Rimessaggio invernale: come rimessare la barca ed evitare danni
Come ogni anno arriva quella fase da affrontare che piace poco a tutti i diportisti: il momento del rimessaggio della barca. Alcuni anni con anticipo, altri con un po’ più di ritardo, ma inesorabilmente l’autunno si fa sentire e le giornate calde in barca giungono al termine. Tuttavia, anche se con un po’ di malinconia, rimessare la barca al meglio e prepararla così ad affrontare le intemperie invernali è un’operazione necessaria, che come sappiamo eviterà che la nostra imbarcazione subisca danni più o meno gravi.
RIMESSAGGIO INVERNALE: A SECCO O IN ACQUA?
Partiamo da questa domanda, perché in realtà nessuno obbliga il diportista a tirare a secco la propria imbarcazione per il rimessaggio invernale. Tuttavia, ogni scelta comporta sia rischi che vantaggi e va valutata attentamente. Lasciare la barca in acqua, per esempio, ha un grande, ma forse anche unico, vantaggio: vi permetterà di usufruirne anche durante i mesi più freddi qualora ci fosse una bella giornata di sole, cosa che sicuramente chi ha la barca a secco non potrà fare.
Nonostante questo, va tenuto in considerazione che lasciare la propria imbarcazione in acqua significherà fare i conti con le intemperie autunnali, invernali e con un’usura maggiore. Non contando il fatto che dovrà essere fatto una volta l’anno l’alaggio, almeno per un controllo e che, a livello di costi, le marine non è detto che abbiano prezzi inferiori durante i mesi invernali.
Il rimessaggio a secco invece significa compiere le azioni di pulizia e manutenzione in maniera più agevole e sicuramente una barca fuori dall’acqua teme molto meno l’osmosi e l’umidità. Alcuni svantaggi sono quelli legati a possibili piccoli danneggiamenti a parti di carena e, come dicevamo sopra, il fatto di non poterla utilizzare per svariati mesi.
PULIZIA DELLA CARENA
Abbiamo trovato il posto dove far svernare la nostra imbarcazione? Bene, ora il primo passo da eseguire per il rimessaggio invernale è la pulizia della carena. Armatevi di pazienza e “olio di gomito”, oppure optate per un’idropulitrice. A portata di mano ci dovranno essere tutti gli accessori necessari come spugne, scopettoni e prodotti specifici, così da rimuovere le tracce di sabbia, sale, alghe e il calcare. La pressione dell’acqua di un’idropulitrice, invece, vi permetterà di rimuovere anche quel che è rimasto della vernice antivegetativa, che dovrà essere ridata in primavera subito prima del varo.
In questo modo lo scafo sarà completamente pulito e sarà possibile individuare facilmente eventuali danni o aree bisognose di intervento. Mentre si utilizza l’idropulitrice, bisogna dare attenzione anche all’ancora e al gavone per rimuovere sporco e residui da entrambi. Smontare ancora e catena, invece, è consigliato per verificarne lo stato e sostituirli in caso di danneggiamento. L’ancora va lavata in acqua dolce e riverniciato un metro ogni 10 di catena per tenere il conto delle lunghezze in fase di ancoraggio.
RIMOZIONE DELL’ACQUA
L’acqua quando ristagna può creare molti danni e dove le temperature scendono sotto lo zero, può anche andare peggio. Il ghiaccio, infatti, che si forma da liquidi o acqua lasciata in tubazioni e serbatoi potrebbe farli scoppiare per la forte pressione. Va quindi data attenzione a questo aspetto e vanno svuotati i vari serbatoi dell’acqua potabile, della doccia fino ai rubinetti e il boiler. Lo stesso anche per la toilette di bordo. Questo preverrà costosi danni e potrete poi utilizzare specifici liquidi antigelo sia per acque grigie che per le nere. Inoltre, vi ricordiamo anche della pulizia della sentina: qui sappiamo che vanno a finire i vari scoli e infiltrazioni di acqua, tracce di ogni sorta di liquido generato dalle varie attività dell’imbarcazione come lubrificanti, carburanti, etc. quindi bisogna procedere alla sua corretta pulizia. Anche in questo caso ci sono detergenti specifici per facilitare la riuscita di un buon lavoro.
RIMESSAGGIO INVERNALE: PULIRE LA COPERTA
Passiamo alla fase successiva del rimessaggio invernale svuotando la coperta, sistemando le cuscinerie e pulendo i vari componenti e materiali con gli adeguati prodotti. Inizialmente andrà effettuata una pulizia generale con abbondante acqua dolce, successivamente invece bisognerà concentrarsi sui vari elementi. Acciaierie, vetroresina, quadro comandi e una particolare attenzione dovrà essere prestata da tutti i diportisti che hanno la coperta in teak. Questa fonte di “gioie e dolori” va curata periodicamente con i prodotti giusti, così da non comprometterne i preziosi oli. I pavimenti in teak vanno trattati e oliati a dovere, ma la stessa cosa vale per le pavimentazioni in materiale sintetico, anche se sicuramente sarà meno impegnativo. Gli altri fattori da tenere in considerazione sono umidità, ruggine e salsedine.
- Per combattere l’umidità è necessario garantire una corretta areazione dei locali interni e dei gavoni, dove possibile, o in alternativa utilizzare specifici contenitori assorbi-umidità e antimuffa, che vanno poi svuotati periodicamente.
- Le acciaierie invece dovranno essere trattate contro il nemico n° 1: la ruggine. Questa operazione è consigliabile effettuarla prima dell’inverno così da non trovare spiacevoli sorprese a pochi giorni dalla nostra uscita in mare la prossima estate. Utilizzate appositi pannetti abrasivi e prodotti lucidanti per metalli.
- La salsedine, infine, è da tenere sotto controllo durante tutto l’inverno se la nostra imbarcazione sarà rimessata in una località di mare o addirittura in acqua perché, anche se tolto il sale dalle superfici, la salsedine presente nell’aria continuerà ad agire corrodendo alluminio, acciaio, ottoni etc. Questa è in grado anche di formare dei cristalli di sale che attireranno umidità e di conseguenza acqua. Se non si potrà visitare spesso l’imbarcazione per una pulizia periodica, sarà bene utilizzare cere e protettivi specifici per queste superfici.
SOTTOCOPERTA
Sottocoperta assicuratevi che sia tutto asciutto e lasciate vuoti e aperti sportelli. Sbarcate e assicurate in posto protetto tutte le dotazioni di sicurezza, i medicinali di primo soccorso e le varie cuscinerie. Assicuratevi inoltre che gli oblò siano tutti chiusi ermeticamente, come i passi d’uomo e le porte che danno all’esterno. Infine, controllate e assicurate bene le prese a mare.
RIMESSAGGIO INVERNALE: ATTENZIONE ALLE BATTERIE
Le batterie spesso vengono sottovalutate, ed è un grande errore, perché rischiano facilmente la “solfatazione“. Le batterie vivono più a lungo se in funzione e in un ambiente non ostile e freddo. Per questi motivi è meglio rimuoverle dall’imbarcazione e collegarle a un caricabatterie di conservazione al caldo o ricaricarle di tanto in tanto per non farle scendere sotto i valori ottimali. Se non è possibile rimuoverle, è necessario scollegarle dall’impianto e rimuovere i morsetti così da poterli ingrassare, pulire, ed evitare assorbimenti di corrente.
Infine, verificate tutti gli interruttori, i dispositivi di sicurezza e i cavi per evitare fenomeni di corrosione e corti circuiti. Per le luci, è consigliabile lavarle con acqua dolce e applicare un antiossidante sui contatti elettrici.
RIMESSAGGIO INVERNALE: MANUTENZIONE DEL MOTORE
Al momento del rimessaggio invernale, il motore necessiterà di particolari attenzioni. Tutti i motori dovranno essere sottoposti al ricircolo con acqua dolce, ma questo processo richiede ovviamente attenzioni differenti a seconda del tipo di motore.
- Se sono fuoribordo, con le apposite cuffie per il lavaggio dovranno essere fatti girare in acqua dolce per circa mezz’ora. Questa sarà sufficiente per liberare tutti i depositi di sale rimasti all’interno del motore. Nel caso in cui ci trovassimo di fronte ad incrostazioni di calcare è necessario utilizzare dei prodotti appositi. Liberati i condotti del fuoribordo, si potrà procedere con il far girare il motore per circa due minuti con il piede immerso in un contenitore di acqua dolce e di liquido antigelo così da renderli più resistenti all’ossidazione.
- Se invece si tratta di motori entrobordo, il ricircolo dell’acqua dolce deve essere fatto sfruttando direttamente il filtro di aspirazione dell’acqua, immettendo in circolo dell’acqua dolce con dell’antigelo.
Anche l’elica della barca merita la nostra attenzione. Le sue pale devono essere libere da tracce di sale, di rimasugli di alghe o di calcare, e devono essere inoltre controllate attentamente, una per una da ogni lato. Inoltre, bisognerà fare un check di cinghia, fascette e manicotti.
Passiamo ora alla girante motore, che va sostituita tutti gli anni poiché la messa in fermo provoca il piegamento delle pale della stessa. Per cambiarla non servono grandi competenze tecniche ed è un lavoro che possiamo anche svolgere in autonomia, ma bisogna ricordarsi di lubrificare il tutto prima del rimontaggio. Vanno sostituiti in modo ordinario tutti gli anni anche olio motore e olio del piede, come per la girante.
Insieme a questi va cambiato anche il filtro e il filtro decantatore, mentre le candele non vanno per forza sostituite, ma comunque controllate, come il kit anodi che va cambiato secondo l’usura. Anche il filtro carburante è da controllare e da cambiare solo se necessario. Per finire, ma non per questo meno importante, vi è la questione carburante. Per i motori diesel si consiglia di riempire completamente i serbatoi al momento del rimessaggio, per non avere poi a che fare con la condensa. Al contrario per i motori a benzina: per questi si consiglia di lasciare nei serbatoi pochissimo carburante. Per i motori a carburatore si suggerisce di esaurire completamente la benzina, per poi proteggerli con del CRC66.
RIMESSAGGIO INVERNALE: APPUNTI PER VELE E GOMMONI
Per chi possiede una barca a vela, il rimessaggio invernale è un’operazione più complessa, in quanto ci si potrebbe ritrovare a che fare con vele da 30 e più chilogrammi. Tutte le vele vanno tolte e riposte completamente asciutte, piegate bene e conservate al riparo. Bisognerà successivamente lubrificare tutti gli alberi nelle loro parti mobili e controllare in maniera scrupolosa le cuciture. Inoltre andrà posta particolare attenzione anche alla pulizia dei winch e alla verifica del sartiame.
Per i gommoni invece altra storia: infatti necessitano di piccoli (ma comunque importanti) accorgimenti. È consigliabile riporli con tubolari correttamente puliti con i prodotti appositi, ben asciugati e semi-sgonfi.
POSIZIONARE E COPRIRE LA BARCA
Finite tutte le nostre operazioni di pulizia e controllo, è importante posizionare e coprire la nostra barca in modo corretto. Prima di mettere il telo, controllare l’antenna del VHF e in caso toglierla per evitare di romperla; attenzione anche al salpancora, che di norma andrebbe smontato, pulito e ingrassato. Sia per l’interno che per l’esterno, esistono dei teli appositi per far sì che polvere e sporcizia non si depositino sulla barca o, se posizionata all’esterno, abbastanza robusti da resistere a piogge e venti invernali. La scelta del telo è importante: deve essere in condizioni perfette e, se la barca viene rimessata all’esterno, è consigliabile utilizzarne uno di colore chiaro, meglio ancora se bianco. Oltre al colore, è importante verificare che all’interno ci sia la corretta ventilazione per evitare il surriscaldamento nelle giornate più calde e utilizzare siliconi e cere protettive per far sì che il PVC non si secchi.
Il rimessaggio invernale è l’occasione giusta per prendervi cura minuziosamente della vostra barca, rimetterla in forma per le prossime vacanze e fare quelle piccole manutenzioni e riparazioni necessarie in tutta calma. Tutti questi passaggi possono sembrare noiosi e dispendiosi, ma si rivelano sempre la migliore strategia per arrivare a primavera senza brutte sorprese e passare una serena estate in barca.