Manlio Messina.
Pur ribadendo le diverse richieste già formulate con le precedenti note, Ciulla e Minissale hanno indicato all’Assessore Messina due misure da attuare con la massima urgenza: (I) riattivazione immediata della filiera anticipando anche in Sicilia quando già fatto da altre Regione d’Italia quali Liguria e Lazio, al fine di convenire la consegna delle unità, la manutenzione ed il rimessaggio e l’avvio delle installazione delle strutture amovibili presso marina ed approdi nonché una road map certa per la nautica da diporto, consentendo ad armatori e diportisti di raggiungere i propri mezzi certamente potendo ben affermare che la barca in sé consenta tranquillamente l’isolamento; (II) concessione di erogazioni a fondo perduto al fine di sopperire alle perdite registrate dalla filiera e non più recuperabili e ciò avuto riguardo, ad esempio, al settore del charter nautico che ha registrato disdette per oltre l’80%.
Si tratta, concludono Ciulla e Minissale, di misure urgenti ed immediate che consentirebbero una parziale limitazione delle enormi perdite già subite.
L’Assessore Messina ha dato piena disponibilità comprendendo pienamente le problematiche segnalate, impegnandosi affinché le suddette istanze vengano esaminate in occasione della discussione dei provvedimenti normativi di prossima adozione, ipotizzando l’adozione di misure per il charter nautico simili a quelle previste per il settore alberghiero e ricettivo.