K47, lo yacht nato da una tesi di laurea
Federica Fino, Alberto Frulla e Francesco Viola sono i tre giovani di talento che per la loro tesi di laurea hanno scelto di lavorare sulla piattaforma navale di un 45 metri della Serie K di Floating Life: il risultato è K47 Taxila, uno yacht di lusso realizzato con tecnologie all’avanguardia e destinato al mercato del charter.
Studenti del corso magistrale in Design Navale e Nautico, interfacoltà dell’Università di Genova e il Politecnico di Milano, i tre laureandi hanno chiesto ad Andrea Pezzini, fondatore e direttore del gruppo Floating Life, di poter lavorare su una delle piattaforme navali da lui ideate per sviluppare un’originale tesi di laurea.
“La scelta di collaborare con Floating Life è stata dettata dall’alta competenza nel charter della società svizzera e anche in vari ambiti dello yachting (manageriale, finanziaria, logistica e design) – hanno dichiarato i tre designer – Non potevamo trovare una guida migliore di Andrea Pezzini per il nostro progetto”.
E’ così che nasce K47 Taxila, con il contributo di tre giovani progettisti, riuniti con il nome di “Studio Satura”, che hanno saputo sfruttare le innovazioni tecnologiche della generazione dei Nativi Digitali. “Facciamo schizzi in digitale per poterli gestire meglio e di conseguenza semplificare le fasi successive (2d,3d, rendering). Inoltre, siamo sempre alla ricerca di metodi innovativi per presentare i progetti ai clienti e coinvolgerli nell’esperienza progettuale. Abbiamo già utilizzato la Virtual Reality e stiamo sviluppando dei metodi di visualizzazione interattivi” hanno affermato.
Con uno scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio, K47 è l’ammiraglia della Serie K di Floating Life: lunga 47 metri, può ospitare fino a 12 persone e 11 membri dell’equipaggio. Studio Satura ha elaborato le linee esterne occupandosi anche dell’arredamento interni, mentre Andrea Pezzini ha supervisionato l’intero progetto, fornendo ai ragazzi commenti ed informazioni a carattere tecnico.
Le soluzioni adottate evidenziano grande cura per la funzionalità e l’efficienza: gli spazi sono stati progettati non solo per migliorare il flusso di lavoro dell’equipaggio, ma anche per agevolare la gestione dell’imbarcazione nel suo complesso.
Il design esterno è caratterizzato da linee slanciate e sportive, che allo stesso tempo s’ispirano ai più classici Explorer. Gli spazi sono pensati per garantire all’armatore (o al cliente charter) il massimo contatto possibile con il mare e il paesaggio circostante. Il beach club, costituito da un garage trasformabile in spiaggetta poppiera grazie a due portelloni apribili, è impreziosito da una piscina con fondo trasparente che illumina gli ambienti interni. In quest’area, gli ospiti possono godere anche di una spa e di una palestra.
Per gli interni Studio Satura ha optato per uno stile moderno ed elegante, con colori tenui, senza eccessivi contrasti. L’Upper Deck rappresenta l’unico salone chiuso dello yacht: dotato di ampie finestrature, può essere utilizzato sia come area conviviale sia come un ambiente intimo in cui rilassarsi. Peculiare la scelta di elementi d’arredo e pannellature che facilitano le operazioni di pulizia e manutenzione e che possono essere facilmente sostituiti in occasione di futuri refit.
Andrea Pezzini, correlatore della tesi di laurea, ha espresso grande soddisfazione: “Il risultato è ottimo. Lo abbiamo giù mostrato a potenziali armatori che l’hanno ritenuto molto interessante – dichiara Pezzini – I tre designer hanno una mano fresca ed elaborata. Lavorare con le giovani menti è positivo: ti permette di vedere soluzioni da una prospettiva diversa. È stato molto interessante lavorare con loro. Li ho messi in contatto con i miei figli per continuare a collaborare: insieme rappresentano il futuro dello yacht design e di Floating Life”.