Southern Wind 96
“Uno scafo con stile e immagine totalmente nuovi – Questo quanto chiesto dal Cantiere Southern Wind ai designer Farr YD ed agli italiani di Nauta Design – “L’obiettivo era raggiungere un livello superiore in termini di design – ha spiegato Jim Schmicker, vice presidente di Farr Yacht Design – incorporando caratteristiche tipiche degli yacht più performanti, come la poppa larga, due pale del timone, ampia superficie velica e stabilità, con quelle che da sempre distinguono i nostri yacht: facilità di conduzione, grande equilibrio, comfort in navigazione e una solida sensazione di marinità.
Le performance, per soddisfare le richieste dell’armatore, dovevano essere più alte di quelle dei precedenti nostri progetti per il cantiere”.
Una mission perfettamente centrata poiché da una richiesta tanto ambiziosa ne è uscito SW96. Uno yacht a vela prodotto in miniserie lungo 31,41 metri f.t. e largo 6,95 metri, dalle linee filanti e con una, sostanziale novità per il cantiere sudafricano: la doppia pala del timone, una scelta “guidata dal pescaggio di 3,40 metri con la chiglia retratta – ha spiegato Schmicker – un singolo timone limitato a 3,40 metri avrebbe compromesso in modo significativo performance e capacità di manovra. Due pale dal pescaggio di 2,05 metri sono il complemento per la lifting keel e la grande larghezza dello scafo. Inoltre questa soluzione lascia un’enorme area di stivaggio e ispezione”.
Uno yacht a vela decisamente desiderabile per le sue caratteristiche di performance che vedono protagonista indiscussa la chiglia retrattile, capace di abbassare, come detto, il pescaggio da 5,40 a 3,40 metri, che, secondo Massimo Gino di Nauta Design è “uno degli aspetti migliori, così ben integrata si nota difficilmente e non ingombra”.
Nascosta in un mobile tra salone e cabine ospiti, prima dell’albero passante, la chiglia retrattile è però solo uno degli aspetti vincenti di questa imbarcazione, che ha un concept interni davvero ben strutturato: la zona equipaggio e quella armatoriale sono ben separate, così da concedere maggiore privacy agli ospiti e offrire un più agile governo della barca all’equipaggio che può circolare tra zone di manovra, carteggio e proprie cabine, tutto a poppa, in tutta libertà. Il salone, come spiega ancora Massimo Gino è un grande open space “con vista anche attraverso le finestrature a murata. La cassa della lifting keel non intacca, se non minimamente, i volumi disponibili, mentre la sala macchine sotto il salone e la sala tecnica che la precede, così come la cucina, sono direttamente collegate alla zona equipaggio di poppa”.
Lo spazio centrale del salone offre posto da 8 a 10 persone ed è un grande living open space. Il layout delle cabine è personalizzabile e può averne 3 o 4. Letti, cassetti, cassettiere ed illuminazione sono tutte studiate per dare il massimo comfort a bordo, come gli arredi, in uno stile italiano senza tempo. Il cantiere ha cucito addosso all’armatore una barca che fosse perfetta per la famiglia capace di offrire tranquille crociere nel Mediterraneo e nei Caraibi, ma che fosse anche un’ottima barca da competizione. Grande appassionato di vela l’armatore era già abituato a partecipare ad importanti regate anche con il precedente 80 piedi.
Il viaggio inaugurale della Sorceress SW96 è stato la scorsa estate, e vi ha preso parte in prima persona anche l’armatore: da Cape Town a La Spezia, per essere presentata al Monaco Yacht Show, passando prima per la Yacht Rolex Cup & Rolex Maxi 72 World Championship, dove ha ricevuto il Trofeo perpetuo Commodoro Alberini, dedicato alla memoria del primo Commodoro italiano, per la sportività e il fair play dimostrati nel corso della regata.
Una barca altamente performante costruita con le più moderne tecniche di realizzazione per renderla leggera e consentire alle sue forme filanti di volare sull’acqua: lo scafo è realizzato in sandwich di carbonio con anima di Corecell e resina epossidica, mentre per il ponte di coperta è stato usato carbonio prepeg, anima di Nomex Honeycomb e ancora resina epossidica. Negli arredi, per contenere al massimo il dislocamento, sono stati usati legni alleggeriti con struttura a sandwich con Honeycomb o schiuma di Pvc.
SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t. 31,41 m
Lunghezza al galleggiamento 26,80 m
Larghezza 6,95 m
Pescaggio 3,40/5,50
Dislocamento 56,7 t
Capacità serbatoio carburante 3.770 l
Capacità serbatoio acqua 1.700 l
Motorizzazioni Steyr SE236E40 239 cv
Categoria omologazione CE A
Southern Wind Shipyard
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Pegaso Srl
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