Sterk 31RC, perfetta per una notte fuori: la prova in mare
Siamo a La Spezia, invitati da Yamaha per provare il nuovo fuoribordo F350 V6 in diverse configurazioni. A colpirci è una vista inusuale: uno Sterk 31RC – Rear Cabin – in versione Open. Un’imbarcazione che non si incontra così facilmente, e se aggiungiamo la doppia motorizzazione, per un totale di 700 cavalli, non possiamo far altro che testare questo modello tedesco e vedere come si comporta in condizioni meteomarine avverse.
Tra le barche e i battelli che abbiamo testato in questi giorni tra le acque spezzine con Yamaha, ci ha colpito lo Sterk 31RC del cantiere MS Marine, dove MS sta proprio per Milan Sterk, il fondatore. Ci ha colpito perché è un’imbarcazione insolita per il nostro mercato: non è così usuale trovarne una simile tra le banchine italiane. Eppure, l’aspetto di questo modello del cantiere tedesco risulta accattivante: una barca che a colpo d’occhio appare molto sicura, con le alte murate, e perfetta per il relax, con l’ampio prendisole a poppa; con lo scafo bianco, poi, sta benissimo la cuscineria dai toni caldi.
È vero, non siamo fortunati: il meteo prevede pioggia e mantiene le promesse; il nostro modello è in versione Open, non Hard-Top (comunque disponibile a catalogo), ma non ci facciamo certo impensierire da qualche goccia dal cielo.
Il designer, Carlos Vidal, ha conferito un carattere ben definito allo Sterk 31RC: consolle centrale e dritto di prua rovescio, un elemento che negli ultimi anni ha preso sempre più piede anche nei design nostrani. L’impressione che si ha guardandola nel suo insieme è quella di una barca solida, con spazi ben studiati; magari l’aspetto robusto va un po’ a scapito della linea, che nel complesso non è propriamente affusolata, ma a questo sicuramente contribuisce la prua squadrata.
Iniziamo la nostra ispezione salendo da una delle due plancette di poppa, perfettamente identiche, che circondano i due fuoribordo Yamaha F350 V6 da 350 cavalli ciascuno. Davanti a noi, il protagonista dell’area poppiera: il generosissimo prendisole, su cui trovano posto in totale comodità due persone, ma stringendosi un po’ c’è posto anche per una terza.
Questa zona è così allestita: al di sotto del prendisole è nascosta una cabina (RC sta proprio per Rear Cabin), in cui possono alloggiare comodamente due persone. Nell’altra versione dello Sterk 31, la WB – Wet Bar – quest’area ospita invece un divano a C frontemarcia che abbraccia un tavolo abbattibile e si trasforma in un prendisole, non ampio però come quello della versione RC, ovviamente.
Rimanendo sul modello in prova, il prendisole è completato dai pratici portabicchieri laterali, che servono anche il divanetto frontemarcia che si appoggia proprio sul prendisole. Procediamo verso la consolle, che, come anticipato, si trova esattamente a centro barca lasciando egual spazio per i camminamenti laterali di destra e di sinistra. La plancia di comando è essenziale: c’è tutto quel che serve, nulla di più.
La postazione di guida si trova sulla destra, con la doppia manetta all’estremo, sopra il timone un ampio doppio display – uno impostato con i dati necessari per la prova, l’altro con la cartografia –, mentre a sinistra troviamo uno schermo più piccolo Yamaha dedicato esclusivamente alla motorizzazione. A concludere la strumentazione, la bussola che sovrasta la plancia.
Nonostante la pioggia sia aumentata di intensità, il parabrezza fumé che avvolge bene, anche lateralmente, la postazione di guida ci aiuta a contrastarla. L’altezza del vetro è, infatti, un ottimo compromesso: protegge bene la plancia, ma senza ostacolare la vista quando conduciamo lo Sterk 31RC in piedi. Completano la consolle le due sedute per pilota e copilota, separate e ben imbottite, dall’aspetto che richiama un po’ il mondo automotive, entrambe dotate del proprio portabicchiere.
Sulla parte sinistra, troviamo il locale toilette, essenziale, con wc e piccolo lavabo, ma non pensiamo serva altro: lo Sterk 31RC è un’ottima barca per weekend in mare, non certo pensata per lunghe crociere.
Terminiamo la nostra visita a bordo a prua, dove le murate, che come abbiamo accennato sono alte, sono state imbottite per avvolgere al meglio il prendisole, che grazie a un tavolino regolabile si può trasformare facilmente in una dinette per un comodo pasto.
Lo Sterk 31RC durante questa ispezione ci ha confermato la sua vocazione al relax, con ambienti pronti ad accogliere l’armatore anche per la notte. Ci hanno sorpreso le soluzioni intelligenti e, come direbbero gli anglofoni, “seamless”, quasi invisibili: direste mai che sotto il prendisole si nasconde una cabina fatta e finita?
Però, a noi non basta: vogliamo vedere e toccare con mano come naviga questo modello. Tuttavia, prima di iniziare il nostro test, ci rimane ancora una cosa da fare: diamo uno sguardo ai fuoribordo che Yamaha ha montato sullo specchio di poppa.
IL NUOVO YAMAHA F350 V6
È stata proprio Yamaha a organizzare questi giorni di test a La Spezia per permetterci di mettere alla prova la novità: il nuovo fuoribordo V6 da 350 cavalli. Questo modello vuole offrire il perfetto bilanciamento tra prestazioni e peso, dimostrandosi adatto a un range più ampio di imbarcazioni. Yamaha dichiara, infatti, che si tratta del più leggero nella sua categoria e questo, unito al design snello e pulito, potrebbe far pensare a un compromesso in termini di performance, ma vi rassicuriamo: non è così.
Il nuovo F350 è, ovviamente, compatibile con HelmMaster EX, il sistema di controllo che rende le fasi di manovra semplici, ed è dotato di DES, lo sterzo elettrico digitale integrato. Sempre nell’ottica di rendere la vita dell’armatore il più semplice possibile, il fuoribordo presenta anche il sistema TERE, Thrust Enhancing Reverse Exhaust, che in poche parole fa sì che la retromarcia sia più efficiente. Come? Il sistema tiene lontani dall’elica i gas di scarico durante la manovra, il che le permette di lavorare in condizioni di acqua pulita, in assenza di gas, aumentando notevolmente il controllo e la spinta. La funzione TotalTilt di Yamaha non manca sul nuovo F350: permette un’inclinazione completa sia verso l’alto che verso il basso, basta premere due volte un pulsante per attivarla. Il limitatore di inclinazione integrato, poi, evita che avvengano danni indesiderati.
LA PROVA DI NAVIGAZIONE DELLO STERK 31RC
È giunto il momento di testare questo trio, i due fuoribordo F350 V6 di Yamaha e lo Sterk 31RC, anche perché la pioggia si sta intensificando. Mentre prendiamo il largo nelle acque di La Spezia, infatti, il cielo è grigio, piove e il mare è mosso, ma nulla ci preoccupa: sarà un ottimo banco di prova per questa configurazione.
A bordo siamo in 4 e abbiamo imbarcato il 63% del carburante, quindi circa 334 litri sui 530 totali.
Iniziamo il test al minimo di giri, 600, con 3,5 nodi di velocità e 5 l/h di consumo. Da qui, annotiamo i dati salienti ai consueti step di 500 giri, raggiungendo i 2.000 giri/min con semplicità; a questo regime registriamo 8,8 nodi di velocità e un consumo orario totale per entrambi i fuoribordo di 28,50 litri.
Rileviamo il primo dato interessante di qui a poco: entriamo in planata a 2.700 giri/min con poco più di 11 nodi di velocità e 37 l/h. A 3.500 giri/min cominciamo ad alzare il trim, arrivando al 20%, e il display riporta 30,3 nodi e 66,40 l/h.
Il meteo è sempre meno clemente, ma non ci vogliamo accontentare fermandoci a 4.500 giri/min, perché sappiamo che non rispecchierebbero le vere potenzialità né dello Sterk né dei fuoribordo Yamaha, quindi con trim al 25% affondiamo la manetta fino ai 5.500 giri/min, con una velocità di 52,3 nodi e un consumo totale di 164,20 litri all’ora. Potremmo definirci soddisfatti, ma in realtà basta un piccolo aggiustamento al trim, portandolo dal 25% al 35%, per toccare la nostra velocità massima: 6.000 giri/min, 55 nodi, 225 l/h.
CONCLUSIONI
Torniamo verso il punto di partenza con un’impressione positiva: innanzitutto, abbiamo scoperto una nuova imbarcazione che ci ha stupiti. Un po’ ci dispiace non aver potuto viverla appieno a causa del maltempo, godendo anche degli spazi dedicati alla convivialità. E poi, i due fuoribordo Yamaha hanno spinto lo Sterk 31RC con semplicità, anche con qualche aggiustamento di trim, ma considerate che in queste condizioni abbiamo raggiunto i 55 nodi, solo 3 in meno di quelli che il cantiere ci aveva preannunciato in condizioni simili. Quindi, possiamo dire: test superato!
ALLESTIMENTO |
STANDARD
Scafo bianco; deck in teak EVA; serbatoio benzina 347 l certificato CE; 4 bitte in acciaio inox da 180 mm; corrimano in acciaio inox; gavone di prua; cuscineria divano a U di prua in Selvertex color champagne; sedili pilota e copilota ruotabili ed ergonomici in Silvertex color champagne; sofa di poppa in Silvertex color champagne; prendisole di poppa in Silvertex color champagne; ampio gavone in consolle con sportello frontale; doppio chartplotter Q da 10” con modem 4G, NMEA, Q App; pulsantiera principale; cablaggio principale; pulsantiera elettrica; cablaggio batteria; 3 cassette dei fusibili; 7 portabicchieri; pavimento in teak in bagno; 3 pompe di sentina elettriche; 1 pompa di sentina manuale nel vano serbatoio; sistema di scarico; scaletta di risalita in acciaio inox richiudibile con 2 maniglie; tromba; parabrezza in plexiglass di alta qualità con struttura e mastre; timone in pelle. |
SCHEDA TECNICA STERK 31RC
- Lunghezza 9,28 m
- Lunghezza inclusi motori 9,73 m
- Larghezza 2,99 m
- Peso (senza motori) 2.620 kg
- Pescaggio (inclusi motori) 0,84 m
- Altezza alla linea di galleggiamento (con T-Top) 2,4 m
- Altezza alla linea di galleggiamento (senza T-Top) 1,87 m
- Capacità serbatoio carburante 530 l
- Potenza massima installabile 2×350 HP
- Categoria di omologazione CE B-6/C-9
MS MARINE
www.sterkyachts.com
YAMAHA MOTOR EUROPE
www.yamaha-motor.eu