Chi pratica la traina con il vivo, o con esca naturale morta, sa bene quanto fastidioso sia, trovare le proprie esche mutilate, o peggio, avere l’impressione di una bella mangiata, magari di un grosso sparide, e ferrando ritrovarsi con il nulla.
La tanuta, sparide dalle carni delicate e saporite è il misterioso autore di questi furtivi attacchi compiuti alle spese dei cefalopodi; pesce rapido, scaltro e con una dentatura da far invidia alla sorella maggiore orata, se rimane allamato vende cara la pelle fino all’ultimo metro di filo, facendo diventare ogni cattura, un vero e proprio momento di divertimento.
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