Jeanneau Cap Camarat 7.5 DC Serie2
Jeanneau propone il Cap Camarat 7.5 DC Serie2 in un restyling realizzato 4 anni dopo la prima versione. Con uno scafo completamente nuovo, disegnato da Micheal Peters, e uno stile sportivo e dinamico, questo day cruiser ci aspetta ormeggiato all’inglese al porto di Cannes dopo una tempesta con vento e fulmini, ma andiamo con ordine.
A poppa troviamo il motore Yamaha da 250 cavalli che divide due plancette le cui misure sono nella norma per barche di queste dimensioni. Quella di destra è predisposta per la discesa e per la risalita a bordo, con comodissimi appigli che permettono di salire agevolmente anche a persone che hanno qualche difficoltà nei movimenti.
Il bracket installato sul motore ci aiuta a trovare un passaggio tra le due plancette senza dover risalire a bordo. Nella versione testata è presente anche l’arco in acciaio per effettuare lo sci nautico. Sempre dal lato destro accediamo al pozzetto passando sulla cuscineria.
Jeanneau ha realizzato in questa zona un’ottima gestione degli spazi: c’è su tutto il lato sinistro e sulla poppa un divano a L, e al centro un’area totalmente libera da ingombri. Qui è possibile aggiungere un tavolo per creare una zona living molto ampia. Lo schienale della seduta, posizionata più anteriormente rispetto al divanetto, è ribaltabile offrendo così all’utente la possibilità di guardare verso prua come se fosse un copilota oppure verso poppa per interagire con gli altri ospiti seduti sul divano.
La consolle è dotata di una seduta monoposto con base inclinabile per trasformare il sedile in poggiareni.
La plancia frontalmente presenta un display con gps ed ecoscandaglio forniti da Garmin e lo strumento multifunzione Yamaha per avere informazioni in tempo reale sulle condizioni del motore. È presente l’elica di prua per agevolare le manovre insieme a dei correttori di assetto.
Ai lati del timone si trovano i pulsanti on/off; mentre la manetta di potenza è sulla destra. In basso c’è un comodo gradino per poggiare i piedi.
La seduta del copilota ha in basso un frigo a cassetto, mentre anteriormente spostato sulla sinistra abbiamo un piccolo lavello. Non è previsto il fornello per cucinare, un peccato poiché è una soluzione che permette di restare qualche giorno fuori, in totale indipendenza dai servizi a terra, ma in questo modo si è fedeli alla definizione “day cruiser”.
A destra dell’ingresso ci sono i gradini per raggiungere la prua, dal momento che per avere maggior spazio a bordo sono stati sacrificati i passavanti in favore del passaggio frontale con apertura sul parabrezza. Questa soluzione da un lato offre più libertà di movimento in pozzetto, ma dall’altro non è utile in fase di manovra, poiché con un passavanti tradizionale ci si può mettere sulla murata per prevenire eventuali contatti con barche accanto.
La prua ha un ponte centrale che divide due ampie vetrate sulla coperta, che offrono illuminazione naturale e all’occorrenza possono essere coperte dai cuscini per creare un grande prendisole (l’unico disponibile a bordo) per 3 persone. Ai lati della prua è installata una salda battagliola che favorisce sempre sicurezza e appiglio a chi è più insicuro. Anche l’ancora a vista è molto pratica per avere sotto controllo la posizione e poter gestire l’ancoraggio in autonomia senza necessariamente avere una persona a prua. L’intera superficie calpestabile è rivestita in legno, il che offre un buon grip negli spostamenti anche quando è bagnato, come nelle condizioni del nostro test.
La cabina è ridotta all’essenziale.
Scendendo sottocoperta attraverso due gradini abbiamo il classico letto triangolare, posto a prua, e una cabina separata con wc e lavandino.
Posteriormente ai gradini si trova un altro materasso ad una piazza, ma vista l’altezza che lo separa dal piano di calpestio del pozzetto non posso definirlo come un letto a tutti gli effetti. Buona l’illuminazione che arriva sia dalle finestre laterali che da quelle in alto.
Approfittiamo di uno spiraglio di sole per uscire ad effettuare la prova di navigazione. Sono in compagnia del driver del cantiere e il mare non è affatto amichevole, con onde lunghe e vento a raffiche alternate a momenti di calma. Il serbatoio carburante è pieno, mentre quello dell’acqua è vuoto.
Usciamo dal porto di Cannes al minimo, a 600 giri, 2 nodi e 2,5 litri/ora di consumo.
L’onda lunga inevitabilmente ci crea disturbo soprattutto di traverso, per cui cerco di portarmi il prima possibile in planata piena a 3500 giri, consumando 33,7 litri/ora a 18,5 nodi.
Lo scafo è reattivo nei cambi di direzione e il motore è molto silenzioso, ma il parabrezza basso suscita qualche fastidio a causa degli schizzi portati dal vento contrario.
L’impatto sull’onda è buono anche con mare molto mosso, il Jeanneau Cap Camarat 7.5 Dc Serie2 è ben bilanciato e si comporta come un unico corpo solido senza provocare ulteriori scricchiolii a bordo, come invece capita con alcune imbarcazioni di questa fascia, segno che il lavoro svolto da Michael Peters è eccellente. Accelero ancora portandomi alla velocità di crociera di 26,7 nodi, con un consumo di 45,6 litri/ora a 4000 giri.
Il motore Yamaha F250D fa sembrare lo scafo molto leggero e lo spinge senza difficoltà: tocco la velocità di punta di 38,5 nodi a 5500 giri con trim al 50%. Nonostante le ottime prestazioni, il consumo resta sotto i 100 litri/ora (92 per la precisione), dimostrando come il binomio Jeanneau/Yamaha sia ben consolidato e coordinato.
L’unica pecca che ho riscontrato è nella reattività della manetta del motore: una volta abbassata la manetta per accelerare, il motore impiega qualche istante prima di salire di giri, ma probabilmente è un difetto di taratura elettronica tra manetta e propulsore su questo singolo modello, risolvibile con un semplice controllo.
Anche il test di accelerazione ha un ottimo risultato: a causa delle onde lunghe partiamo con l’invertitore ingranato, in soli 2,61 secondi siamo in planata, in 6,27 secondi raggiungiamo i 20 nodi e in 9,77 secondi tocchiamo i 30 nodi.
Questi dati confermano la barca all’altezza delle mie aspettative e mi appresto a rientare in porto.
Consiglio il Jeanneau Cap Camarat 7.5 Dc Serie2 a chi effettua uscite e noleggi giornalieri. La disposizione degli spazi la rende ideale per un pubblico fino a 6 adulti, mentre per crociere brevi e weekend, a causa della mancanza del piano cottura, alloggiano comodamente solo 2 persone.
Scheda tecnica Jeanneau Cap Camarat 7.5 Dc Serie2
Lunghezza f.t. 7,36 m
Lunghezza f.t. con piattaforma 7,79 m
Lunghezza scafo 6,96 m
Larghezza massima 2,55 m
Pescaggio 0,52 m
Peso 1.510 kg
Capacità serbatoio carburante 280 l
Capacità serbatoio acqua 80 l
Potenza massima 300 Hp
Categoria di omologazione CE C
Prezzo a partire da € 36.700,00 + Iva
JEANNEAU
www.jeanneau.com