L’autunno: vantaggi e strategie di compravendita per la bassa stagione
Che settembre sia il mese dei saloni nautici, è un fatto acclarato. Ma che sia anche il mese che da sempre dà il via alla stagione della compravendita e, se vogliamo, dei “buoni intenti”, forse non è altrettanto scontato. In questo senso, l’apertura dei saloni, oltre a segnare simbolicamente la fine della stagione diportistica, coincide con l’inizio dei primi rimessaggi invernali e rappresenta, per l’appunto, il periodo più congeniale per la compravendita.
Per l’acquisto del nuovo, è indubbio che la vetrina ideale siano i saloni, come quelli di Cannes e di Genova, che offrono ai visitatori l’occasione di visionare e provare quanto i cantieri hanno da proporre, dando la possibilità all’armatore di toccare con mano le novità del settore ed esaminare dal vivo l’unità di proprio interesse o desiderio.
Anche per l’usato, questo è un periodo altrettanto strategico: infatti, chi intende acquistare un’unità usata può approfittare di vari fattori tipici del mercato, che in questa fase giocano a suo favore.
Ad esempio, prospettive derivanti da mancati utilizzi, costi fissi di mantenimento e di rimessaggio, lavori di manutenzione possono spingere chi vende a considerare una trattativa con maggiore elasticità. Inoltre, il compratore può avere modo, nell’eventualità, di far periziare o di visionare l’unità già fuori dall’acqua senza sostenere le spese per varo e alaggio. Contingenze che, per così dire, vengono incontro alle esigenze di tutti i soggetti interessati, venditori e acquirenti.
Che dire delle attività afferenti alla sfera amministrativa e certificativa? Anche queste possono essere pianificate attentamente, evitando ritardi e complicazioni: gestire una pratica amministrativa durante l’autunno e l’inverno (qualunque sia il registro di riferimento) può avere tempi, e a volte anche costi, ridotti.
Al contrario, pratiche come il cambio di bandiera, il passaggio di proprietà o l’iscrizione di un’ipoteca vengono solitamente richieste prima o durante la stagione estiva e, abbinate ai tempi di lavorazione di talune amministrazioni e, a volte, a un vero e proprio intasamento dei registri, possono risultare oltremodo più lunghe, compromettendo la fruibilità e la piena disponibilità dell’unità.
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche alcune pratiche tecnico-certificative (come perizie, marcature, idoneità all’utilizzo commerciale) possono essere, quantomeno, gestite con maggior serenità ed efficienza non solo da parte dall’armatore, ma anche da parte dei professionisti incaricati.
E per chi desidera esercitare un’attività commerciale durante questo periodo dell’anno?
Per chi si dedica al diporto commerciale, al netto della tipologia d’unità e della presenza della necessaria abilitazione commerciale, a prescindere dalla bandiera, l’autunno e l’inverno possono certamente offrire diverse soluzioni per ammortizzare i costi di gestione o di esercizio o, più strutturalmente, per sfruttare in chiave più performante la propria imbarcazione commerciale.
Un primo, e forse banale, esempio può essere il cambio di zona di charter: l’unità può essere trasferita in aree in cui la stagione è più mite. Altri esempi di attività, sicuramente meno “radicali” della precedente, possono essere individuati nelle attività sportive e di formazione (oramai contemplate dal Codice della Nautica da diporto) o nello sfruttamento delle unità fluviali (presentissime da anni nel nord Europa) per attività ricettive e ristorative.
Queste ultime, a poco a poco, stanno prendendo piede, anche se timidamente, in talune aree del nostro Paese. Un’ulteriore, e forse più comune, attività commerciale è rappresentata dall’organizzazione di eventi aziendali e/o mondani, come compleanni, feste e matrimoni.
Insomma, anche stagionalità considerate non particolarmente “performanti”, se condite con buon senso e programmazione, possono essere ben sfruttate per molteplici scopi, tra cui la compravendita.
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