Che forza il mare! Capire il moto ondoso per navigare in sicurezza
Conoscere il mare è il primo passo per una navigazione in sicurezza. Scopriamo quindi come si comporta e soprattutto come descriverlo per capirne l’andamento.
Il vento, principale causa del moto ondoso
Ciò che determina le condizioni di mare è il vento che, con i suoi movimenti variabili e irregolari, ne determina l’andamento in superficie, ossia ciò che chiamiamo onde. Queste sono formate da movimenti oscillatori dell’acqua che si muove verticalmente sul posto, tali movimenti sono provocati dalla pressione del vento sulla superficie del mare.
I tipi di onde
Le onde si propagano il più delle volte nella stessa direzione del vento che le genera, ma quando ciò non si verifica, cioè quando vento e corrente sono contrari, si generano le così dette onde ripide; quando invece l’onda è determinata dal vento che spira su superfici di mare privo di ostacoli, il fetch, si genera il mare vivo, dove l’altezza delle onde è direttamente proporzionale al fetch stesso: ad esempio, quando il vento viene dal mare, il moto ondoso si propaga anche verso terra.
Dove si propagano, invece, le onde nelle zone circostanti, ma non c’è vento, si dice mare lungo o onda lunga, infine quando il vento cessa, ma le onde continuano a propagarsi tendendo alla calma, si dice mare morto. Le definizioni di mare lungo o morto comprendono anche la direzione di provenienza delle onde secondo la stessa terminologia utilizzata per la provenienza dei venti: N, NE, E, SE, S, SW, W, NW.
Attenzione alle correnti di risacca
Le onde più pericolose per i bagnanti sono le correnti di risacca, che si generano lungo i litorali nelle piccole baie per azione delle onde di reflusso: l’energia sprigionata contro la spiaggia viene smaltita dal mare attraverso una corrente di ritorno verso il largo che trasporta violentemente tutto ciò che trova.
Se ci troviamo nella sventurata situazione di una risacca, bisogna nuotare parallelamente alla costa per uscire dal canale della corrente, che si riconosce dall’assenza di onda.
Il Bollettino Meteo del Centro di Meteorologia e Climatologia dell’Aeronautica Militare
Fondamentale conoscere bene la terminologia marina per comprendere sempre al meglio i bollettini meteo diramati dal Centro di Meteorologia e Climatologia dell’Aeronautica Militare e diffusi a mezzo radio in costa e trasmessi ogni 6 ore dalla mezzanotte.
Il Bollettino Meteomar viene diffuso dalle stazioni Radio Costiere in RTF, in VHF, 156.8 mhz, sul canale 16 mediante chiamata generale della stazione costiera più vicina e sul canale 68 in VHF viene trasmesso costantemente in inglese e in italiano.