Sundeck Yachts 580, un trawler affidabile per lunghe navigazioni: il test
Una barca dal design innovativo, pensata per garantire la massima sicurezza e la massima affidabilità. Il Sundeck 580, naturale evoluzione del 550, offre spazi generosi, sapientemente distribuiti e concepiti per lunghe navigazioni. Innumerevoli le possibilità di personalizzazione. I consumi? Ve li sveliamo nel test che abbiamo effettuato nella splendida cornice di Portofino.
Introduzione: le caratteristiche della Sundeck 580
Siamo ad inizio Autunno quando alla Sundeck Yachts ci comunicano la possibilità di provare un Sundeck 580, ultimo nato del Cantiere con unità produttive a Fano e Ravenna ed uffici commerciali al Porto di Lavagna. Ed è proprio nel Tigullio che Angelo Casartelli, fondatore e patron di Sundeck Yachts, e il suo team ci danno appuntamento per il test.
La Liguria in questa stagione offre ancora preziosi scampoli d’estate, ideali per una imbarcazione progettata per essere usata per gran parte dell’anno, anche dai naviganti più esigenti.
Mentre ci dirigiamo all’ormeggio, Angelo Casartelli ci illustra le caratteristiche progettuali di questo modello, lanciato alla fine del 2018 come naturale evoluzione del 550. Il cantiere mirava a costruire un’imbarcazione esclusiva, per lunghe navigazioni nel comfort assoluto.
Il nuovo trawler ha centrato l’obiettivo: offre un’ottima distribuzione degli spazi tra esterni ed interni (la barca è larga 5 mt e le altezze sono oltre i 2,20 mt), una grande luminosità grazie alle ampie vetrate laterali e un’eccellente qualità delle rifiniture, tutte artigianali. Personalizzabile in tutto e per tutto, la Sundeck 580 garantisce in dislocamento consumi irrisori, che rimangono bassi, considerate le dimensioni, anche in planata.
La categoria di progettazione CE, come per tutte le imbarcazioni della flotta, è la “A“, sinonimo di massima sicurezza e affidabilità.
Fin dalla banchina notiamo che rispetto al modello precedente la barca è più lunga di poco meno di un metro. Questa differenza si riflette soprattutto sull’area di poppa, più comoda e fruibile anche in presenza di un tender di generose dimensioni, che potrà trovare spazio sull’importante plancetta idraulica. Ad un ultimo sguardo prima di salire a bordo, la Sundeck 580 appare imponente, ma proporzionata nei volumi.
Il design è moderno, esaltato dalla prua e dal parabrezza verticale tipico delle barche professionali, dai tagli a quarantacinque gradi delle superfici e dai colori assoluti (bianco e nero). Ciò nonostante, sono già state realizzate versioni con colori custom. Come il resto della gamma, la Sundeck 580 è realizzata in vetroresina ottenuta per infusione sottovuoto: un processo all’avanguardia nell’industria nautica, che permette di ottenere prodotti più leggeri ma più robusti. La finitura prevede, infine, ulteriore carrozzeria e la spruzzatura di uno strato finale di gelcoat.
Il risultato è uno scafo privo di imperfezioni e di eccezionale lucentezza.
L’allestimento della Sundeck 580
Appena saliti in barca, grazie alla comoda passerella a scomparsa, ci colpisce subito il layout “full-walk-around” del ponte. Proprio come in una navetta, possiamo camminare attorno alla barca in piena sicurezza, dato che il tientibene, installato sull’alta falchetta, arriva a proteggerci fino ed oltre la vita. Il pozzetto ospita un grande tavolo in teak massello che permette di pranzare comodamente a 8-10 persone.
A prua l’area prendisole ci ricorda il nome del Cantiere: il “Sundeck” è davvero grandissimo ed è allestito con un comodo divano frontemarcia sulla tuga ed è corredato di amenità quali gli altoparlanti dello stereo e portaoggetti vari.
A prua, la zona ormeggio, con il calpestio tutto in piano, oltre al classico verricello per l’ancora installato all’interno dell’apposito gavone, vede convenientemente collocato in posizione rialzata un tonneggio per la cima di prua. Questo come altri particolari, quali la coperta stampata con i canali di scolo laterali per il deflusso dell’acqua di lavaggio verso poppa, nonché l’hardware (sovradimensionato) in acciaio “griffato” con il logo del Cantiere, denota un’attenzione sia all’ergonomia del progetto che all’estetica di dettaglio.
Il Fly, infine, ha davvero dimensioni al top della categoria e può offrire, in via opzionale, un altro grande prendisole a poppa oppure una gru per un secondo tender. Tra le dotazioni, una cucina esterna dotata di tutti gli accessori. La postazione di governo si trova sulla dritta, come l’accesso al Fly, così da poter guardare la poppa in fase di ormeggio laddove non si voglia utilizzare la Webcam nello schermo multifunzione in consolle. Una grande lounge contrapposta alla postazione di guida (convertibile anch’essa in prendisole) e un doppio tendalino parasole sorretto da eleganti e funzionali pali in fibra di carbonio completano il ponte superiore della 580.
Prima di uscire in mare, diamo un’occhiata al locale macchine, ridisegnato con un nuovo layout rispetto al 550. L’accesso si trova nel pozzetto di poppa. Non bisogna essere ingegneri per constatare il grande spazio all’interno, tanto che si riesce a stare quasi in piedi. I motori e i principali impianti (A/C, generatore, giroscopio Seakeeper etc.) sono tutti visibili ed ispezionabili: il bianco domina anche qui e consente subito di individuare qualunque anomalia, come perdite di olio. Il Cantiere ci informa che la Sundeck 580 è una delle poche unità sul mercato che permette l’installazione su richiesta di un secondo generatore 220V.
Il test di navigazione
Siamo pronti per il test di navigazione. La SY 580 si dimostra subito maneggevole. In uscita dall’ormeggio, i propulsori di prua e poppa sembrano quasi un “lusso” dato che, grazie alla linea d’asse diretta, con i motori collocati nel “baricentro” della barca, la risposta alle manette elettroniche è docile e precisa. E’ comunque possibile governare l’imbarcazione tramite joystick, oggi divenuto tanto popolare. Quindi ci divertiamo a “manovrare” la barca in un paio di dentro/fuori l’ormeggio, con la semplicità di un videogioco.
La consolle di governo è all’avanguardia: due schermi touch screen da 16′ assicurano il completo controllo sia delle funzioni di navigazione (compresi anche radar, eco fish, cam tradizionali e flir per la navigazione notturna) sia delle utenze.
I tecnici Sundeck ci mostrano anche come sia possibile ridondare la gran parte di esse su un tablet per la felicità degli armatori più hi-tech. Anche questa è una delle grandi innovazioni introdotte a bordo della Sundeck 580. Il risultato in termini di fruibilità è eccellente, ma ne beneficia anche l’estetica: la plancia ha pochissimi pulsanti ed “orpelli” e risulta così più pulita ed elegante.
Mentre usciamo definitivamente dall’ormeggio, non possiamo che godere della vista praticamente a 360 gradi, una caratteristica di cui l’armatore (o il piccolo equipaggio) non potrà che beneficiare. Fuori dal Porto di Lavagna ci attende una leggera onda. Ci prepariamo a testare le varie velocità, cominciando da quella di dislocamento. Lo scafo è ottimizzato, quando in dislocamento, per andature tra i 7 e i 9 nodi circa.
Mettiamo prua verso il rinomato Golfo di Portofino e ci apprestiamo a saggiare le doti di navigazione della barca, sia a livello di comfort che di consumi.
I motori girano tra 1100 e 1280 giri/min. Subito ci colpiscono i dati: gli schermi comunicano un quasi incredibile 7 lt/h a 7 nodi, fino a 18 lt/h a 9 nodi. Questo significa che, grazie ai 2500 lt di carburante a bordo, potremmo raggiungere la Sicilia con un solo pieno.
Apprezziamo il comfort di navigazione. La barca è molto stabile per la naturale forma della scafo, tuttavia quando “lanciamo” lo stabilizzatore giroscopico (standard) Seakeeper 6, diventa assolutamente neutra nel rollio. Potremmo davvero navigare molte ore così: il silenzio a bordo diviene quasi assoluto quando ci chiudiamo nel salone e il generatore di corrente da 16 kW ci permette di usare agevolmente la climatizzazione e guardare un film sulla TV sat. Potremmo addirittura cucinare facilmente il pranzo, in arrivo alla nostra destinazione, mentre il desanilizzatore a 24V produrrebbe tutta l’acqua di cui abbiamo bisogno.
Ma non possiamo chiedere troppo al gentile Armatore che ci ha concesso l’uso del suo gioiello per questa prova e quindi proseguiamo con il test, andando a portare la barca a velocità di crociera “rapida”. Diamo manetta e i due diesel FPT (Fiat Power Train) da 570 hp cadauno, scelti proprio per le loro caratteristiche di coppia ed affidabilità, spingono facilmente lo scafo fuori dall’acqua ad andatura di planata appena superati i 13 nodi. Tra i 17-18 nodi, a seconda delle condizioni meteo e di carico, ci dicono dal Cantiere, abbiamo la curva consumi ideale: visualizziamo, infatti, poco oltre i 100 lt/h per entrambi i motori. Ricordiamoci che siamo al timone di una barca di 25 tonnellate!
La leggera onda non impensierisce la Sundeck, progettata per ben altre condizioni meteo, tuttavia possiamo apprezzare quanto lo scafo sia asciutto e l’assetto assolutamente neutro, tanto da non necessitare mai correzione tramite i flap, merito dell’incrementato sostentamento idrodinamico della poppa più lunga. L’insonorizzazione eccellente, applicata alla sala macchine, oltre che le coibentazioni aggiuntive, permettono anche a questa andatura di conversare pacatamente e di ascoltare musica e TV.
Sundeck ci comunica che la barca può raggiungere 25 nodi di massima e noi, che pensavamo di provare una solo una “comoda navetta”, non ci facciamo pregare per spingere l’imbarcazione a velocità più elevate.
Entro il canonico margine del 15% del regime dei motori, siamo oltre i 20 nodi. Lo scafo è uscito dalla curva consumi ideali, ma siamo comunque sotto i 150 lt/h. Spingiamo a piena manetta e l’imbarcazione arriva a 25 nodi di massima.
Ovviamente non si tratta della velocità d’uso di questo tipo di barca, ma ci dà un’idea dell’ampio “margine” che ci riserva la meccanica.
Gli interni
Nel frattempo, siamo giunti a Portofino. Ci fermiamo per godere del panorama e apprezzare con calma gli interni, beneficiando della perfetta stabilizzazione all’ancora. Apriamo la porta “a pacchetto” del salone e di fatto si crea un pozzetto enorme, parte all’aperto, parte coperto, che si estende dallo specchio di poppa al parabrezza. La cucina è collocata all’entrata e si rivela molto ben congegnata e accessoriata, seppur non enorme. Apprezziamo la facilità con cui è possibile servire il salone, il pozzetto e il Fly.
Il frigo/freezer sul lato opposto, con quattro unità a cassetto, ha capacità ragguardevoli (la barca è dotata anche di una cantinetta vini, un frigo sul Fly ed uno privato per la cabina marinaio). Il salone è progettato all’insegna della convivialità: un divano ad “U” sulla sinistra ed un altro divano contrapposto creano un ambiente di relax ideale per il pranzo e per la cena in grado di ospitare tranquillamente 10 persone.
L’imbarcazione ha piani di calpestio in parquet, che ricorda l’essenza in noce canaletto utilizzata per il mobilio. Si tratta di una delle varie opzioni disponibili per l’allestimento degli interni. Le divanerie in pelle, i mancorrenti in acciaio inox e le superfici rifinite in sky, che non lasciano alcuna superficie in vetroresina a vista contribuiscono a comunicare, in questa configurazione, un lusso sobrio, mai eccessivo.
Sottocoperta, i volumi della barca sono forse ancora più sorprendenti: le altezze, tutte oltre i 2,20 metri, trasmettono un senso di grande ariosità. La SY580 è disponibile in due layout, con tre oppure quattro cabine e tre bagni, tutti dotati di doccia separata. La versione provata, che ci dicono essere la più richiesta, offre all’armatore una vera e propria suite privata a tutto baglio, con bagno privato ed illuminata dalle enormi finestrature a murata.
La cabina Vip si trova a prua, mentre a destra abbiamo una cabina a letti in piano con bagno privato. I bagni, interamente rivestiti in essenze, con le docce in mosaico ed i soffioni a soffitto con luci policromatiche, ci fanno per un attimo pensare di trovarci a bordo di un superyacht e non di una imbarcazione di meno di 18 mt.
Merita, infine, una menzione anche il locale equipaggio, che vanta due comode cuccette, un bagno separato (dove trova spazio anche la lavanderia) e tutti i comfort, tra cui TV, A/C e frigobar privato. Sebbene la Sundeck Yachts 580 sia stata concepita per la navigazione in solitaria o in famiglia, la possibilità di imbarcare un adeguato aiuto anche per periodi prolungati è considerato, dagli armatori, uno dei punti di forza di questo modello.
Al rientro possiamo, infine, testare ulteriori optional di questa barca, intrattenendoci per esempio sulla prua, mentre approcciamo il canale del porto, con le operazioni di rito, come la sistemazione dei parabordi, governando la barca col il telecomando wireless.
Considerazioni finali
Rientriamo all’ormeggio per le considerazioni finali. Sundeck Yachts ha realizzato una imbarcazione di grande affidabilità e qualità costruttiva e al contempo accattivante con il suo design volutamente minimal, che tuttavia ogni armatore può arricchire con le proprie idee e personalizzazioni.
Una barca adatta a chi vuole vivere il mare nella maniera più estensiva, percorrendo molte miglia e restando a bordo per periodi prolungati.
Scheda tecnica Sundeck Yachts 580
Lunghezza f.t. 17,80 m
Lunghezza di omologazione 16,10 m
Lunghezza al galleggiamento 15,46 m
Larghezza massima 5,00 m
Larghezza al galleggiamento 4,34 m
Altezza di costruzione 3,15 m
Immersione 0,90 m
Capacità serbatoio carburante 2500 l
Capacità serbatoio acqua 900 l
Capacità serbatoio acque grigie 175 l
Capacità serbatoio acque nere 360 l
Motorizzazione FPT ENT N67 570 2×419 kW
Peso motore 2×650 kg
Impianto elettrico 24V
Categoria omologazione CE A
SUNDECK YACHTS
Porto Turistico, 47
16033 Lavagna (GE)
Tel. +39 0185 044781
www.sundeck.yachts
info@sundeck.yachts