Mi immergo perché ho dipendenza da emozioni
Il mio paradiso l’ho trovato nel Golfo dei Poeti. Si è travolti da una passione impetuosa quando si entra in contatto con il mare, quel mondo che si viene a conoscere quando l’orizzonte geografico si confonde con l’orizzonte dell’anima.
Chi scende laggiù è un po’ sognatore e un po’ esploratore, ama emozionarsi, anzi direi che è affetto da una vera e propria “dipendenza da emozioni”, che si può appagare solo stando negli abissi.
Le emozioni
Mi viene spesso chiesto: “Ma cosa si vede là sotto?”
Si vede tutto e oltre ciò che si può immaginare.
Si rimane estasiati: questa è la sensazione che ho provato la prima volta che scesi sotto la superficie del mare molti anni fa, in Egitto, nel sito di Ras Mohammed; una moltitudine di colori, i raggi del sole che filtravano come delicati filamenti tra le rocce e i coralli, quel silenzio quasi surreale dal quale ero avvolta, dove percepivo solo l’intermittenza della mia respirazione e dei battiti del cuore.
Ricordo di aver pensato che se esiste davvero il Paradiso, deve essere così.
Il mio paradiso, il Golfo dei Poeti
Il mio di paradiso lo trovai successivamente nel Golfo dei Poeti, nella mia città, La Spezia.
I suoi fondali, tutti da scoprire, sono tra i più vari e ricchi di fauna marina della Liguria. L’ambiente marino è popolato da una grandissima varietà di specie animali e vegetali, a causa delle caratteristiche dei fondali e all’intensità della luce.
Man mano che si scende si scoprono scenari mozzafiato, attraversati dalle più variegate specie marine che come destrieri squarciano il blu: cernie, occhiate, saraghi, banchi di salpe, barracuda e, con un po’ di fortuna, si possono incontrare anche i delfini.
Le immersioni consigliate nel Golfo dei Poeti
Il mondo sommerso del Golfo dei Poeti è ampio: parte dalla costa di Lerici e passando per le isole di Palmaria, Tino e Tinetto, si giunge alla straordinaria Baia di Byron nel Parco di Porto Venere, luogo di ispirazione dell’omonimo Poeta, per proseguire nell’Area Marina Protetta delle 5 Terre, sino a Punta Mesco a Monterosso.
Ed è lì sotto, avvolti dal blu, dalle ombre e le luci che si alternano, che la nostra emotività si collega all’atmosfera e all’ambiente che ci circonda, l’immersione è il modo per viverne alcuni aspetti, per avere un contatto con la vita nel mare, per scrutare tra quella fauna marina che coinvolge nei suoi ritmi incessanti.
Emozione e ancora emozione, elemento fondamentale per vivere, ma anche pericoloso se non equilibrato. Il mare, se lo vivi nel profondo poi non puoi più farne a meno, ma di esso non bisogna dimenticare il potere e occorre essere quindi consapevoli dei propri limiti e non superarli.
Non posso fare a meno di questa “sostanza”, d’altra parte senza la sua acqua morirebbe disidratata la mia anima.