Piero Lissoni: l’intervista all’Art Director di Sanlorenzo
Tra le personalità di rilievo nel settore nautico, potremmo definirlo, senza sbagliare, come architetto, designer, professore e art director, ma l’aggettivo più calzante è sicuramente “artista”. Piero Lissoni, coadiuvato dal team internazionale del suo studio Lissoni & Partners, esprime la propria arte attraverso la progettazione architettonica di residenze, uffici, fabbriche, teatri, ristoranti, alberghi, negozi, spazi commerciali. Allestisce inoltre mostre e stand fieristici, si occupa di arredamento e d’illuminazione: un background che lo ha condotto fino ai vertici del settore nautico, vedendolo da tre anni come direttore creativo del cantiere Sanlorenzo.
Quella con Sanlorenzo è una collaborazione iniziata nel 2018 con il lancio dell’innovativa serie SX: una gamma di cui Piero Lissoni si è occupato, lavorando al design degli interni, insieme all’ingegneria del cantiere e allo studio Zuccon International Project che ne ha curato gli esterni.
Il primo SX88 – candidato al Compasso d’Oro 2020 – è stato uno yacht altamente innovativo, che ha dettato il concept della gamma SX: una linea che privilegia il contatto con il mare attraverso degli spazi ampi, liberi, dove la vita a bordo si interseca con l’ambiente marino.
A questo modello ha fatto seguito l’SX76, di poco più piccola, ma con lo stesso feeling dell’88 piedi.
Il pregetto SX112 di Sanlorenzo
Stessa energia anche per l’SX112, la nuova ammiraglia di 34 metri lanciata al Salone Nautico di Genova 2020, dove si conferma il main deck che è pensato come un open space e che reinterpreta il concetto di spazio all’interno della barca, sviluppandosi in un unico e continuo ambiente, da poppa a prua, con zona living adiacente all’area bar e seguita da una delle zone dining senza suddivisione tra gli ambienti interni ed esterni, grazie anche alle ampie vetrate che si affacciano sul mare.
Una soluzione lungimirante capace di massimizzare il rapporto con gli spazi open air, introdotta per la prima volta su SX88; grazie alla timoneria posizionata sul flying bridge che mantiene libera la zona a prua del salone sul ponte di coperta, l’area si realizza in un unico ambiente.
Tutte e tre gli yacht sono legati da stilemi e philosophy comuni, che si riflettono anche nell’imponente e peculiare design della scala, diversa per ciascuna versione, che in tutti i casi collega i ponti e che diventa elemento di arredo e non solo di servizio.
Nell’SX112 si tratta di una scala elicoidale che si sviluppa su tre livelli per collegare i ponti e, all’altezza del main deck, è racchiusa in un volume ovale trasparente come un prezioso scrigno che la valorizza facendola apparire, allo stesso tempo, come sospesa nell’aria. Le scale esterne sono invece essenziali e dal design pulito, costruite seguendo i principi delle barche da competizione.
Il percorso nel settore living
In una recente dichiarazione Piero Lissoni si è definito un “clandestino” nel mondo della nautica per il suo sguardo nuovo, innovativo architettonico che proviene, appunto, dal settore living, e l’approccio alla serie SX ne è la brillante conferma.
Piero Lissoni è infatti direttore artistico di grandi marchi dell’arredamento come Alpi, Boffi, De Padova, Living Divani, Lema, Lualdi e Porro. Disegna inoltre per numerosi marchi internazionali tra cui Alessi, B&B Italia, Bonacina1889, Cappellini, Cassina, Cotto, Fantini, Flos, Glas Italia, Golran, Illy, Kartell, Kerakoll, Knoll International, Tecno e Salvatori.
Uno degli ultimi – consentiteci, eccentrici – lavori è la chaise longue Curl disegnata proprio per Salvatori: una seduta ottenuta da un unico blocco di pietra naturale, disponibile in marmo Bianco Carrara o Pietra d’Avola, realizzata avvalendosi dell’avanzata tecnologia CAD/CAM e portando il materiale ai suoi limiti “per togliere dal marmo solo ciò che era superfluo” ispirandosi al concetto creativo di Michelangelo: un risultato ingegneristico oltre che un’elegante e semplice interpretazione di un design consolidato.
Per il suo lavoro di architettura e design, riconosciuto nel mondo, ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui i Good Design Award, Red Dot Award e Compasso d’Oro ADI.
Piero Lissoni è professore ospite e membro dell’Advisory Board del Politecnico di Milano.
I progetti importanti
Tra i progetti di architettura più importanti si annoverano:
- Gran Park Hotel a Rovigno in Croazia (2019)
- Restyling dello storico locale Camparino in Galleria a Milano (2019)
- The Middle House del gruppo Swire Hotel a Shanghai (2018)
- The Oberoi Al Zorah Beach Resort Ajman negli Emirati Arabi (2017)
Architettura, interni e product design, grafica, art direction e corporate identity: una mente aperta e brillante, Piero Lissoni è naturalmente dotato di gusto estetico e rigore professionale, realizza lavori che sembrano tendere sempre bello oggettivo, rigoroso, quasi monastico, una bellezza che sembra essere sempre un’interpretazione del mondo.
In vista della presentazione della nuova ammiraglia di Sanlorenzo abbiamo chiesto a Piero Lissoni di raccontarci questo suo ultimo lavoro.
L’INTERVISTA A PIERO LISSONI
La nuova ammiraglia del Cantiere Sanlorenzo, SX112, è stata da poco presentata. Ci racconta questo suo ultimo lavoro?
Su questo progetto è stata esasperata la presenza del modello architettonico, ci siamo immaginati una vera e propria villa galleggiante fatta di grandi aperture. Ci siamo integrati al progetto dello studio Zuccon e alla loro idea e abbiamo lavorato insieme migliorandolo ancora.
Come architetti abbiamo disegnato la barca come fosse una villa verticale con affacci sul mare. La scala ha una precisa cifra stilistica e diventa il cuore dell’architettura e tutto funziona intorno a questo elemento.
Poi abbiamo aperto il più possibile nei saloni come al main deck, le barriere sono ridotte al minimo. Abbiamo inserito un elemento straordinario: una specie di spiaggia con paratie che si aprono, uno spazio a metà tra una gym e un salotto che diventa senza barriere, come se la villa fosse appoggiata sugli scogli. Poi, a differenza del modello classico, le cabine sono state messe dietro come la zona gym, mentre tutti gli spazi comuni sono dedicati a questo modello di vita in cui si gode del panorama intorno.
Lei è l’Art Director del Cantiere Sanlorenzo dal 2018, cosa è significato e che tipo d’impegno è stato quello con il brand?
Sanlorenzo ha diversi siti produttivi con un differente modello industriale, alte tecnologie e grande attenzione alla qualità: una realtà complessa che ho cercato di collegare. Sono entrato nell’azienda portando la mia esperienza di architetto non nautico, il mio approccio da clandestino in questo mondo. Ho pensato agli yacht come a delle architetture galleggianti. Per me fare l’art director significa pensare a 360°, dal prodotto all’immagine, dagli allestimenti alle presentazioni in fiera, scegliere le finiture, le foto… Ma soprattutto vuol dire lavorare in team, riuscendo ad agire con rigore e coerenza.
Non solo nautica, anzi i suoi lavori nel design di interni sono un’ispirazione per moltissimi ed infatti è art Director di importanti brand, ma i suoi lavori non sono fruibili a tutti. Un caso ne è la chaise longue Curl di Salvatori. Come nasce questo progetto? Lei lo considera un oggetto di design e arredamento o una vera propria scultura intesa come opera d’arte?
Curl non è una scultura o un oggetto d’arte, ma un pezzo di design. Non è un’edizione limitata, ma è disponibile a catalogo. Viene ricavata da un unico blocco di pietra, lavorato con la più avanzata tecnologia CAD/CAM. Abbiamo lavorato sulle sezioni, come se fosse la carrozzeria di un’auto o il motore di un aereo rendendole estreme e spingendo la pietra al limite. Il trattamento di finitura è invece manuale e cerca di preservare il piu? possibile l’aspetto naturale.
Su quale progetto sta lavorando attualmente?
Stiamo lavorando su progetti di hospitality in giro per il mondo, sia dal nostro studio di Milano che quello di New York. Abbiamo poi in corso una serie di progetti sul residenziale privato. Continuiamo a lavorare con le aziende per lo sviluppo di nuovi prodotti di design e ovviamente siamo sempre al lavoro con Sanlorenzo, sia per quanto riguarda nuove imbarcazioni che sui cantieri navali. Abbiamo completato l’headquarters di La Spezia, mentre sono ancora in corso i progetti di Ameglia e Massa.
Tornando a parlare di Nautica, quale imbarcazione la rappresenta di più?
Diciamo che ogni barca che abbiamo realizzato aggiunge un pezzettino a quella precedente, quindi forse l’SX112 è quella che più mi rappresenta ad oggi.
Qual è l’elemento di arredo che più di altri fa sentire l’armatore a casa, quando sale a bordo della propria imbarcazione, e che, quindi non deve mancare?
Non c’è mai stata una richiesta specifica. Possiamo però dire che studiamo gli elementi interni insieme al committente perché possa essere considerata proprio come una vera e propria abitazione, quindi che lo faccia il più possibile sentire come a casa propria.
Qual è la richiesta più particolare che le hanno fatto nella progettazione di interni?
Ultimamente mi è stato chiesto di costruire una casa per 5 persone su 8 piani.
Quale consiglio darebbe a chi intende intraprendere la carriera dello yacht designer?
Prima di tutto di avere uno sguardo aperto, ma anche tanta disciplina, coraggio e ovviamente essere curiosi.