Sicurezza in mare: le protezioni eliche per motori fuoribordo
Finalmente tornano in mare i gommoni, ma aumenteranno i pericoli?
Sappiamo benissimo che il pericolo non è il mezzo, ma chi lo conduce. Per questo facciamo fatica a pensare che tanta gente non sappia condurre una barca con motore fuoribordo o che sia addirittura incosciente quando sale su un gommone o un’imbarcazione. Difficile immaginare che le persone, salite su un mezzo a motore, perdano ogni freno inibitore e comincino a volteggiare in mare o addirittura sotto costa noncuranti di bagnanti, nuotatori e subacquei. Eppure ogni estate avviene che qualcuno prenda nelle proprie eliche uomini, donne o bambini che, come loro, sono lì per divertirsi, per vivere una avventura che mai e poi mai deve trasformarsi in disavventura.
Proprio perché è arrivata l’estate, abbiamo deciso di affrontare il tema delle “protezioni eliche” che salvaguardano le eliche dagli urti, ma soprattutto le persone in mare e gli animali dalle eliche.
Protezioni eliche
Sfateremo alcune credenze di banchina che sottopongono ai progettisti di questo prodotto una sfida quasi impossibile: aumentare la sicurezza senza impatti negativi sulle prestazioni. Certo, non parliamo di competizioni o di navigazione sportiva, ma di diporto.
Ci limiteremo a parlare di motori fuoribordo, che sono la maggioranza dei motori montati sulle barche in circolazione in Italia e sono anche quelli che più spesso sono protagonisti di incidenti che coinvolgono tragicamente le persone.
Sia ben chiaro, chi scrive ha la piena consapevolezza del fatto che gli incidenti in mare sono statisticamente meno numerosi degli incidenti in auto, per non parlare degli incidenti domestici. Gli incidenti in mare sono anche meno numerosi degli incidenti in montagna, con cui però si somigliano perché causati in brevi periodi dell’anno da persone non abituate alla fruizione intelligente dell’ambiente in cui si muovono.
Un po’ di storia…
Dagli anni ’60 in America, vicino a Miami, nella più grande area protetta di allora, si sviluppò uno studio per proteggere la fauna di Biscane Bay. Furono rese obbligatorie le “gabbie per eliche”. Le prime, in metallo, erano pesanti e limitavano le prestazioni delle barche, ma ad oggi sono stati fatti molti progressi fino ad arrivare alle gabbie in polipropilene caricato vetro, testate della W. C. Schultz Enginering INC. di Chula Vista, Canada. Altro ambito di sperimentazione fu il settore militare, che portò all’introduzione di eliche intubate per ridurre il rumore e migliorare le prestazioni a bassi giri.
I nuovi modelli
I nuovi modelli Prop Guard presentano un disegno particolare delle alette di ogni cerchio tale da permettere di abbinare alla sola funzione di schermo della protezione elica anche i vantaggi dell’elica intubata, comprimendo all’interno la massa d’acqua su cui va a lavorare l’elica: in questo modo si raggiunge prima la velocità di crociera ad un minor numero di giri, quindi con un minor consumo! Dai test comparativi di una barca con fuoribordo dotato di Prop Guard e privo di protezione emerge che, oltre alla riduzione del numero di giri per raggiungere la velocità di crociera, anche il raggio di accostata migliora: 360° in 10-12 metri contro i circa 20.
Come si montano le protezioni eliche?
Ci sono le gabbie in un unico pezzo e quelle in due pezzi. Queste ultime si montano facilmente, fissando le due parti al piatto anti-cavitazione (le alette) e chiudendole in basso sulla pinnetta con un dado passante. Certo, una perfetta centratura nell’istallazione è la garanzia di non avere vibrazioni al motore ed è per questo che conviene farsele montare da un motorista preciso. In genere le case produttrici propongono 4 o 5 taglie, che hanno un range di adattabilità per coprire i vari modelli delle varie marche.
Usi e diffusione
Si stanno diffondendo molto in Italia, a dimostrazione che la cultura della sicurezza sta aumentando. Particolarmente importanti sono le protezioni eliche per chi fa attività di sci nautico o traino. Molte ordinanze cominciano a richiederle. Se possibile, scegliete quelle conformi alla normativa SOLAS scritta e pensata per le rescue boat e le scialuppe di salvataggio delle navi.
Capitolo a parte le scuole di vela e sport acquatici che devono avvicinarsi a barche in difficoltà con su bambini e atleti. Già alle Olimpiadi di Tokio e di Londra tutti i mezzi di assistenza erano dotati di Prop Guard, una garanzia per allenatori, istruttori, allievi, atleti e genitori: la Safety speriamo diventi un bel biglietto da visita per tutte le nostre attività.