Nel precedente editoriale abbiamo introdotto il discorso dei controlli di qualità che andrebbero effettuati sui modelli per avere degli stampi pressoché privi di difetti.
In realtà, come abbiamo già altre volte detto, la catena di produzione che porta alla realizzazione di un’imbarcazione, è lunga e tortuosa e ogni singolo passo di questo percorso va effettuato seguendo i crismi di una costruzione a regola d’arte.
Ovviamente, la costruzione di un master perfetto, che sia la riproduzione esatta della matematica generata dai CAD dei progettisti, è soltanto il primo di questi passi.
Successivamente a questo, bisognerà lavorare per avere un buono stampo da cui, a sua volta, verranno generate – successivamente – le scocche.
La costruzione dello stampo, pertanto, parte dalla realizzazione di un buon modello.
Una volta che il controllo finale ha accertato che il master è perfettamente rispondente alle richieste del progettista in termini dimensionali e che abbia una buona superficie esente da difetti e rimarchi, si può pensare di passare al ciclo di ceratura propedeutico alla realizzazione dello stampo vero e proprio.
Una volta cerato e gelcottato il modello, si passa alla laminazione dello stampo.
Oggi esistono varie tecniche e vari materiali specifici per ottenere dei buoni stampi.
Alcuni vengono realizzati addirittura sotto-vuoto.
In realtà, se vogliamo rimanere in un ambito semi-tradizionale, dobbiamo dire che si ottengono ottimi stampi anche mediante laminazione manuale.
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