Mar.Co E-Motion 36
Ammiraglia della linea cabinati del cantiere, il Mar.Co E-motion 36 abbina comfort a prestazioni elevate, risultati ottenuti grazie alla maestria nella costruzione e alla coppia di motori Mercury 450R, che permettono al natante di toccare i 49 nodi anche con mare molto mosso. Fedele al DNA della linea omonima, che è stata la prima a lanciare la soluzione della cabina a scomparsa, l’E-36 è l’evoluzione della gamma.
Al 60° Salone Nautico di Genova l’abbiamo messo alla prova, ma andiamo con ordine. Iniziamo dicendo che non è una sorpresa che il Cantiere abbia proposto al mercato ancora una volta un battello di grande peculiarità, realizzato con tecnica di infusione sottovuoto, raffinato, prestazionale e vivibile, coniugando tutto quello che di meglio si richiede quando si è alla ricerca di un gommone di alta qualità.
Le peculiarità
Il Mar.Co E-Motion 36 misura 10,70 metri di lunghezza, ma è omologato come natante, e 3,60 metri di larghezza, ma è trasportabile su strada senza scorta grazie alla riduzione della larghezza ottenuta tramite l’ingegnosa soluzione delle plancette in vetroresina abbattibili, che si piegano su se stesse quando il tubolare è sgonfio. Salendo a bordo scopriamo a poppa un’estesa superficie calpestabile, le due plancette sono collegate tra loro da un passaggio molto ampio, grazie al segmento ribaltabile che copre lo spazio anteriore ai motori. L’area balneare di poppa è completamente sgombra da impedimenti: tutti i tubi afferenti ai due fuoribordo sono nascosti da appositi coperchi in vetroresina, così come la scaletta di risalita. In questo modo il cantiere ha ricavato una vivibilità difficilmente riscontrabile in battelli di queste dimensioni.
La poppa
La scaletta di risalita è sul lato di dritta, mentre l’accesso in pozzetto avviene da entrambi i lati grazie al divano di poppa caratterizzato da schienali alti, abbattibili e frazionabili che servono da passaggio verso la plancetta o apribili verso i lati per poter accedere ai gavoni che nascondono i pali in carbonio del tendalino.
Il quadrato ha un divano a U che occupa tutta la larghezza interna del battello e permette di far sedere ben 10 persone. Il piano di calpestio è sollevabile idraulicamente ed è possibile scegliere se ampliare il prendisole di poppa oppure utilizzarlo come zona conviviale con tavolo. Le sedute sono gavonate, sia in basso che nella spalliera: questo consente di rimuovere tutti gli ingombri dalla coperta.
Nella dinette, alle spalle della seduta pilota, scopriamo la cucina esterna dal design accattivante di colore nero, nascosta all’interno di un piano ribaltabile, dotata di un lavandino, i fuochi e, in basso, un frigorifero a carrello da 100 litri.
Davanti alla consolle sono disposti due sedili singoli con bolsters regolabili, rifiniti con cura. La disposizione della plancia è funzionale e consente di avere tutto sotto controllo, con due ampi display frontali: Garmin per il gps/ecoscandaglio e Mercury con la strumentazione VesselView che gestisce i dati relativi all’imbarcazione e alle prestazioni del motore, in un unico schermo. Le manette di potenza sono poste sulla destra, il timone è centrale e i pulsanti on/off sulla sinistra.
Il battello testato ha installato anche il joystick di manovra che permette ai motori di muoversi indipendentemente l’uno dall’altro, spostando il mezzo nella direzione indicata. Nel complesso la plancia di comando risulta sportiva con la colorazione nero brillante. Ogni dettaglio è studiato con cura, rendendolo funzionale e pratico.
Le finiture
Molto comodi sono la maniglia in acciaio, che fornisce un appoggio saldo, e il gradino poggiapiedi, in basso, rivestito in Eva come tutto il piano di coperta. Questo rivestimento sintetico è antiscivolo e offre morbidezza quando si poggia il piede a terra e al tempo stesso non richiede una manutenzione eccessiva. Il SeaDek utilizzato dal cantiere oltre ad avere un costo inferiore al teak, ha la possibilità di personalizzazioni sia nei colori che nel layout e, esposto al sole, raggiunge temperature di molto inferiori al legno. L’armatore può richiedere in alternativa il teak.
I passavanti sono simmetrici e bilaterali, ma nell’allestimento testato manca una maniglia per reggersi durante il passaggio a prua, rendendo più difficoltoso il movimento con mare formato, poiché non c’è battagliola e il piano di coperta supera l’altezza dei tubolari, soluzione adottata dal cantiere per offrire più spazio in cabina. Nessun problema: Mar.Co, infatti, sta introducendo un corrimano inox per favorire il passaggio.
La prua
La prua è totalmente rivestita di cuscini, ribassati rispetto alla falchetta per dare stabilità sia alla fonda che in navigazione. Un ulteriore cuscino inclinato è installato, anteriormente alla consolle, per sfruttarlo sia come poggiaschiena che come poggiatesta: soluzione ideale per poter guardare avanti e non essere necessariamente stesi.
Il verricello è montato all’interno di un gavone: constatiamo che per monitorarlo è necessario rimuovere i cuscini e avere una persona a prua visto che l’ancora è incassata al di sotto dei tubolari.
Tutti i vani tecnici sono coperti con sportelli ed ogni elemento è di design, elegante, sviluppato con estrema cura e funzionale per la vita di bordo.
Il T-top
Il T-top dell’Emotion-36 è una componente fondamentale del battello: ogni singolo dettaglio è stato progettato e studiato dal cantiere stesso. Un elemento di design che ne caratterizza il carattere, costruito completamente in vetroresina, tranne i pali di sostegno che sono in acciaio inox, il T-top risulta elegante e si integra totalmente con la coperta.
La struttura stabile si affusola nella parte centrale e si estende per tutta la lunghezza dell’Emotion-36, proprio per riparare l’area sottostante dal sole o dalla pioggia. I pali in acciaio si appoggiano ai fianchi delle murate garantendo la massima vivibilità a bordo.
Il tettuccio è in plexiglas e può essere fisso o apribile, a seconda delle scelte del suo armatore. Il cantiere predispone ulteriori accessori, come le luci e gli altoparlanti dell’impianto stereo.
L’ingresso in cabina è sulla sinistra della plancia e sempre a sinistra, sottocoperta, è montato un supporto con diversi mobili, mentre a prua è posto un letto tradizionale a forma trapezoidale con porzione centrale removibile per ampliare il passaggio. È installato un passo d’uomo per favorire luminosità e areazione in combinazione con i due oblò rettangolari anche con cabina chiusa. Uno dei punti di forza dell’ E-Motion 36 è sicuramente il bagno, disposto in una cabina separata per permette una privacy ottimale e di dimensioni molto ampie, sia in larghezza che in altezza, difficile da trovare in mezzi di questa categoria. Questo locale ha una prima zona con lavello e ripiani e una seconda area separata con cabina doccia e wc.
Il contesto della prova
Usciamo per il test. Il mare non è amichevole, con un’onda piuttosto alta durante i giorni di tempesta che hanno caratterizzato quest’ultimo Salone Nautico di Genova.
A bordo siamo in 3 persone, con imbarcati 412 litri di carburante e 100 litri d’acqua. Manovrare all’ormeggio è semplicissimo grazie al joystick e alla potenza regolabile dei motori, che al minimo fanno avanzare il battello a 2,69 nodi a 600 rpm.
I tubolari non toccano l’acqua, il che può rivelarsi un’arma a doppio taglio: da un lato in navigazione si ha meno attrito, meno sollecitazioni sui tubolari, velocità più alte e non è necessario applicare l’antivegetativa sulla gomma; dall’altro si può soffrire di rollio alla fonda o in dislocamento. Il progetto di Federico Gerna non prevede né pattini né redan, è presente solo un deflettore che non ne intacca minimamente le prestazioni, ma anzi evita fastidiosi schizzi a bordo durante le navigazioni più spinte.
Il Test
Per rispondere all’onda affondiamo la manetta, portandoci in planata piena a 3000 giri e a 17 nodi, con un consumo di 67,2 litri/ora complessivi. I motori rombano e il T-top (opzionale) installato con parabrezza molto alto ci protegge dal vento frontale dandoci allo stesso tempo un’ottima visibilità. La carena attutisce l’impatto dell’onda senza nessun problema, per cui diamo potenza fino ad arrivare ad una velocità di crociera di 26,5 nodi con un consumo di 106 litri/ora.
Nei cambi di direzione e di virate strette si avverte l’attrito che il tubolare genera al contatto con l’acqua. Questo permette di avere un angolo di virata piuttosto ridotto. Nonostante le condizioni meteo marine non siano buone, spingiamo le manette fino in fondo e tocchiamo i 6000 rpm con trim al 70% raggiungendo una velocità massima di 49,1 nodi con un consumo di 338 litri per ora di navigazione.
Viste le condizioni avverse del mare e una carena che è in acqua da qualche mese, i consumi risultano leggermente maggiorati e le velocità leggermente ridotte, ciononostante lo scafo procede in maniera davvero lodevole: basti pensare che altri mezzi provati durante il Salone Nautico sono stati costretti a rientrare in porto, mentre a bordo del Mar.co E-Motion 36 procedevamo senza difficoltà.
I motori Mercury 450R
I due motori Mercury 450R fanno sembrare davvero semplice il loro compito anche in fase di accelerazione, con una planata raggiunta in soli 3,81 secondi, 20 nodi in 5,98, 30 nodi in 8,74 fino a toccare i 40 nodi in 13,72 secondi.
È l’ultima valutazione prima del rientro in porto. Consiglio il Mar.Co E-motion 36 a chi cerca un mezzo comodo, curato nei dettagli e senza rinunciare alle performance sportive.
Il pozzetto modulabile secondo le esigenze, i numerosi gavoni, il bagno con ampie dimensioni e lo spazio in cabina lo rendono adatto a uscite giornaliere per molte persone (ricordiamo che la capienza massima è di 16 persone), mentre le doti dello scafo consentono di uscire anche con mare mosso e in condizioni in cui, come il nostro test, gli altri mezzi sono costretti a restare in porto.
Il battello ci ha stupito per la morbidezza sull’onda nonostante le alte velocità, segno dell’eccellente lavoro realizzato dal Cantiere che ha 45 anni di esperienza nel settore nautico e che costruisce solo su ordinazione, proprio per offrire la massima personalizzazione al proprio cliente.
SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t. 10,70 m
Lunghezza di omologazione 9,98 m
Larghezza massima 3,60 m
Diametro tubolari 50-64 cm
Numero compartimenti 7
Peso a secco (Infusion System) 3.200 kg
Capacità serbatoio carburante 830 l
Capacità serbatoio acqua 270 l
Motorizzazione massina 3×400 hp
Portata persone 16
Categoria omologazione CE B
Prezzo a partire da € 205.000,00
MAR.CO Marine Costruzioni
www.mar-co.com