La Società Conero festeggia i suoi primi 50 anni
La Società Conero festeggia i primi 50 anni della sua storia. Nata nell’aprile del 1973, nello stesso mese quest’anno ha celebrato al Porto di Numana l’importante traguardo, con l’esposizione delle imbarcazioni da diporto e di un’imbarcazione 100% elettrica.
SOCIETÀ CONERO: TUTTO INIZIA CON 40.000 LIRE
Quella di Conero è una storia d’altri tempi e che comincia con quattro amici. Passioni in comune, la nautica e la lavorazione della vetroresina, e un sogno che non poteva più rimanere chiuso nel cassetto. Questi gli ingredienti che hanno convinto i quattro a fondare la Società Conero, con un investimento che a guardarlo ora sembra impossibile: 40.000 lire.
Con questo primo passo, si poterono acquistare solo le materie prime necessarie alla costruzione della prima unità da diporto, grazie allo stampo preso in prestito da conoscenti che non lo utilizzavano. La sede era un capannone agricolo che si trovava nella campagna intorno a Recanati, che riuscirono a rendere funzionale per lavorare la vetroresina.
Da quella prima imbarcazione, la strada procedette in crescendo. L’incasso della vendita venne ricapitalizzato e utilizzato per costruire le imbarcazioni sorelle. Una storia d’altri tempi che continua con il passaparola: le imbarcazioni venivano vendute ai conoscenti in zona, che ne apprezzavano le qualità e facevano una pubblicità indiretta, consigliandole a loro volta. Un circolo virtuoso, che porta la Società Conero, forte del successo delle barche prodotte, a partecipare per la prima volta al Salone Nautico Internazionale di Genova con il Conero 74, un modello innovativo.
COMINCIA L’ESPANSIONE
Così, quel sogno di quattro amici si trasformò in un progetto conosciuto a livello nazionale. La Società Conero, allora, continua a vendere le sue imbarcazioni ed è spinta dalla forte richiesta dei clienti a progettarne di nuove. Nel 1975, quindi, al Salone Nautico Internazionale di Genova fu portata la TRIS 400, una piccola imbarcazione di 4 metri adatta alla pesca costiera e locale marchigiana, che fu ribattezzata dai pescatori Battana. Il successo fu tale e così immediato, che nel 1978 fu messa in produzione la TRIS 500, una Battana più grande, da 5 metri.
Gli anni dal 1980 al 1995 furono caratterizzati da un costante miglioramento, che portò a realizzare, tra gli altri, modelli adatti per il diporto e la pesca sportiva, come Delfino Open, Delfino 450, Delfino Red, Delfino Coral e Viking 47.
Nel mentre, la rapida espansione dell’attività rese necessario costruire un nuovo stabilimento. Nel 1983 iniziò la realizzazione nella zona industriale di Recanati e fu inaugurato nel 1985.
Con il continuo ampliamento, la Società Conero sente il bisogno di specializzarsi in un campo e nel 1992 venne costruita la prima barca da pesca professionale: Drifting, 6 metri e particolarmente adatta alla pesca lagunare della foce del Po.
Questa espansione della gamma è andata di pari passo con il raggiungimento di grandi traguardi: partecipazioni a importanti fiere in Italia e fuori, l’organizzazione di gare di pesca lungo la Costa Adriatica, ad esempio. E cammina su binari paralleli anche a quelli, ovviamente, della crescita delle richieste dei clienti. Nasce così un modello ancor più grande e adatto alle esigenze dei pescatori: la Breeze, infatti, era un’imbarcazione di 7,30 metri, a fondo quasi piatto come la prima Battana.
LA SOCIETÀ CONERO ARRIVA AL MARE
Dopo la realizzazione della Drifting 660 – 6,60 metri – c’è un nuovo cambiamento: nasce Breeze Mare, una barca da 7,30 metri, che non aveva più il fondo piatto, ma una carena adatta alla pesca in mare aperto. Così come la carena di Breeze 8,20 – 8,20 metri -, che la rendeva adatta a navigare in mare aperto e formato.
Quest’ultima imbarcazione è un cavallo di battaglia per la Società Conero, che si è trasformata negli anni in molte sfaccettature. Basti pensare che è stata progettata anche per essere utilizzata da scuole e associazioni di subacquea.
Purtroppo, a interrompere questa costante crescita è arrivata la crisi economica del 2012, che causò un importante rallentamento delle vendite, con un conseguente ridimensionamento in termini di produzione.
LA RIPRESA A PIENO RITMO
Attraverso tutti questi cambiamenti, a non cambiare mai è stato il profilo societario, con la gestione rimasta sempre in mano ai quattro soci fondatori. È solo nel 2017 che qualcosa cambia. Con la scomparsa di uno dei quattro e con il ritiro dalle scene di altri due, la Società Conero passa definitivamente a Mario Domizio, l’Amministratore, e le due figlie Katia e Debora, che erano sempre state all’interno dell’azienda: Katia nell’amministrazione e Debora nel commerciale. Grazie a queste conoscenze, commerciale e amministrativa, la Direzione è riuscita a combattere la crisi, ripartendo a pieno ritmo con la produzione dalla seconda metà del 2017.