La marcatura CE spiegata dallo studio C.R. Nautical Consulting
Che cos’è la marcatura CE? E a cosa serve? Lo abbiamo chiesto a Paolo Crispino, ingegnere navale e titolare – insieme al socio Dott. Luigi Riccio – del prestigioso studio C.R. Nautical Consulting, che si occupa di design, ingegnerizzazione e certificazione di imbarcazioni e gommoni per diportisti e cantieri.
Che cos’è la marcatura CE?
Ogni imbarcazione nuova – dai 2,5 ai 24 metri – è dotata della marcatura CE. Ciò indica che rispetta i requisiti previsti dall’Unione Europea in tema di sicurezza, salute e tutela dell’ambiente.
La normativa di riferimento è la direttiva 2013/53/EU, alla quale si accompagna una lista di standard ISO.
Quando va apposta la marcatura CE?
La marcatura CE è apposta prima che il prodotto sia immesso sul mercato.
Tuttavia, non si tratta semplicemente dell’ultima fase del processo di produzione di una barca. Infatti, il prodotto dev’essere conforme alla normativa europea in tutte le fasi, a partire dalla progettazione.
A proposito di progettazione: che cosa significa “Fascicolo Tecnico”?
Con “Fascicolo Tecnico” si intende la raccolta di documenti inerenti alla progettazione e alla realizzazione dell’unità, sia essa un piccolo battello pneumatico o uno yacht.
Le leggi europee impongono al costruttore di dotarsi di un’opportuna documentazione tecnica che dimostri la correttezza delle scelte progettuali e costruttive e la conformità agli standard di riferimento.
Per questi motivi la mancanza di una documentazione tecnica idonea si può trasformare, davanti alla legge, in una problematica.
Attenzione, però: non sono solo disegni e calcoli che rendono sicuro un prodotto. Questi lo è se il progetto e la realizzazione sono stati eseguiti secondo dei criteri noti ai fabbricanti e descritti in norme e direttive.
La mancanza della documentazione, oltre ad essere fortemente sanzionata, rende impossibile poter dimostrare la conformità del natante.
Il fascicolo tecnico va conservato in cantiere per 10 anni dalla data di realizzazione dell’ultimo modello.
Cosa succede se una barca non ha la marcatura CE, ad esempio perché è acquistata al di fuori dell’Unione Europea?
Una unità da diporto senza marcatura CE, acquistata al di fuori dell’UE, può comunque essere omologata allineandola alle direttive comunitarie.
Per farlo, bisogna seguire un’apposita procedura, definita Assessment Post Construction (APC).
Una sorta di certificazione successiva alla costruzione, di responsabilità dell’importatore, in cui l’unità viene sottoposta ad una serie di verifiche e controlli.
In questa fase vengono coinvolti anche caratteristiche tecniche e Fascicolo Tecnico, cioè l’insieme di disegni e calcoli con cui si è progettato il mezzo.
Come avviene il rilascio del marchio CE?
Il rilascio del marchio CE avviene sulla base dei criteri di costruzione e nel rispetto dei criteri previsti dalla direttiva.
Riguarda i seguenti aspetti: la qualità del prodotto, la salute e la sicurezza dei passeggeri, l’impatto ambientale e la protezione del consumatore.
Tutto questo garantisce un’imbarcazione di alta qualità con elevati standard di sicurezza, rafforzandone il valore commerciale nel tempo.
È corretto dire che la marcatura CE non è obbligatoria?
La marcatura CE è obbligatoria per tutte le unità da diporto commercializzate nell’Unione Europea.
Il Fascicolo Tecnico ed il Manuale del Proprietario, insieme a tutti i disegni ed i calcoli relativi, sono propedeutici alla Marcatura CE.
La marcatura CE è soggetta a scadenze?
No, a meno che la legge europea 2013/53/UE non venga abrogata o non si facciano modifiche sull’unità o sul motore tali da annullare la certificazione esistente.
L’AZIENDA
“Navigare non è mai stato così semplice“: questo il motto della C.R. Nautical Consulting, nata nel 2015 dalla sinergia tra Paolo Crispino, ingegnere navale, e il Dott. Luigi Riccio, esperto in materia burocratica e amministrativa.
Forte della collaborazione tra i due soci, lo studio è in grado di offrire ai diportisti e ai cantieri servizi nautici a 360 gradi.
Le competenze di Paolo Crispino, classe 1980, ingegnere navale, spaziano dal design alla progettazione, dalla documentazione tecnica fino alla certificazione delle nuove unità.
Svolge inoltre perizie tecniche e valutative per unità oggetto di compravendita.
Luigi Riccio, classe 1990, si occupa invece delle esigenze burocratiche ed amministrative dei diportisti, dal rinnovo patenti agli atti di vendita e relativa trascrizione.
La dimestichezza con cui affronta il lavoro gli è stata trasmessa dal padre Pasquale, dell’Agenzia Nautica Riccio: ed è proprio con quest’ultima, in qualità di Sportello Telematico del Diportista, che lo studio collabora stabilmente per tutte le pratiche amministrative.
La C.R. Nautical Consulting, che vanta un successo consolidato nel corso degli anni, assiste inoltre i cantieri associati ad AFINA (Associazione Filiera Italiana della Nautica) nella compilazione delle dichiarazioni di conformità, del manuale del proprietario e di tutti i documenti di bordo.
C.R. NAUTICAL CONSULTING
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