Nuvolari Lenard, l’Italian Style che lascia il segno
Uno è ingegnere e architetto navale, l’altro designer: insieme sono diventati una vera e propria icona del lusso. Il motivo è presto detto: che siano yacht o superyacht, interni o esterni, i loro progetti sono tutti caratterizzati da un’eleganza impeccabile, senza tempo. Ed è proprio l’inconfondibile Italian Style a decretare il successo globale dello studio Nuvolari Lenard, oggi tra i più grandi in Italia e nel mondo.
Una partership che dura da trent’anni
Quella tra Carlo Nuvolari e Dan Lenard è una partnership consolidata che dura ormai da quasi trent’anni. Uniti da una verace passione per il mare, s’incontrano alla fine degli anni Ottanta al Salone Nautico di Genova; poi disegnano insieme una barca a vela in Australia. La svolta nel 1992, quando decidono di dare vita allo studio Nuvolari Lenard a Scorzè, a breve distanza da Venezia e dalle sue calli.
Il prestigio di uno yacht progettato da Nuvolari-Lenard
La loro firma è oggi sigillo d’eccellenza: le imbarcazioni che progettano risultano perfettamente equilibrate e proporzionate nelle forme e nei volumi, essenzialmente leggere, anche quando si tratta di superyacht di dimensioni imponenti, come Seven Seas, il mega yacht di 86 metri costruito nel 2015 per Steven Spielberg. Tra i clienti del talentuoso duo, però, non figurano solo star di Hollywood e magnati russi, ma anche noti cantieri. Sono certo progetti diversi, che implicano un’analisi delle tendenze di mercato e della concorrenza, ma anche in questi casi Carlo Nuvolari e Dan Lenard lasciano il segno: sono artefici dell’intera gamma Monte Carlo Yachts, nonché dell’iconico oblò, divenuto marchio di fabbrica del cantiere di Monfalcone.
I numerosi lavori
Hanno collaborato anche con i Cantieri di Sarnico, per cui hanno realizzato imbarcazioni più piccole e decisamente più sportive, come il 40 GTS. Per Beneteau, hanno invece ridisegnato la linea di sport-cruiser Gran Turismo: un incarico impegnativo, a cui hanno dato forma secondo un principio ben preciso: “Nessuno ha bisogno di una barca” sostiene Carlo Nuvolari, e proprio per questo deve essere un oggetto di pura bellezza.
Lo stile mai banale
Mai banali, i progetti dello studio Nuvolari Lenard incarnano una bellezza che non è definibile una volta per tutte: l’estetica viene riformulata a seconda del progetto e cristallizzata in una nuova creazione. Emblematica a questo proposito la collaborazione con Lexus per la costruzione dell’LY 650: chiamato a realizzare l’interior design, l’iconico duo si è concentrato sulla ricerca del bello, ma non solo.
La più grande sfida progettuale
Comprendere le sensazioni che si provano a bordo di un’automobile Lexus e reinterpretarle su una scala molto più grande, come quella di uno yacht di 65 piedi, è stata forse la sfida più grande per lo studio Nuvolari Lenard. “La realizzazione dell’LY 650 è stata un processo eccitante e impegnativo come nessun altro affrontato in 27 anni di yacht design” commenta Nuvolari. Per il rilievo assunto dal car design in questo progetto, sono state predilette linee curve, mentre mancano spigoli vivi e linee rette: questa soluzione è particolarmente evidente nella cabina armatoriale, situata sul ponte inferiore, allestita con un letto king-size dotato di una base curva sospesa e una testiera arrotondata.
L’identità del brand Lexus è stata determinante anche per la selezione dei materiali. “Naturalmente, la pelle ha ricoperto un ruolo importante per ricreare la sensazione di essere a bordo di un’automobile, e abbiamo scelto la stessa pelle color crema sia per gli interni sia per gli esterni. Abbiamo anche scelto di utilizzare la pelle in punti dove solitamente, a bordo di una barca, non succede, come sui pannelli della porta, con elaborate fantasie. Abbiamo ottenuto esattamente l’effetto voluto” racconta l’ingegnere.
La bellezza funzionale
Ma la bellezza non è (sempre) fine a se stessa: dev’essere anche funzionale. Questa necessità si avverte forse con maggior forza nel design dei tender custom. “Prima di tutto, bisogna tenere a mente che un tender è una barca da lavoro – spiega Nuvolari – Il cliente avrà le proprie specifiche richieste che non possiamo trascurare, solitamente a proposito dello stile, ma è utile avere informazioni pratiche da parte del comandante riguardo le modalità quotidiane di lavoro del tender. Quali sono le limitazioni di peso e dimensioni? Sarà un tender open, utilizzato per gli sport acquatici o una limousine? O dovrà sdoppiarsi?”. Certo, anche l’occhio vuole la sua parte: non è inusuale che gli armatori chiedano che il tender rispecchi lo stile del superyacht. Ne è esempio il tender del 55m CRN M/Y Atlante, caratterizzato – proprio come la mothership – da un design spigoloso e contemporaneo e da un’elegante livrea argentea e nera.
I progetti di yacht più piccoli
Sebbene lo studio Nuvolari Lenard sia famoso proprio per i superyacht, le produzioni seriali e i tender custom hanno consentito al team di consolidare la propria esperienza nella progettazione di imbarcazioni più piccole e di esplorare tecnologie innovative. È così che è nato Thunder: l’ultimo progetto dello studio di Scorzè è un taxi acqueo veneziano di 9,2 metri, che installa una motorizzazione ibrida diesel/elettrica per una navigazione sostenibile.
“In quanto veneziani, Dan e io ci sentiamo strettamente legati alla nostra città e viviamo in prima persona i danni che stanno subendo le sue delicate strutture, sia per l’inquinamento dell’aria e dell’acqua che per l’erosione”. Per questo, nel corso dell’edizione 2019 del Salone Nautico di Venezia, i due hanno organizzato un forum dedicato al progetto di un natante ibrido di lusso, che fosse in grado di risolvere il problema dell’inquinamento in Laguna.
“La propulsione ibrida diesel/elettrica ci è parsa, tra le varie soluzioni allo studio, la più efficiente per le particolari necessità di Venezia – dice Nuvolari – La breve durata della batteria è il problema più comune di molti sistemi di propulsione ibrida, ma a Venezia i taxi acquei effettuano viaggi regolari verso l’aeroporto, in acque aperte, dove viaggiano a velocità sostenuta utilizzando il diesel; questo dà alle batterie il tempo di ricaricarsi, anche se non completamente, per quando il taxi torna a navigare nei canali di Venezia alle basse velocità obbligate, sfruttando solo l’energia elettrica accumulata”.
Thunder
La prima unità di Thunder è stata costruita dai Cantieri Vizianello di Venezia, che hanno sviluppato il sistema di accoppiamento meccanico ed elettronico del sistema ibrido. Nel frattempo è allo studio anche un prototipo sperimentale, dotato di un sistema propulsivo con celle a combustibile a idrogeno: insieme ad una casa automobilistica cinese, Carlo Nuvolari e Dan Lenard stanno prendendo in considerazione questa esclusiva tecnologia, adottata finora in campo aerospaziale.
“Superare i confini del design e della tecnologia nell’ambito del trasporto marino è qualcosa che cerchiamo di fare quotidianamente con i nostri superyacht, con gli yacht di serie e con i progetti di tender custom – afferma l’ingegnere – Lo studio Nuvolari Lenard è molto orgoglioso di fare qualcosa per Venezia, perché la portiamo nel cuore ed è un luogo stupefacente, che vogliamo aiutare a preservare per le generazioni future”.
NUVOLARI LENARD
www.nuvolari-lenard.com