Per i Climate Change Days l’isola d’Elba chiama i diver di tutta Europa
L’8 Giugno l’isola d’Elba accoglierà i sub di tutta Europa, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. Nella cornice dei Climate Change Days, i diver saranno coinvolti nel progetto per la raccolta dei dati sulle variazioni ambientali nel Mediterraneo.
La filosofia alla base della Citizen Science è che il contributo di ognuno di noi è una goccia nel mare, ma che senza le nostre gocce anche l’oceano sarebbe più piccolo.
Cos’è la Citizen Science? È l’attività scientifica che possono compiere anche le persone comuni, che contribuiscono ad aiutare i ricercatori.
L’aiuto di ognuno è importante e può concorrere a raggiungere risultati fondamentali.
L’iniziativa di scienza collaborativa, Climate Change Days Tour, ha come fulcro proprio le distese d’acqua.
Organizzata da DAN Europe, associazione dedicata alla sicurezza delle immersioni, e PADI, la principale organizzazione di didattica subacquea, fa parte del progetto europeo Marine Protected Areas ENGAGE.
Quest’ultimo si occupa di studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sul Mediterraneo.
CLIMATE CHANGE DAYS TOUR
Mercoledì 8 Giugno, il Climate Change Days Tour farà tappa all’Elba, dove verranno chiamati diver da tutta l’Europa per immergersi nelle acque dell’isola.
Seguendo la filosofia per la quale ogni goccia è fondamentale, verranno coinvolti oltre 30 diving center europei, circa 150 istruttori e anche diver ricreativi.
Si partirà dalla spiaggia di Morcone, nei pressi di Capoliveri, che fungerà anche da base operativa. Potranno partecipare tutti i sub dai 10 anni di età in su, che abbiano conseguito un brevetto di primo livello, e gli snorkelisti.
Cosa verrà richiesto ai diver? 10 minuti del loro tempo: potranno donare 10 minuti della loro immersione alla ricerca.
Analizzeranno la fauna marina di due transetti, ossia 2 percorsi subacquei lunghi 50 m e largo 5, da percorrere in 5 minuti l’uno.
Dovranno contare i pesci di determinate specie e segnare i dati sull’apposita lavagnetta impermeabile in dotazione.
Potranno, così, unire la passione per le immersioni con la possibilità di acquisire competenze nel campo della raccolta di dati secondo protocolli specifici.
Tutti i risultati delle osservazioni verranno poi caricati sulla mappa condivisa della piattaforma Observadores del Mar, in cui verrà specificato il punto di raccolta.
Tutto questo permetterà di migliorare la conoscenza collettiva dell’ecosistema marino, così importante, ma così fragile.
Dopo la raccolta dei dati, avverrà l’analisi scientifica, per poter studiare delle possibili soluzioni da implementare per rallentare o ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici e dell’impoverimento della biodiversità marina.
L’ISOLA D’ELBA COME CORNICE PERFETTA
L’isola d’Elba è stata scelta proprio perché il suo clima è mite durante tutto l’anno e le correnti delle sue acque sono ricche di nutrienti, favorendo così la rigogliosa fauna marina.
Queste condizioni la rendono anche una meta molto amata da tutti gli appassionati di sport acquatici, come il diving.
Infatti, lungo la costa sono presenti più di 40 punti di immersione, che accontentano i gusti e i livelli di esperienza di tutti.
La Zona a Tutela Biologica dello Scoglietto di Portoferraio, ad esempio, è uno spot meraviglioso, dove si può nuotare in mezzo a cernie, nuvole di corvine, dentici e orate; rimanendo entro i 15 metri.
Oppure si può godere delle profondità della Secca del Careno, davanti a Sant’Andrea, dove incontrare qualche barracuda in mezzo alle gorgogne rosse non è poi così difficile.
Dunque, una grande biodiversità, che va preservata e valorizzata, proprio come ci ricorda il Climate Change Days Tour, ma anche tutte le altre iniziative green che si organizzano sull’isola.