Montecristo: svelati i volumi della nuova serie
Superyacht in alluminio di dimensioni compatte e volumi generosi. Montecristo 30 e Montecristo 43 sono le nuove imbarcazioni dal design classico e contemporaneo, firmate da Tommaso Spadolini.
La serie Montecristo
La gamma di superyacht Montecristo è ispirata all’omonima isola del Mar Tirreno che il designer italiano vede dalla sua casa al mare. ” L’isola di Montecristo – ha dichiarato il Tommaso Spadolini – fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ma è meglio conosciuta come teatro del romanzo ‘Il Conte di Montecristo’ di Alexandre Dumas”.
I due modelli di 30 e 43 metri sono stati concepiti per andare incontro alle necessità degli armatori moderni mantenendo dimensioni compatte. Per il 340GT Montecristo 43 Spadolini ha realizzato diagrammi di sezione per illustrare il layout interno ed esterno anche a chi è meno abituato ai tradizionali piani in 2D.
In entrambi i modelli si ha la possibilità di installare i sistemi ibridi ed energia rinnovabile.
“Volevo disegnare un superyacht compatto con un profilo basso, sportivo e muscoloso mantenendo il mio stile, ma unendolo a una grande abitabilità – spiega Spadolini – Il design ‘widebody’ ci permette di sfruttare appieno gli 8,7 metri di baglio massimo e creare spazio sufficiente per ottenere un’area armatoriale separata sul ponte superiore”.
Sia gli interni che gli esterni sono stati ottimizzati al massimo, con diversi elementi che ne caratterizzano la personalità, come le griglie delle prese d’aria, le strisce vetrate scure e la prua verticale, che sono riconducibile ai precedenti progetti del 48 metri Aslec 4 di Rossinavi. Anche gli eleganti archi che uniscono la sezione poppiera del ponte principale e di quello superiore ricordano il 27 metri Freedom di CNN.
“Oggi i clienti si aspettano un’abitabilità senza precedenti, sia internamente che esternamente”, racconta il designer. “Per questo, sin dall’inizio, ho deciso che il tratto distintivo della gamma sarebbe stato il ponte principale ‘widebody’ per massimizzare lo spazio interno. I clienti di oggi desiderano inoltre poter usufruire totalmente del ponte di prua e questo aspetto diventa un secondo tratto distintivo”.
La divisone degli spazi
I diagrammi rivelano come il designer abbia posizionato la scala interna che conduce dal ponte inferiore fino al bridge deck, di fronte al bar nel salone principale. Questa scelta permette di avere una visuale continua fino alla zona pranzo prodiera, separate da un pannello vetrato LCD a scorrimento.
Nella zona pranzo si trova la grande cucina e la dispensa con doppia porta: il flusso circolatorio “nascosto” permette agli ospiti di non vedere all’interno quando stanno mangiando.
- La cabina del comandante si trova di fronte alla cucina.
- Sul ponte inferiore troviamo cinque cabine ospiti con bagno.
- La zona equipaggio ha una grande lavanderia e quattro cabine con accesso indipendente.
- A dritta è stato creato un locale ripostiglio che può essere utilizzato come area lavanderia o deposito quando l’equipaggio deve lavorare nelle cabine ospiti.
- Il garage che si trova a poppa con caricamento laterale ospita un tender di 5,5 metri e un tender di soccorso può essere alloggiato a prua.
- Nel Montecristo 43, con la posizione rialzata del bridge deck, troviamo la suite armatoriale con accessi diretto alla timoneria. La suite ha terrazza privata a poppa ed è sicuramente la soluzione che assicura all’armatore assoluta privacy.
- Sul ponte di prua troviamo una grande area prendisole e di una jacuzzi.
“Oggi i clienti vogliono una straordinaria abitabilità, sia internamente sia esternamente”, spiega il designer. “Desiderano poter sfruttare l’area di prua nella sua totalità, questa caratteristica è un altro segno distintivo del progetto Montecristo”.
TOMMASO SPADOLINI