Suzuki in prima linea per l’iniziativa “A pesca di immondizia”
Ha riscosso grande successo l’iniziativa “A pesca di immondizia”, organizzata dall’associazione Lady Martina Sportfishing in collaborazione con Suzuki.
Ha riscosso grande successo l’iniziativa “A pesca di immondizia”, organizzata dall’associazione Lady Martina Sportfishing in collaborazione con Suzuki.
L’autunno inoltrato ha portato una condizione metereologica inaspettata: pioggia a tratti torrenziale, temperature che si alternano tra quelle primaverili e quelle invernali. In superficie l’acqua carica di detriti ha mantenuto una condizione termica sopra la media, mentre sotto il termoclino iniziano a scendere i gradi fino a divenire “invernale”, creando così una sorta di “muro”.
Il nostro mare e le specie che siamo abituati a pescare stanno cambiando velocemente, a causa dei rapidi cambiamenti climatici e all’avanzare di specie esotiche ad affinità tropicale. Vediamo cosa ci racconta l’istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), partner scientifico di un progetto Europeo per guidarci attraverso l’era dei cambiamenti climatici in atto.
Estate, tempo di sole, di mare e di vacanze ma è anche il periodo migliore per insidiare da terra e dalla barca un grande predatore del sottocosta: il barracuda. Ormai è appurato che le pescate migliori sono sempre quelle che si organizzano all’ultimo istante, che partono con la canonica telefonata all’amico di mille avventure che non ti lascia nemmeno finire la domanda “andiamo a pesca” che già ti schiocca un bel sì dall’altro capo del telefono, così in meno di mezz’ora ci si ritrova seduti sulla barca pronti a lasciare gli ormeggi verso una nuova avventura di pesca.
“Immagina…puoi!”, era lo spot di una nota marca di televisioni e per descrivere quello che è realmente una pescata mirata addosso ad un relitto non mi viene in mente una frase migliore. Mirata, sì mirata, perché avvalendosi di sofisticata elettronica di bordo, tutto ciò che si poteva un tempo sognare e tentare oggi è realtà.