Incidenti tecnici di bordo durante la navigazione
Al momento in cui scrivo questo editoriale, molte imbarcazioni saranno state certamente già varate dai propri armatori … E’ tempo ormai di godersi finalmente il mare a bordo delle amate barche, con le famiglie, i propri cari e gli amici.
Alla beniamina che ha sonnecchiato durante tutto l’inverno sotto un gelido capannone di ‘rimessaggio’ sarà stato sicuramente rifatto il maquillage: una bella lucidata alle murate, qualche ripristino alla tappezzeria, una sistemazione delle cappottine parasole, una ricca passata di anti-vegetativa, controllatina ai motori … E via!
Naturalmente le cambuse (dall’olandese “Kabuis”: cucina della nave) saranno state riempite magnificamente. Ogni genere di derrate alimentari (chiaramente in funzione della grandezza della barca, s’intende!) e di bibite saranno state stivate per il nostro piacere e quello dei fortunati ospiti.
Decine di ore da passare in armonia e in allegria, in crociere, in rada o al porto ma sempre tenendo ben presente che chi va per mare deve (deve!) conoscere le norme comportamentali (almeno i fondamenti!) in caso ‘qualcosina non vada per il verso giusto’.
Ora, a costo che qualcuno faccia i dovuti scongiuri, è bene rimarcare su una rivista che viene letta da persone che vanno per mare, che non si deve mai (mai!) abbassare la guardia in quanto gli inconvenienti possono essere numerosi … E’ quindi fondamentale sapere come comportarsi all’occorrenza in modo tale da ‘superare l’ostacolo’ senza grosse conseguenze.
Ma quali sono questi inconvenienti che potrebbero accadere? beh, distinguiamo innanzitutto in :
– Incidenti alle persone
– Incidenti Tecnici o comunque riportati dall’imbarcazione
Tralasciando, per il momento, il primo aspetto (per il quale occorrerebbe più di un semplice editoriale per fornire qualche indicazione che possa essere realmente utile e pertanto si rimanda ad appositi corsi di formazione per il primo soccorso) cerchiamo di approfondire qualche aspetto in merito agli incidenti tecnici che possono accadere durante la navigazione.
Innanzitutto, siamo in grado affermare che sono tre le tipologie principali di avarie che possono capitare, ossia:
a) Lo sviluppo di un incendio a bordo
b) Una falla d’acqua sotto la linea di galleggiamento
c) Un incaglio dell’imbarcazione che non ne permette il movimento
- Per quanto riguarda gli incendi a bordo, è bene ricordare che essi possono essere causati:
– Da distrazioni (specie per barche a benzina: fare la massima attenzione a non far traboccare il carburante in occasione di un rifornimento e lasciare aerare il locale motori prima di ogni partenza) o da comportamenti non corretti (evitare di fumare in barca, specialmente in ambienti chiusi dove abbiamo la presenza di tende, copri letti, stoffe, etc. )
– Da disfunzioni dell’impianto elettrico (ricordarsi durante il rimessaggio invernale di far controllare interamente tale tipologia di impianto)
– Dall’impianto di cucina (nel caso di alimentazioni a gas, ricordiamo che la bombola in questione deve essere sempre allocata all’esterno )
Ad ogni modo, è molto importante (non raccomanderò di mantenere la calma in quanto mi rendo conto che risulta alquanto difficile in certe condizioni…) verificare che gli estintori siano carichi prima di partire (la lancetta sul manometro deve essere posizionata sulla fascetta di colore verde) e sapere che per ogni tipo di incendio esiste un tipo di estintore specifico.
Senza necessariamente dover fare un corso sulla sicurezza, è sufficiente ‘leggere’ le etichette degli estintori per comprendere l’applicazione che ne va fatta.
Ad esempio, se il principio di incendio si sviluppa a causa dell’impianto elettrico è assolutamente vietato utilizzare un estintore idrico o a schiuma (si rimanda agli editoriali precedenti dove l’argomento è stato ampiamente discusso).
Viceversa, gli estintori a schiuma sono indicati nel caso di liquidi infiammabili (come appunto i carburanti e i lubrificanti industriali), mentre gli estintori ad acqua pressurizzata sono molto utili nel caso di principi di incendio che riguardino legno o stoffe. E così via.
- E cosa si fa, invece, nel caso di una falla d’acqua sotto la linea di galleggiamento ?
– Innanzitutto, diciamo che per evitare questo tipo di problema – spesso – basta fare molta attenzione quando si naviga in quanto le falle in oggetto – di norma – sono causate dallo scontro accidentale con un tronco di legno o comunque con corpi contundenti semi galleggianti.
– In seconda istanza, oltre alle solite assicurazioni (azionare le pompe di sentina elettriche, utilizzare quelle a mano e tamponare con stracci semi-impermeabili dall’esterno e dall’interno), ricordiamo di utilizzare il sistema di raffreddamento del motore. Il motore, infatti, si raffredda prendendo l’acqua dall’esterno.
– In queste occasioni, potrebbe essere opportuno chiudere la valvola che ‘pesca’ dall’esterno e spostare la presa d’acqua in modo che attinga, appunto, all’interno della barca (dove si sta accumulando acqua per la falla).
A quel punto, il sistema di raffreddamento espellerà automaticamente il liquido in eccesso. E’ sottinteso, che bisogna conoscere l’ABC degli impianti della barca per poter fare correttamente queste operazioni in una situazione di difficoltà come potrebbe essere quella di una falla.
- A causa della bassa marea o della mancata lettura delle carte nautiche, invece, si può rischiare che la chiglia dell’imbarcazione si blocchi su un bassofondo senza che la barca possa più muoversi.
– In questo ultimo e sfortunato caso definito “incaglio”, innanzitutto bisogna verificare se il natante abbia riportato qualche danno che possa provocare una falla. In tale evenienza, ovviamente, ci si deve concentrare principalmente a tamponare e a rimuovere l’acqua che entra in sentina.
– Se la falla non c’è o se si è riusciti ad accecarla con successo, bisogna poi che qualcuno vada in acqua per tentare di capire come la barca si sia incagliata.
– Ciò posto, si può effettuare la chiamata di emergenza utilizzando il canale “16” previo radio VHF allertando il ‘MAYDAY’ (che deriva dal francese “m’aidez” ossia: aiutatemi) fornendo:
a) Il nome e il tipo di imbarcazione
b) Il motivo della richiesta di soccorso
c) Le coordinate (latitudine e longitudine) del luogo in cui bisogna essere soccorsi.
In ultimo, ma non per importanza, ricordiamo che prima di partire è buona abitudine controllare che tutte le dotazioni di sicurezza (dalla cassetta del pronto soccorso, alle zattere di salvataggio, dai razzi alle boette) siano integre, conformi ed ancora lontane dalla data di scadenza.