Suzuki DF350A: 2.500 unità vendute in pochi mesi, oltre 100 in Italia
Il motore Suzuki DF350A sarebbe, a quanto pare, la scelta degli esperti. Di questo strepitoso modello sono state vendute oltre 2500 unità in pochi mesi, con conseguente aumento della produzione del 28%. Sono oltre 100 quelli arrivati in Italia.
Dario Mezzano illustra tecnicamente il motore Suzuki DF350A durante l’evento organizzato da ZAR Formenti e Suzuki sul Lago Maggiore:
Un successo globale al quale il costruttore giapponese ha subito risposto spostando l’intera produzione dei suoi motori fuoribordo nei nuovi stabilimenti di Kosai, in Giappone, aumentandone considerevolmente anche la percentuale di produzione. Il DF350A è il top di gamma: tecnologico, concept innovativo, meccanica all’avanguardia, design unico e gestione user friendly. È un fuoribordo che ha meritato immediatamente il successo sul mercato e l’ottavo Innovation Award dall’NMMA (National Marine Manufacturers Association).
Per avvalorare le peculiarità del DF350A abbiamo raccolto i commenti di chi ha provato questo motore: Umberto Capelli, del Cantieri Capelli; Piero Formenti, del cantieri ZAR Formenti; Salvatore Ranieri, del cantieri Ranieri International; Teo Aiello, del cantieri Nuova Jolly.
“La caratteristica del nuovo Suzuki che mi ha impressionato di più è la coppia del DF350A, quella che consente al motore di spingere sin dai bassi regimi e garantire sempre accelerazioni entusiasmanti!” così si è espresso Umberto Capelli dopo aver provato il nuovo fuoribordo.
Come altri modelli della gamma, anche il DF350A è dotato del sistema Variable Valve Timing (VVT, la distribuzione a variazione continua delle valvole d’aspirazione) grazie al quale l’unità termica dispone di una coppia maggiore da cui consegue un notevole miglioramento dell’accelerazione. A mettere in risalto la coppia contribuisce anche il rapporto di riduzione a due stadi di cui è dotato il fuoribordo, che fornisce un rapporto di riduzione elevato (2,29:1) per sfruttare al meglio le doti del motore.
“L’apporto della doppia elica controrotante – Suzuki Dual Prop System – sul DF350A, si sente ed è un elemento che fa la differenza” – ha commentato Piero Formenti “Il sistema dà grande “grip” in partenza e poi non genera spin come accade con i fuoribordo monoelica, per cui è più facile mantenere la rotta quando l’installazione è monomotore. L’ho provato anche in retromarcia e anche lì si sente che la precisione e la reattività sono diverse… Nel complesso mi ha davvero colpito”
Lo sviluppo del Suzuki Dual Prop System ha portato il reparto di progettazione & sviluppo di Suzuki Marine a rivedere completamente forma e contenuto del piede, difatti gli ingranaggi e la scatola del cambio in esso contenuti, sono stati minimizzati per consentire una sua forma più idrodinamica.
“Due cose vorrei soprattutto sottolineare: le prestazioni e i consumi del DF350A. Il fuoribordo ha grinta da vendere a tutti i regimi, le prestazioni sono sportive ma a queste corrispondono consumi molto contenuti.” A parlare è Salvatore Ranieri, che aggiunge: “questo motore ben si adatta alle imbarcazioni e ai gommoni che si trovano al top delle nostre gamme e lo stiamo installando dietro richiesta anche dei nostri Clienti”.
Per ottenere la potenza di 80 HP/litro dall’unità termica V6 da 4.4 litri, è stato aumentato il rapporto di compressione portandolo a 12.0:1, il valore più alto mai ottenuto in un fuoribordo di serie. Il Dual Louver System e il Direct Intake System di Suzuki non solo riescono a togliere ogni forma di spray d’acqua dall’aspirazione, ma attraverso i condotti portano ad abbassare la temperatura dell’aria, rendendola più densa e migliorandone le doti come comburente.
Suzuki ha pure affrontato e risolto i problemi legati al carburante e al suo utilizzo. Il combustibile iniettato nei cilindri del Suzuki DF350A, infatti, vaporizza, ma ha anche il compito di raffreddare il cilindro per ridurre al minimo il battito in testa. La Suzuki ha sviluppato un sistema d’immissione del carburante ancora più preciso e puntuale, basato sulla tecnologia a doppio iniettore. In questo modo è anche riuscita ad aumentare la potenza del motore del 3% senza generare fenomeni di “knocking”.
Teo Aiello, dopo aver anche lui evidenziato le qualità prestazionali del fuoribordo, ha espresso: “Ci sono diverse fiches tecniche interessanti, che rendono il motore subito familiare, facile da gestire in navigazione grazie alla manetta elettronica precisa e alle informazioni fornite dal display in console di guida, chiare ed efficaci. Mi è piaciuto anche il sound appena percettibile al minimo, poi grintoso quando esprime tutti i cavalli che ha. E poi credo che anche l’estetica, la ricercatezza del design, possa essere una componente in più per sceglierlo”.
Il display di cui parla Aiello è un multifunzione denominato MFG con schermo da 3,5 pollici, che oltre ad informare di continuo su consumi, istantanei e medi, sulla velocità, istantanea e media, sulla durata della navigazione, la distanza percorsa, le ore di moto, voltaggio, temperatura dell’acqua di raffreddamento, riserva carburante ecc., può essere messo in comunicazione con la rete Suzuki scaricando semplicemente l’applicazione SDSM (Suzuki Diagnostic System Mobile). Con un qualsiasi smartphone potrà leggere il codice QR generato dalla centralina elettronica del motore sullo strumento in plancia, inviandolo poi in officina. Da quel codice i tecnici potranno desumere lo stato di salute del motore.
SUZUKI ITALIA SpA
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