ROV alla portata di tutti
È da ormai qualche anno che ho avuto la fortuna di collaborare con una nota azienda italiana, la Eurosportos di Scandicci, che ho piacevolmente scoperto essere una delle più grandi realtà del nostro Paese ad importare i così detti “droni subacquei” o, più precisamente, Remotely Operated Vehicle (ROV), veri e propri droni capaci di fluttuare nell’acqua e riuscire a rimandare istantaneamente in superficie le immagini catturate dalla videocamera integrata.
Nell’immaginario collettivo, quando si parla di ROV molti pensano subito a strumentazione sofisticata e da chissà quante centinaia di migliaia di euro. Invece, da qualche anno a questa parte, anche il mondo ROV ha scoperto la branchia “consumer” destinando una miriade di modelli, facili da pilotare, anche al neofita voglioso di scoprire le profondità marine.
Esistono prodotti in commercio che sono in grado di raggiungere profondità importanti e permettono di far scoprire, a pescatori o semplici curiosi, quello che spesso non si riesce a comprendere leggendo la rappresentazione dell’ecoscandaglio.
Non vi nego che anche io, appassionato pescatore, in qualche caso ho messo da parte l’attrezzatura da pesca per dedicarmi ai video subacquei e alla scoperta di tutto quello che spesso, dalla superficie, si riesce solo ad immaginare.
Grazie al ROV ho potuto scoprire nuovi spot di pesca. Sono riuscito a mappare delle aree che prima sembravano poco interessanti ma che, grazie alla telecamera in Full HD con registrazione fino a 4K, si sono rivelate piene di forme di vita. Insomma, un nuovo modo di scoprire il mare.
Ma come sono fatti questi ROV?
Le forme sono le più diverse ma, normalmente, si parte da una dotazione minima di 5 propulsori fino a 8. Questo può permettere al drone di muoversi in ogni direzione o semplicemente rimanere fermo su uno spot, sfruttando anche la tecnologia integrata di navigazione stabilizzata.
E’ dotato di:
- cavo che può raggiungere anche i 300 metri di lunghezza;
- radiocomando;
- supporto dove poter alloggiare uno smatphone o un tablet per poter pilotare il ROV e vedere in real time quello che scorge la telecamera.
Il radiocomando è molto simile a quello dei droni volanti e include due leve che permettono al ROV di muoversi in ogni direzione e una serie di pulsanti che possono permettere di scattare fotografie, registrare video o, nei modelli più evoluti, azionare il braccio robotico dotato di pinza.
Insomma, veri e propri strumenti professionali che hanno raggiunto una facilità di utilizzo prima inimmaginabile e prezzi davvero alla portata di molti. La resa poi, basta prendere un po’ di confidenza con lo strumento per avere delle immagini davvero fantastiche.
Sarà un accessorio che presto diventerà indispensabile in barca? Chissà, la verità è che sta suscitando la curiosità di moltissimi diportisti, che siano pescatori o semplici fruitori del mare nostrum.