Vertical, Light, Slow: tanti modi per dire Jigging
Quasi dieci anni fa, molti di noi pescatori sportivi, commercianti, appassionati e specialisti sono stati travolti da un ciclone proveniente dal Sol Levante: il “Vertical Jigging”!
Quasi dieci anni fa, molti di noi pescatori sportivi, commercianti, appassionati e specialisti sono stati travolti da un ciclone proveniente dal Sol Levante: il “Vertical Jigging”!
Eccoci di nuovo a raccontarVi tutto quanto occorre per poter andare a far traina con le esche vive.
Questo capitolo è dedicato alla barca.
La tipologia e l’allestimento della barca, infatti, sono fondamentali. Partiamo dalla considerazione di fondo che la pesca con esche vive a caccia di predatori di fondo o mezzo fondo si fa su secche o formazioni rocciose che difficilmente distano molte miglia dalla costa.
Quindi questo vuol dire che a differenza della traina d’altura che si fa normalmente a molte miglia di distanza dalla costa, questo tipo di traina non necessita di imbarcazioni d’altura e quindi con caratteristiche e dotazioni adeguate. Questo in linea di massima equivale ad avere un mezzo che sia in tutti i sensi più abbordabile. In alcune zone dove le secche e gli spot sono a pochi metri dalla costa e magari vicino ad un approdo, questo tipo di traina può essere fatto con barche dalle dimensioni veramente contenute (5/6 metri) con motore fuoribordo di almeno 40 HP e magari un piccolo motore ausiliario per le basse velocità. Quindi a conti fatti dal punto di vista della barca questo tipo di pesca può essere veramente alla portata se non di tutte le tasche, quasi.
Le caratteristiche fondamentali comuni a tutte le barche adatte alla pesca in mare sono: una buona stabilità dello scafo, un ampio pozzetto, un buon numero di portacanne per la pesca e a riposo e un buono spazio per riporre il pescato. A questo riguarda sarebbe meglio avere delle capienti vasche per il pescato con un buon maceratore per la pulizia.Leggi di piú …
E’ ora! Con grande frenesia tutti i pescasportivi cominciano a lucidare le attrezzature dopo un lungo e quanto mai freddo inverno. Il sole comincia a riscaldare i nostri pozzetti allora si comincia a fare sul serio. L’estate crea agitazione e fermento nella vita sottomarina, numerose specie vanno incontro alla riproduzione così come il Dentice (Dentex dentex), uno sparide dalla livrea grigio azzurra, iridescente sul dorso, con numerose macchie scure e con riflessi argentati lungo i fianchi.
L’autunno è la stagione della pesca a traina: lungo le coste della nostra penisola, su varie batimetriche di fondo, passa una moltitudine di specie di pesci pelagici predatori, fra cui lampughe, lecce, tonnetti, palamite e… ricciole!