Polizze corpi yacht: come assicurarsi “in qualità”
Che si parli di utilizzo privato o commerciale, assicurare la propria unità significa, non di rado, tutelare un importante investimento economico. Ma, per quanto le polizze corpi e macchina (impropriamente chiamate anche kasko) rappresentino un must non solo per gli armatori ma anche per banche o finanziarie, spesso anche i cosiddetti “esperti” si perdono nei cliché e nella mera teoria che si limita a definirne, nel migliore dei casi, i teorici livelli di copertura.
Al contrario, e come spesso cerco di proporre ai miei lettori, voglio invece approcciare l’argomento dal punto di vista operativo, tentando di spiegare come debba idealmente funzionare una buona copertura corpi e macchine per la propria unità.
POLIZZE CORPI YACHT: VALUTARE CORRETTAMENTE UNITÀ E I RISCHI
Il primo passo da compiere è sicuramente quello di comprendere cosa si sta assicurando. In questa fase è importante individuare – tra i vari aspetti – il corretto valore dell’unità (meglio se da un punto di vista tecnico-estimativo), il suo stato d’uso e di manutenzione nonché la sua regolarità tecnico-amministrativa. Qualora si voglia ottenere il massimo risultato da questa attività, non potrà che essere interpellato il Perito Navale (possibilmente riconosciuto e competente in materia assicurativa), che andrà incaricato di stilare una propedeutica perizia assicurativa, utile per ottenere le sopracitate valutazioni.
In questo senso, è interessante notare come le medesime risultanze (valutazioni e perizia), seppur con diversi gradi di “severità”, siano richieste anche dalle stesse compagnie assicurative ogniqualvolta queste ricevano una richiesta di quotazione per assicurare un’unità di non recente costruzione o con particolari caratteristiche tecniche e/o economiche.
Ciò posto, e dopo aver eseguito una corretta valutazione tecnico-economica e amministrativa dell’unità, si analizzeranno e individueranno i rischi (ad esempio eventi atmosferici, furti, eventi sociopolitici, guerre, incendi, incagli, danni di natura elettrica e/o meccanica) a cui quest’ultima potrà essere soggetta.
In questo modo, si otterrà un quadro completo di cosa si stia assicurando e quali siano le reali coperture da richiedere alla compagnia assicuratrice in riferimento ai rischi precedentemente individuati.
LA SCELTA DELLA COMPAGNIA ASSICURATIVA
Ecco che, finalmente, si dovrà scegliere a quale compagnia assicurativa rivolgersi per tutelare la propria unità. Ma quali sono i parametri di scelta? Quali elementi sono realmente determinanti quando si vuole stipulare una polizza corpi e macchine (e per estensione una polizza assicurativa in generale)?
In questo senso, abbiamo stilato quattro punti fondamentali che andrebbero valutati, per individuare la migliore soluzione:
- effettiva competenza assuntiva e liquidativa in riferimento al ramo corpi navali;
- riconoscibilità e presenza sul mercato assicurativo;
- reale competenza/riconoscibilità (nel campo navale) dei periti fiduciari che operano per quella determinata compagnia (alcune compagnie non incaricano Periti Navali per la gestione dei propri sinistri corpi navali);
- possibilità di sottoscrivere garanzie aggiuntive o livelli di copertura “personalizzabili”.
Eseguita questa ulteriore verifica (non certo da considerarsi facile), sarà importante essere guidati e informati dal proprio intermediario o dal proprio perito di fiducia sui limiti e sulle eventuali garanzie aggiuntive e/o estensioni di polizza.
Solo a questo punto, al netto di tutte le considerazioni e attività che abbiamo fin qui descritto, si potrà effettivamente individuare la miglior compagnia e, soprattutto, iniziare a soppesare la reale congruità del premio assicurativo, prima di stipulare la propria polizza.
Come si evince, assicurarsi bene non è cosa semplice né scontata, ma attraverso la promozione di una cultura del rischio anche gli armatori possono sviluppare una reale consapevolezza, un utilissimo strumento, questo, per iniziare a capire cosa chiedere e, soprattutto, a chi rivolgersi per essere puntualmente assistiti.
A fronte dei possibili virtuosismi, il lato negativo è uno soltanto: la qualità ha un costo (giustamente) e spesso è bene diffidare da premi di polizza apparentemente bassi, che celano, alla prova dei fatti (ovvero in caso di sinistro), tutti i loro limiti, esponendo l’assicurato al rischio di perdite economiche, delusioni e stress altrimenti evitabili.