L’innovazione per tradizione: i motori Evinrude raccontati da Maxime Jessionesse
Evinrude non è un semplice marchio di motori marini: è il nome di chi, più di 100 anni fa, ha inventato il primo fuoribordo ad uso pratico, segnando una svolta nella storia della nautica da diporto. Alla base di quest’intuizione del norvegese Ole Evinrude, c’è un aneddoto su un gelato …
Agosto 1906. Il giovane Ole, appassionato di meccanica, e la sua fidanzata Bess stanno facendo un picnic sul Lago Okauchee, vicino Milwaukee. Fa caldo e lei desidera un gelato. Da galantuomo qual è, Ole imbraccia i remi per recarsi alla gelateria sull’altra riva e portargliene uno. Ma lungo la faticosa vogata il gelato si scioglie.
E’ così che Ole ha un improvviso lampo di genio e in breve tempo sviluppa un sistema di propulsione veloce per le imbarcazioni: nasce il primo motore fuoribordo, a 2 tempi ed alimentato da una miscela di benzina e petrolio. “Sembra un macinino da caffè” pare che gli abbia detto inizialmente Bess; eppure Evinrude rivoluziona per sempre il mondo della nautica, finendo perfino per essere immortalato da Walt Disney in “Bianca e Bernie”, dove, nei panni di una velocissima libellula chiamata per l’appunto Evinrude, giunge in aiuto dei due topolini traghettandoli verso il covo di Medusa.
Proprio dell’innovazione Evinrude Outboard Motors ha fatto il suo marchio di fabbrica, realizzando nel corso degli anni prodotti sempre all’avanguardia e di grande successo. Ne è prova la gamma di motori E-Tec G2, la meno inquinante al mondo, per la quale l’azienda nel 2015 è stata insignita dell’Innovation Award da parte della National Marine Manufacturers Association, che ne ha apprezzato anche le notevoli qualità performanti e il design audace.
“La nostra tradizione è l’innovazione – ci dice Maxime Jessionesse, Brand Marketing Advisor di Evinrude – e non punta solo al green, ma più in generale al progresso tecnologico in sé e per sé. Per esempio, con il joystick di manovra iDock, che ha vinto l’Innovation Award nel 2017, siamo riusciti ad offrire un’elevata tecnologia ad un prezzo molto accessibile“.
Compatibile con il motore E-Tec G2, iDock è, infatti, un pratico sistema di pilotaggio dotato di sensori giroscopici che garantisce la massima sicurezza nelle fasi di ormeggio, compensando automaticamente le condizioni di vento e corrente, il tutto ad un costo di soli € 6.999.
“Continuiamo sempre ad innovarci, a volte rivisitando anche le tecnologie esistenti – prosegue Maxime Jessionesse – così da assicurare un prezzo più accessibile alla clientela o da combinare più tecnologie in un solo motore, come abbiamo fatto con il servosterzo dinamico integrato iSteer“.
Quando gli chiediamo quale motore raccomanda a chi intende rimotorizzare la propria imbarcazione, risponde così: “Dipende dalle caratteristiche della barca, di certo è necessario comparare i vari marchi sul mercato, guardando a cosa hanno da offrire. Bisogna fare attenzione, però, non dimentichiamo che viviamo nell’era delle fake news: in molti dichiarano di essere i migliori, per questo occorre sempre controllare cosa si sta acquistando. Un consiglio che posso dare ai diportisti è questo: non passate da un motore all’altro, ma cercate sempre quello che possa migliorare la vostra barca, che possa renderla più confortevole o più tecnologica“.
Sulla gamma Evinrude non ha dubbi: “Io consiglio sempre l’E-Tec G2, che è il nostro best seller e si caratterizza per prestazioni ed eco-sostenibilità. Abbiamo venduto molto anche il motore E-Tec ad iniezione diretta, che ha accelerazioni molto potenti ed offre un’esperienza di navigazione eccitante. A chi preferisce un’esperienza più confortevole suggerisco di utilizzare il joystick iDock o iLink, l’interfaccia mobile che consente di controllare il motore direttamente dallo smartphone. Io rimango comunque del parere che l’E-Tec G2 sia il migliore”.
Difficile dargli torto: grazie al sistema ad iniezione diretta, tali motori erogano il 30% in più di coppia, qualificandosi come i più efficienti sul mercato. Ciò si traduce anche in una riduzione dei consumi, che risultano inferiori del 15% rispetto ai principali motori a 4 tempi. Allo stesso tempo, l’E-Tec G2 produce emissioni di CO più basse di qualsiasi altro fuoribordo esistente, vantando inoltre innumerevoli possibilità di personalizzazione della calandra del motore.
Nel 2000, Evinrude – che faceva parte di Outboard Marine Corporation sin dal 1935 – è stata rilevata dal gruppo canadese BRP, titolare anche del marchio di acquascooter Sea Doo. Tra le proposte della gamma per il 2019, spicca Fish Pro, la prima moto d’acqua pensata per la pesca.
“Ci siamo accorti che molti in Scandinavia, Australia, Stati Uniti e Sud America usavano la loro Sea Doo per andare a pesca, perché in alcune zone marine è proibito l’accesso alle grandi barche. E poi avere un’imbarcazione può essere molto costoso. Perciò abbiamo progettato questa moto d’acqua, che ha un design nuovo e accattivante e costa € 16.599, molto meno di una barca. Abbiamo aggiunto anche diversi accessori, come l’ecoscandaglio Garmin e il frigorifero, abbiamo reso disponibili molti colori e studiato una speciale postazione che permette sia di guidare l’imbarcazione sia di fermarsi a pescare” racconta Maxime Jessionesse.
“Stiamo esplorando così un nuovo segmento di mercato. Puntiamo molto su questo prodotto, che ha riscosso grande successo al Salone di Genova così come a quello di Parigi. La gente è rimasta piacevolmente colpita, ci ha posto tante domande” continua con una certa soddisfazione.Una soddisfazione che si spiega anche alla luce dei traguardi raggiunti da BRP nel 2018: ha inaugurato nuove partnership tra Evinrude e brand del calibro di Ranieri International, Lomac e Zar Mini; ha, inoltre, fondato il BRP Marine Group e acquisito due grandi società, Alumacraft Boat, leader nel mercato americano di barche di pesca in alluminio, e Triton Industries, che produce le celebri Manitou Pontoon Boats.
“Il nostro obiettivo per quest’anno è consolidare il BRP Marine Group e rafforzare gli accordi commerciali già esistenti in Europa, come quelli tra Evinrude e Ranieri International e Lomac” conclude Maxime Jessionesse “Vedremo dove ci porterà questo 2019“.
EVINRUDE
www.evinrude.com