Totanando nella notte
La pesca del totano è quasi sempre associata al bolentino abissale, ma in alcuni periodi dell’anno questo cefalopode risale verso la superficie in cerca di prede. È il caso del totano, meglio chiamato totanassa in genovese, che nel periodo estivo/autunnale viene spesso catturato di notte a pochi metri dalla superficie.
LA TECNICA E L’ATTREZZATURA
La tecnica per la pesca al totano è molto semplice: una canna da spinning medio/pesante. Oppure, ancora meglio, una da tecniche verticali come inchiku o slow pitch jigging abbinata ad un mulinello adeguato, caricato a trecciato, saprà regalarci ottimi carnieri nelle serate adeguate.
Il finale verrà creato con del buon fluorocarbon, almeno dello 0,35, che terminerà con una generosa girella con moschettone. Ad essa verranno collegate una piccola fonte luminosa ad intermittenza e la totanara; non di quelle che solitamente vengono usate in inverno per i calamari, ma un modello specifico, adatto alla pesca di questi cefalopodi che hanno una marcia in più.
Sì, perché, a differenza dei calamari invernali, questa specie, oltre a raggiungere dimensioni considerevoli, è anche in grado di sprigionare una forza davvero sorprendente, mettendo in crisi anche la migliore attrezzatura.
Per questo, dopo anni di catture e studi a tavolino, abbiamo deciso di intraprendere la strada della costruzione della totanara perfetta, quella che ad oggi ancora non esiste sul mercato.
LA TOTANARA DI MAURICE
Nei negozi e sul web possiamo trovare un’infinità di modelli. Tuttavia, spesso, presentano delle lacune e, una tra tutte, la possibilità di essere montate in serie o essere usate senza piombo.
Perché pescando in profondità, a volte, può far la differenza avere più inneschi in contemporanea. Come in presenza di predatori sotto la barca, quando avere un’esca senza piombo può aumentare a dismisura gli strike.

La totanara di “Maurice” – così soprannominata grazie a chi ne ha curato l’idea e la costruzione – è stata creata in acciaio inox con un doppio cestello di ami a gambo lungo con ardiglione, posizionati in modo sfalsato.
Questo permette una ferrata sicura e precisa, anche nei momenti in cui i totani risultano apatici e accarezzano, letteralmente, l’esca con i tentacoli.
Gli ami sono stati saldati al tondino di acciaio grazie ad una lega ad alto tenore di argento che consente di stabilire una saldatura estremamente forte, ma allo stesso tempo elastica, in modo da tenere il cestello perfettamente in posizione.

che richiede potenza di recupero
La vera novità sta nel fatto che la totanara non presenta una piombatura fissa bensì mobile dove, attraverso un moschettone posto al di sotto della totanara, si potrà scegliere il peso della piombatura in considerazione della velocità di scarroccio e corrente.
Questo sistema permette di poter pescare sempre perfettamente sotto la barca con la piombatura adeguata.
IN CONCLUSIONE
Nel caso della ricerca di totani negli abissi, con i mulinelli elettrici, potranno essere montate tre o cinque totanare in serie, da calare con esche diverse in modo da tentare la mangiata del totano anche a grande profondità.

Per quanto riguarda le esche, la sardina è sicuramente da preferire per la pesca al totano.

Ottimi risultati si hanno mixando il pesce azzurro con un generoso pezzo di lardo che, negli abissi o nel buio della notte, se illuminato da una fonte luminosa, diventa iridescente, attirando dalla distanza i totani che, oltre ad essere grandi predatori, sono sempre molto curiosi.