Natività della gente di mare
Di generazione in generazione da quasi cinquant’anni ai due lati del golfo della Spezia si ripete la magia della natività della gente di mare, una tradizione che parte da lontano, molto sentita da chi il mare lo vive da sempre nel suo aspetto più intenso e profondo.
Per tutti coloro che nel mare non vedono solo acqua, ma ne rappresenta la dimora, l’ispirazione, la fonte di sostentamento e, a volte, una vera ragione di vita, anche il giorno di Natale non può essere vissuto in maniera convenzionale.
Se in un giorno così importante per la cultura cristiana si sente il desiderio e il bisogno di passarlo insieme ai propri affetti e a chi si ama, tutti coloro che dedicano la loro vita al mare, non possono che desiderare di trascorrerlo con il loro grande “fratello blu”.
Tutta la provincia della Spezia celebra la natività che emerge dalle acque da quando intorno all’inizio degli anni ’70 San Paolo Apostolo venne proclamato patrono nazionale dei subacquei: una protezione speciale negli abissi, significativa e molto suggestiva per la gente di mare.
Il significato della natività dal mare è profondo: il Bambino Gesù, rappresenta “Colui che porta la Pace nel mondo”, viene sollevato dalle acque in trionfo come un dono del mare, come simbolo di gioia nuova per tutti e di viva speranza che la nascita divina sia anche rinascita dell’Umanità.
Tante sono le cerimonie del Golfo che cominciano dalla notte del 24 alla mattina del 25 dicembre: da Portovenere all’ Isola Palmaria fino a Tellaro e alla Spezia nella zona fronte mare.
Sono tutte molto suggestive, difficile scegliere a quale assistere. L’emozione di vedere squadre di subacquei civili professionisti ed appartenenti ai corpi tecnici delle forze dell’ordine, emergere dal mare con il Bambin Gesù tra le braccia tra luci e giochi d’acqua, è un’emozione difficile da descrivere, che si può capire solo partecipando.
Per la provincia della Spezia è molto importante che la nascita del Bambino Gesù, avvenga dal mare, perché è nel mare che la popolazione di questo territorio, già nel medioevo borgo di pescatori, ha nei secoli trovato il proprio sostentamento e il significato della propria esistenza. Ed è proprio grazie alla straordinaria opera dei volontari sommozzatori, subacquei, uomini e donne di mare, che ogni anno è possibile questo piccolo “miracolo”.