Incendi a bordo: cosa fare per evitarli
Fortunatamente sono rari gli incendi a bordo durante la navigazione, stanno invece aumentando quelli in porto. In questo articolo ci occuperemo dei primi, perché dei secondi si occupano i “Regolamenti dei porti/marina”, che contengono norme e divieti ben precisi, come per chi lascia il cavo elettrico attaccato alla colonnina del pontile e se ne va al ristorante o addirittura a casa, affidando la sicurezza, sua e dei suoi vicini di barca, alle protezioni elettriche installate sulle barche.
Sia il tema dei Regolamenti dei marina che quello delle protezioni elettriche delle barche con marchio CE sono sotto la nostra investigazione. Perché gli incendi a bordo siano rari è presto detto: per creare l’incendio, la fiamma libera, ci devono essere 3 elementi – comburente, combustibile, innesco – nello stesso posto, nello stesso istante e nelle giuste proporzioni!
Avete letto bene: 3 elementi, nello stesso posto, nello stesso istante e non basta, anche nelle giuste proporzioni! Per far scoppiare un incendio dovete combinarla grossa. Allora perché ne scriviamo? Perché purtroppo può accadere.
LE POSSIBILI CAUSE
Se l’incendio parte dai fornelli, o sempre più raramente dalla sigaretta, è perché l’incendio c’era già ed è sfuggito di mano. La fiamma libera è già presente quando cuciniamo, ricordiamocelo sempre. Sulle barche più grandi, e soprattutto quelle a motore, si stanno diffondendo i piani cottura a induzione e questa è una grande sicurezza, ma sono generalmente alimentati a 220V, con tutto quello che ne consegue.
Oltre al gas, la fonte principale degli incendi a bordo è proprio l’impianto elettrico 12V, 24V o 220V. Sarebbe troppo lungo analizzare vantaggi e limiti di tutti e tre, soprattutto rispetto alla possibilità che siano fonte di innesco per un incendio a bordo. Limitiamoci a sottolineare come, dall’analisi dei casi reali, emerga che le cause di incendi creati da impianto elettrico sono fondamentalmente due: scarso controllo o manutenzione (tutto in mare si usura molto più velocemente che a terra) e carenze nell’installazione; in particolare su quelle barche che, anche nel loro primo anno di vita, vedono nuovi apparecchi elettrici a bordo. Lavori fatti in fretta da mani non sempre esperte.
Il motore non è di per sé causa di incendio, piuttosto il vano motore è quello spesso coinvolto da un incendio, ma la causa è quasi sempre da attribuirsi alla parte elettrica del propulsore. Ultimamente, con il diffondersi del motore turbo anche sulle barche più piccole, la turbina può raggiungere elevate temperature ed essere fonte di innesco. Fortunatamente, l’alimentazione a gasolio ha ridotto il rischio di incendio a bordo perché ha una scarsa propensione ad infiammarsi.
Altra zona a rischio è il quadro elettrico e il vano batterie.
IMPIANTI FISSI
Degli estintori si è già parlato approfonditamente, quindi volgiamo il nostro sguardo agli impianti fissi per i vani chiusi, motore e quadro elettrico. Sui grandi yacht sono assolutamente di serie, ma c’è l’errata percezione che sulle imbarcazioni e i natanti da diporto non siano fattibili o addirittura non servano.
L’impianto fisso, che sia ad attivazione manuale o ad attivazione automatica, ha l’enorme vantaggio di essere già presente sul luogo dell’incendio e addirittura, se dotato di un sensore di temperatura, di non richiedere il vostro intervento e la vostra presenza: parte da solo.
Nei vani chiusi si tende a usare sistemi a gas inerte, CO2 o azoto o altre miscele, che saturano l’ambiente perché non lasciano residui. Quindi, sia il motore che il quadro elettrico non risulteranno danneggiati da polvere o schiuma. Si stanno diffondendo gli impianti fissi ad attivazione automatica, facilmente installabili dall’utente, ad Aerosol contenenti sali di potassio che lasciano pochissimi residui.
MEGLIO PREVENIRE: GLI ALLARMI
Ma siccome prevenire è meglio che curare, non si può non parlare degli allarmi: allarme fumo e allarme gas. Mi piacerebbe che passasse la cultura degli allarmi perché prima dell’incendio, c’è il principio d’incendio che viene preannunciato dall’odore di bruciato e dal fumo. Se si hanno gli allarmi si può intervenire in questa fase staccando l’impianto elettrico e il gas, due gesti fondamentali da fare sempre e subito, ancor prima di usare gli estintori.