ONTM e AERO insieme per valorizzare un nuovo settore
ONTM, Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, e AERO, Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore, hanno annunciato un’importante alleanza. La loro partnership è strategica perché il primo è un Ente che nasce con l’intento di tutelare e valorizzare il mare, anche come parte importante della nostra economia; la seconda è un’associazione che ha come mission la promozione delle energie rinnovabili offshore, cercando di rendere il nostro Paese un protagonista del settore a livello mondiale.
Roberto Minerdo, che dell’ONTM è Presidente, e Fulvio Mamone Capria, Presidente invece dell’Associazione e ora nuovo membro effettivo del Comitato Strategico dell’Osservatorio, hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa. I temi oggetto di questo protocollo saranno i protagonisti di un’azione concreta di approfondimento e divulgazione.
A coordinare l’attività tra i due Federico Ottavio Pescetto, il Direttore Generale di ONTM, per riuscire a portare le tematiche dello sviluppo e dell’innovazione energetici all’attenzione del Cluster Mare.
ONTM E AERO: CREARE UN NUOVO MERCATO, GENERARE NUOVI POSTI DI LAVORO
L’obiettivo di ONTM e AERO non è solo far crescere il settore delle energie offshore in termini di capacità, ma in termini di creazione di un nuovo settore e di un nuovo mercato che genereranno introiti e nuovi posti di lavoro, instaurando un dialogo costruttivo con le comunità che verranno interessate dalle iniziative.
In questo troviamo il punto di incontro perfetto tra le due realtà: l’Osservatorio e l’Associazione si uniscono qui, il primo da sempre si concentra sull’ambiente, la sua tutela e il suo valore anche a livello economico per il Paese, mentre la seconda si occupa di portare i cittadini a una maggiore fiducia verso l’innovazione per raggiungere l’indipendenza energetica.
Entrambe le realtà, con questo accordo, hanno messo nero su bianco il loro impegno nel trovare risposte alla nuova sfida che la lotta al cambiamento climatico ci mette davanti. Trovare soluzioni a questa nuova condizione, ma anche alla sicurezza energetica e alla creazione di inedite competenze a livello professionale, che saranno fondamentali man mano che si procederà nel percorso di transizione ecologica.