SY Design: progettare a quattro mani
VY: D’accordo con il cantiere abbiamo deciso di studiare due opzioni cromatiche: una dai toni più caldi e un’altra dai toni più freddi e sportivi. Quest’ultima è quella realizzata sul modello presentato a Genova.
In entrambe le versioni abbiamo utilizzato a parete delle essenze di rovere, in una versione tinto marrone e nell’altra tinto grigio, alternando questo materiale con il laccato opaco. A calpestio, invece, abbiamo inserito la moquette, per conferire un’ulteriore sensazione di comfort. Infine, abbiamo utilizzato la ceramica per il mobiletto dinette dell’ingresso e per il bagno, per contribuire al senso di ricchezza.
Avete studiato queste due opzioni guardando a due mercati differenti?
MS: Trattandosi di un prodotto seriale, abbiamo voluto fornire al cantiere uno strumento in più per raggiungere sia il cliente più sportivo e giovanile, grazie agli interni più freschi e moderni, sia la clientela più classica, con l’altra versione dai toni caldi e più tradizionali, che se vogliamo possono essere una coccola in più e richiamano maggiormente casa. L’architettura e le forme della barca non cambiano internamente. La doppia opzione per le finiture permette al cantiere di offrire una customizzazione in più al cliente.
La collaborazione con Rio Yachts è iniziata, quindi, con l’incontro a Genova?
MS: In realtà, ho conosciuto il Dottor Scarani un paio di anni fa. Nel momento in cui ci siamo messi in proprio ho voluto subito riprendere i suoi contatti perché pensavo ci fosse il margine per lavorare in sinergia. Dal canto nostro, saremo sempre grati al cantiere per aver subito creduto in noi, dandoci la prima vera opportunità.
Recentissima è la notizia di una nuova collaborazione con Rio Yachts: avete lavorato agli interni del LE MANS 45, che fa parte della nuova gamma LE MANS, in arrivo per inizio 2024. Potete dirci qualcosa al riguardo?
MS: Per la gamma LE MANS al momento non possiamo dire altro rispetto a quanto comunicato dal cantiere stesso. Quindi, che si tratterà di un’imbarcazione di 13 metri, per cui gli interni saranno caratterizzati dalla luminosità e da soluzioni multiuso e intelligenti. A bordo ci saranno due cabine, per un totale di 4 posti letto e un bagno ben progettato.
Per quanto riguarda i vostri progetti personali, invece, spicca l’SY52.
MS: L’SY52 è stato il nostro primo lavoro: volevamo presentarci al Cannes Yachting Festival con un progetto che rappresentasse la nostra personale visione di yacht e cosa siamo in grado di realizzare. È, infatti, una barca planante di 52 metri sotto le 500 tonnellate e siamo partiti da questa tipologia di imbarcazione proprio perché io, che curo le linee esterne, trovo la mia comfort zone nelle linee dinamiche e volevo che il primo progetto mi rispecchiasse in questo.
Gli interni, invece, presentano una particolarità: il main deck è tutto dedicato alla vita quotidiana. Partendo da poppa, quindi, c’è il pozzetto disposto su due livelli, di cui il più basso ospita la piscina, mentre quello poco sopra un pozzetto living all’ombra. All’interno c’è un primo salone, dedicato esclusivamente al living, con vetrate laterali scorrevoli e una zona bar con sgabelli.
Nella parte centrale ci sono le scale e i disimpegni, e a prua, dove di norma c’è la cabina armatoriale, abbiamo voluto creare una zona che richiamasse ciò che solitamente troviamo nelle case, ossia una zona pranzo con un piccolo divano e una cucina a vista. Nel lower deck abbiamo posizionato 5 cabine.
L’upper deck offre poi diverse opzioni: può rimanere un ponte esclusivo per l’armatore oppure, come nella versione che abbiamo presentato, ospitare una cinema room. Dunque, è un ponte completamente customizzabile.
L’altro progetto personale, l’SY EXPLORER 45, invece?
MS: È un’imbarcazione completamente diversa. È un explorer, quindi una barca più lenta.
Esternamente, però, l’abbiamo voluta approntare e riproporre comunque con linee filanti, sempre secondo la nostra visione di exterior design. Anche perché noi realizziamo barche con la consapevolezza che questi oggetti, si spera, saranno in acqua per i prossimi vent’anni. Dunque, non vogliamo realizzare linee che seguano le mode del momento, quanto piuttosto profili che rimangano sempre attuali.
Vai alla pagina tre per leggere l’ultima parte dell’intervista a Veronica Yien e Matteo Sassone.