La perfetta barca da pesca: i Center Consolle – parte prima
Quando ho cominciato a scrivere ero molto indeciso sul titolo che avrei dato a questa serie di articoli dedicati alle barche da pesca. Se proprio vi devo dire la verità, visto il titolo che poi ho deciso di dargli, potrei chiudere subito il pezzo dichiarando che la barca da pesca perfetta non esiste!
A parte gli scherzi è un po’ come quando si cerca una canna da pesca valida per fare tutti i tipi di pesca: non esiste.
Entriamo, quindi, nel merito dell’argomento barche da pesca esaminando le varie tipologie che l’industria nautica ci mette a disposizione.
Cercherò di classificare le barche secondo canoni più o meno riconosciuti come universali, che comunque condivido.
Parliamo di fisherman e li dividiamo in 5 categorie principali: Center Consolle, Walk Around, Express, Convertible e Flybridge.
Questo mese partiamo dai center consolle. Queste sono barche open di lunghezza variabile dai 5 ai 12 metri. Sono motorizzate sempre con motori fuoribordo, o montati direttamente sullo specchi di poppa o installati su apposi supporti per i motori detti bracket.
Questa ultima tipologia di montaggio è diventata molto frequente sui nuovi scafi che, quindi, vengono progettati appositamente per avere questo prolungamento poppiero su cui montare gli apparati propulsivi.
I center consolle, la cui sigla solitamente è CC, possono avere da 1 a 4 motori e, a seconda della lunghezza, possono avere dai 40 ai 1200/1400 Hp.
Normalmente hanno una consolle centrale all’interno della quale hanno un piccolo ripostiglio alcuni anche con un wc, molti gavoni, vasche del vivo e del pescato e sono barche per quanto grandi possano essere sempre molto maneggevoli.
Possono avere chiusura su quattro lati a protezione del posto di guida ed essere utilizzate anche in inverno. Queste barche, specie nelle dimensioni medie più comuni ovvero 25 ‘ (8 metri circa) sono molto adatte a molti tipi di pesca.
Sono abbastanza maneggevoli per fare traina costiera (traina con il vivo e traina con artificiali), bolentino costiero e anche traina di mezza altura. Se con singola motorizzazione e di dimensioni contenute sono, invece, sconsigliate per fare bolentino profondo o traina d’altura.
Sono, comunque, la tipologia preferita dal pescatore nostrano.
I costi di manutenzione e gestione non sono folli e se sono fino a 7 metri e 2,50 di larghezza per la nostra normativa sono anche carrellabili.
Questo sicuramente le rende appetibili ad una platea più vasta.
Ultimamente abbiamo però notato che il mercato dei center consolle (sopratutto in America dove il costo del carburante è sensibilmente più basso rispetto a noi) sta leggermente cambiando. Proprio negli States, infatti, alle ultime fiere di riferimento come quelle di Miami e Ft Lauderdale, abbiamo personalmente visto “mostri” di 13/14 metri con consolle centrale quadrimotore. Questo a significare che il mercato dei center consolle sta cercando di “rubare” clientela a segmenti diversi che esamineremo in seguito come gli Express ed i Walk Around di metraggio diverso.
Certo, la differenza tra i center consolle open veri e propri e tutte le altre barche da pesca consiste nel fatto che non possano essere utilizzati altro che nel day cruiser o nel day fishing, a patto che non si sia disposti a dormire all’addiaccio oppure (nei modelli più grandi) ad adattarsi in cuccette di fortune ricavate sotto la consolle. Molti center consolle, infatti, sotto alla consolle centrale riescono ad avere anche piccoli strapuntini che per lo più vengono usati per riporre attrezzatura da pesca.
Il center consolle, quindi, come avrete capito è, e deve essere, una vera e propria macchina da pesca e tutto deve essere concepito e studiato per soddisfare il palato esigentissimo del pescatore.
In America ci sono, oltre ai cantieri più conosciuti ovvero Regulator, Edgewater, Pursuit, Century, Everglades, Robalo, Mako ecc, decine di cantieri minori che producono barche degne di nota e con caratteristiche più o meno particolari.
Certo in pochi metri a disposizione e senza spazi sotto coperta non c’è molto da inventarsi e, quindi, in questo segmento l’originalità sta più spesso nelle soluzioni dei materiali adottati che in altro.
In questo senso degni di nota Hydra Sports che usa il kevlar ed il nostrano AL Custom che usa il carbonio. Scelte diverse, entrambe interessanti. Certo una caratteristica comune che devono avere per essere dei CC adatti al mare anche grosso è un buon compromesso tra stabilità in navigazione con il mare formato e buona stabilità da fremi o a velocità lente. Provare per credere.
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