Le barche senza tempo: gli storici gozzi Patrone e Sciallino
Barche che non solo alloggiano nell’immaginario collettivo come le più mediterranee, ma che ne incarnano il senso stesso. E questo il Cantiere Navale Patrone lo sa bene. Maestri d’ascia dal 1922, oggi alla terza generazione, non in linea diretta, impegnata nel settore della nautica, il Cantiere si appresta ad avere la sua quarta generazione attraverso gli studi in Ingegneria Navale appena intrapresi dal giovane figlio dell’Ing. Piermichele Moreno, attualmente unico proprietario dei cantieri liguri Patrone Moreno e Sciallino e al timone, del primo, dal 1984.
Storia recente, anno 2015, ci racconta dell’acquisizione da parte del Cantiere Patrone del marchio Sciallino, suo memorabile competitor sia per tipologia di imbarcazioni, sia per vicinanza geografica: tutti e due i Cantieri, infatti, hanno sede nel savonese ed entrambi producono principalmente gozzi liguri. Ma fu così che nel momento in cui il Cantiere Sciallino non ha più sostenuto la pressione della recente crisi di settore, che il Cantiere Patrone ha provveduto alla sua acquisizione “È così – ci spiega Piermichele Moreno – che si fa con un concorrente e vicino, se si può lo si acquista sempre, ed era il nostro primo concorrente, nonché affine e così quando se ne è presentata l’occasione l’ho acquisito”.
Una storia che vede insieme in qualche modo due brands importantissimi nella nautica italiana e internazionale, che non ha solo un epilogo recente in comune, ma anche le radici: Mario Sciallino, il fondatore dei Cantieri Sciallino che nacquero nel 1960, iniziò il suo lavoro proprio come operaio nei Cantieri Patrone, scrivendo una storia ancora in divenire. “Da lungimirante imprenditore quale fu, Mario Sciallino, ebbe l’idea di creare una propria azienda affine per tipologia di prodotti a quella dalla quale proveniva, diventando un concorrente, ma di fatto rendendo il territorio di Ceriale un’eccellenza della produzione di gozzi liguri – ci dice ancora il Sig. Moreno – tra le altre cose Sciallino sosteneva una domanda commerciale di cui il Cantiere Patrone non disponeva ancora: il cantiere Sciallino, infatti, aveva in produzione barche fino a 47 piedi, lunghezze alle quali noi non eravamo ancora arrivati”.
Oggi l’acquisizione non incorpora il marchio Sciallino, ma lo esalta e lo rispetta in tutta la sua notorietà. “La scelta è quella di preservare i modelli, ammodernandoli, e rendendoli più accattivanti senza denaturalizzare l’essenza vintage, comune ad entrambi, caratteristiche che da quasi 100 anni li rendono tra i marchi più importanti del panorama nazionale – dice ancora l’Ing. Moreno – Sono state fatte migliaia di barche con questo marchio, e a mio avviso anche l’aftermarket è fondamentale. Dalle lance – prosegue – passando per le imbarcazioni a vela, fino ad un motoscafo 25 metri, dai dinghy ai motoryacht, e ancora le pilotine, gli yachts: Patrone è passato attraverso tutte queste tipologie di barche, di storia ne abbiamo tanta, come di esperienza, per orientarci poi sul gozzo ligure che è la punta di diamante della produzione”.
Si dice gozzo, si legge vintage, dove si intenda l’accezione più elitaria del temine: pezzi unici, dal gusto retrò e dal sapore irripetibile, barche che hanno scritto la storia della nautica. Ciononostante “Manteniamo fortissimi legami alla nostra tradizione rispettando la natura simile di entrambi i Cantieri, ma dietro c’è un continuo lavoro di aggiornamento tecnologico, innovazione dei materiali e qualità costruttive che sono per noi un lavoro incessante. Materiali più leggeri – spiega ancora – nuove e più potenti propulsioni, che siano però anche più ecologiche, cercando di stare sempre al passo con i tempi. Lo siamo tanto che nel 2017 sono previsti un paio di modelli ibridi, lavoro già iniziato con Patrone, ma che aggiorneremo pian piano anche per Sciallino per arrivare, in futuro, ad una barca completamente elettrica, insomma: continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto”.
Una gamma ampia le cui misure massime arrivano a 47 piedi per la gamma Sciallino e ai 52 piedi di uno yacht di prossima produzione per Patrone. Sostanzialmente delle entry level nel mercato del lusso, che è quello a cui si rivolge una tipologia di imbarcazione come quella proposta dai cantieri liguri che insieme contano oltre 40 modelli tra cui i più commercialmente apprezzati: Patrone 42 e Sciallino 25 Sport.
Salire a bordo di Patrone 42, sia che si tratti della versione Special, che Fly, è un’esperienza raffinata, dove ogni cosa è composta, educata, di un lusso mai volgare. Le essenze dei legni che pervadono gli interni sono elegantissime e si capisce immediatamente come il cliente possa essere solo un pubblico di nicchia, in grado di comprendere ed apprezzare un bene tanto affascinante da non avere tempo. L’imbarcazione presenta linee moderne e sinuose, il profilo è slanciato grazie ai grandi spazi del ponte che lascia moltissimo spazio alla vivibilità. Non ha orpelli o superflui abbellimenti poiché non ne ha bisogno e affinché la percezione che si ha della barca sia proprio quella di una linea pura. Gli spazi sono armonici e l’andamento curvilineo di tutta l’imbarcazione la rende particolarmente accogliente. Ogni dettaglio è studiato non solo per offrire all’armatore un profondo senso “di casa”, ma anche di comfort e sicurezza. La dinette è ariosa e luminosa. 6+2 i posti letto, a dimostrazione del fatto che in 13,74 metri di lunghezza è possibile inserire ogni cosa quando è perfettamente studiata e calibrata: studi di superficie che davvero non mancano al Cantiere. L’imbarcazione raggiunge una velocità di 25 nodi in crociera e fino a 31 nodi di velocità massima: prestazioni di tutto rispetto considerando che può montare motori entrobordo da 353 cv ciascuno. Nella gamma Sciallino, invece, tra le migliori sul mercato c’è sicuramente lo Sciallino 25′ Sport, rivisitazione del precedente cabinato, studiato e migliorato per la pesca, tanto da essere preallestito per questo uso.
Questa imbarcazione si può definire vero antesignano di una tendenza che negli ultimi anni ha coinvolto tutti i cantieri: ossia il connubio tra barca da diporto e barca da pesca, caratteristiche qui già previste, che accontentano sia l’anima diportista di una famiglia sia l’animo sportivo di un armatore solitario, ma non troppo, visto che ha una portata massima di 8 persone. Non un modello di ultima uscita, ma che ancora sfonda le preferenze della clientela affezionata. In quasi 9 metri è possibile, infatti, ritrovare la classicità del gozzo, la modernità del concept e interni curati e predisposti ad accogliere fino a 3 persone.
Eleganti, raffinate, non classificabili, anzitutto perché, in ultima analisi, non è possibile dire se siano barche moderne o retrò. Sono yachts da vivere e che permettono una straordinaria vivibilità in mare dove, si sa, il tempo diventa relativo. Peculiarità che queste barche posseggono perché hanno intrinseco il “non tempo”.
Cantiere Navale Patrone Moreno
Tel. +39 0182 990001
www.patroneboat.com – www.sciallino.net
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