Satellitare, VHF o GSM?
L’aumento degli smartphone e la semplicità dell’accesso ad internet degli ultimi anni hanno agevolato notevolmente la vita dei diportisti dal punto di vista delle telecomunicazioni. Ormai ognuno di noi ha uno smartphone che gli consente di navigare sul web, effettuare e ricevere telefonate e avere i dati di navigazione gps della propria imbarcazione.
Questo però ha portato a una generale sottostima delle dotazioni di sicurezza in caso di emergenza. Per questo motivo, augurandoci che non debba mai succedere, questo mese ci occupiamo di un confronto diretto tra i 3 principali mezzi di contatto per i soccorsi in mare: GSM, VHF e sistema satellitare.
GSM
La rete GSM (Global System Mobile) è quella utilizzata dai nostri smartphone per le comunicazioni. Consente di contattare rapidamente i familiari e i soccorsi, numeri fissi nazionali ed internazionali, mandare sms e comunicare anche la propria posizione in tempo reale. Sulla carta è un ottimo sistema, considerato anche il costo contenuto di uno strumento del genere.
Ma purtroppo abbiamo la limitazione della connessione, che è notevolmente variabile a seconda delle località e del numero dei ripetitori, e in caso di calamità naturali può essere totalmente interrotta. In genere la copertura è fino a 6-8 miglia dalla costa. I soccorritori, inoltre, non possono definire con certezza la posizione da cui proviene una singola telefonata.
RADIO VHF
È il sistema più usato per le comunicazioni tra imbarcazioni e organi di controllo e rientra anche nelle dotazioni di sicurezza obbligatorie. L’area di copertura è variabile in base al tipo di antenna, alla potenza e all’altezza a cui sono poste le antenne (maggiore è l’altezza maggiore è l’area di copertura).
Ogni antenna, quindi, ha una determinata area di copertura entro la quale può mandare e ricevere il segnale dagli altri apparati che si trovano in quella zona. Ad esempio, una portata di 50 miglia può determinarsi solamente tra un’imbarcazione e una stazione costiera, mentre tra due imbarcazioni la portata si riduce a sole 15 miglia (o anche meno) se si tratta di piccole imbarcazioni.
Oltre alla potenza e alla distanza, c’è da considerare anche la curvatura della terra, che rende più scarsa l’efficienza della comunicazione. Le barche a vela hanno un vantaggio causato dall’installazione dell’antenna in testa d’albero, che assicura coperture più ampie, ma questo è possibile solo quando l’antenna è in verticale. L’inclinazione della barca può portare a perdite di copertura fino al 40%.
Il VHF non ha le limitazioni della rete GSM, è facile da utilizzare e tutti possono ricevere l’allarme se hanno il dispositivo acceso. Lo svantaggio principale consiste nell’impossibilità di comunicare la propria posizione. Inoltre, non c’è certezza che il messaggio sia stato ricevuto dagli utenti.
SISTEMA SATELLITARE
Il sistema satellitare è il mezzo migliore per comunicare in caso di emergenze. Gli strumenti, finché sono nell’area del satellite al quale si appoggiano, sono sempre in grado di inviare e ricevere segnali, dal deserto fino all’oceano passando per i due poli terrestri.
Questo perché i telefoni satellitari comunicano mandando il segnale direttamente al satellite senza passare per i ripetitori terrestri. È un sistema semplice da usare, poiché funziona esattamente come un normale telefono cellulare, con alcuni pulsanti in più dedicati all’SOS, che possono variare a seconda delle case produttrici.
Altra differenza tra i marchi è l’area di copertura del segnale che potete vedere in figura. La netta distinzione tra un sistema satellitare e uno smartphone moderno è che il primo non ha nessuna limitazione di copertura della rete gsm, quindi “c’è sempre campo”. Dal lato opposto c’è il costo relativamente alto delle comunicazioni via satellite che possono arrivare anche a 1€ al minuto, mentre il traffico di ricezione delle chiamate in entrata è sempre gratuito.