Tecnologie in concerto: gli strumenti Garmin accordati da Andrea D’Amato
Come un direttore d’orchestra da sei anni guida la divisione italiana di Garmin Marine, azienda statunitense leader mondiale nella strumentazione marina, ma anche automotive, sport, fitness, outdoor e aviation.
Dopo una carriera ascensionale importante, Andrea D’Amato conferma il suo ruolo di direttore commerciale e direttore marketing di Garmin Marine Italia, uno dei gruppi di maggiore successo al mondo per ciò che concerne l’elettronica marina.
“Al di là di ogni presunzione – ci dice Andrea D’Amato – sono stati sei anni duri ed intensi durante i quali abbiamo aumentato organicamente e non artificialmente i fatturati e la presenza sul mercato seguendo personalmente barca per barca, evento per evento, cantiere per cantiere, canale per canale, servizio per servizio, innovazione per innovazione: abbiamo messo l’anima.Siamo un team unito e questo ci ha dato ragione, di fronte ad una spersonalizzazione dei servizi abbiamo voluto invertire la tendenza personalizzandoli il più possibile. Un vecchio spot recitava “noi ci mettiamo la faccia” oggi quel claim potremmo farlo nostro, perché personalmente ci siamo messi in gioco.Abbiamo aumentato gli eventi, la portata di questi, il marketing applicato, i rapporti con la stampa, ogni fine settimana ci ritroviamo impegnati in qualche evento e su più fronti spaziando da regate, a eventi dedicati alle barche a motore, alla pesca di qualunque tipo, dal lago al mare, chiaramente ciò è possibile perché disponiamo di un pacchetto prodotti molto ampio e poliedrico”.
Uno dei punti forti della Garmin è la versatile compatibilità degli accessori con i prodotti degli altri grandi gruppi, ed è fondamentale nella struttura della barca che ogni elemento dialoghi con l’altro.
“I nostri prodotti dialogano in NMEA 2000 e NMEA 0183, e cioè i protocolli standard National Marine Electronic Association – spiega D’Amato – ai quali tutti i produttori di apparecchiature elettroniche di navigazione devono attenersi, in più noi abbiamo ulteriormente aperto la compatibilità dei nostri strumenti ad esempio ai sistemi audio della Fusion: tramite i nostri chartplotter combinati andiamo ad interagire con il sistema audio, con i nostri touchscreen l’armatore può comandare le telecamere della Flir, sempre con i nostri touch screen ci andiamo a collegare con i sistemi digital switching boat monitoring della C-Zone“. Una chiave di lettura che si propone di rendere fruibili i prodotti Garmin davvero per ogni esigenza. E se la compatibilità dei prodotti è stata fondamentale per il rilancio del marchio, lo è ancora di più parlando di un network Garmin completo: ossia una connessione totale tra tutti i sistemi Garmin di bordo.
Il marchio lavora, infatti, sulla connettività di tutti i supporti: grazie alla Garmin Marine Network si possono condividere le diverse unità connesse, le immagini ecoscandaglio, le mappe, i dati utente, le immagini del radar, le registrazioni dalle telecamere e le immagini degli innovativi Panoptix.
Sempre più si parla – ci spiega ancora – di sistemi integrati, capaci di dialogare l’un l’altro con estrema agevolezza e soprattutto con interfacce davvero molto intuitive per l’utente finale. Se io collego un VHF in NMEA 2000 con un AIS posso fare, o programmare, delle telefonate dal Digital Selective Called (chiamata selettiva digitale ndr), posso selezionare una chiamata di emergenza o ancora posso programmare una rotta e dire all’autopilota di seguirla o ancora, in caso di overboarding, comunicare all’autopilota il punto esatto in cui è caduta la persona a mare: tra le altre funzionalità, inoltre, l’integrazione strumenti serve a dare maggiore sicurezza ai sistemi”.
La semplicità di fruizione è sicuramente un grande punto di forza: “La tecnologia plug and play, ovvero collega e usa – argomenta ancora – offre la possibilità di acquisire i dati autoaggiornandosi attraverso le informazioni acquisite dagli altri dispositivi; mentre interfacce semplificate e icone ispirate ai più comuni smartphone rendono gli apparati intuitivi e immediatamente fruibili”.
Non ci sono problemi quando la barca si acquista o si progetta ex novo, ma quando invece si tratta di acquistare accessori per una barca che già si possiede o che si vuole acquistare usata, le attenzioni da porre sono ancora più delicate. “Nel processo di ri-strumentazione della barca è fondamentale – suggerisce ancora D’Amato – verificare che tutti gli impianti già installati seguano i protocolli NMEA, una volta stabilito ciò bisogna tenere conto di una grande semplificazione che, ad esempio, la Garmin offre: ovvero la peculiarità grazie alla quale tramite la rete si vanno ad aggiornare in contemporanea tutti gli strumenti. Va benissimo progredire con sempre nuovi prodotti, ma vanno anche studiati nuovi software per aggiornare i vecchi dispositivi di cui possono godere tutti gli utenti, senza necessariamente dover acquistare un nuovo strumento”.
Quello delle strumentazioni elettroniche marine è un mercato che, come accade per le tecnologie più comuni, è in continuo fermento e in perenne ascesa, per la Garmin non è diverso, tanto che sono stati lanciati sul mercato i nuovi prodotti chartplotter combinati della serie GPSMAP: il 722 (xs) e 922 (xs) – 1022 (xsv) e 1222 (xsv).
Si tratta di chartplotter, ovvero di schermi sui quali vengono visualizzate le carte nautiche, di diverse dimensioni: 7 e 9 pollici touchscreen, 10 e 12 pollici a tasti.
“Una gamma completa per grandezze e per fruibilità, due delle quali il 9 touch e il 12 pollici a tasti, che guarda anche alla funzionalità. Nonostante i nostri schermi touch non abbiano problemi con, ad esempio, un pescatore che ha le mani sporche di sardine, magari lo stesso pescatore però si infastidisce a sporcare lo schermo, per questo abbiamo voluto incrementare l’offerta anche mantenendo un chartplotter a tasti, proprio perché secondo noi è giusto offrire un’alternativa, ed è una scelta importante, vedremo il mercato cosa ci dirà”.
E parlando di integrazione di sistemi proprio con la serie GPSMAP si integrano perfettamente con la nuova linea di trasduttori Panoptix Forward PS51-TH. “Ciò che tutto vede”, ossia il Panoptix, è il primo della famiglia che introduce la funzionalità FrontVü fornendo in tempo reale le immagini precise e dettagliate del fondo marino e degli ostacoli che trovano davanti alla prua dell’imbarcazione, con una portata massima orientativa fino a 8-10 volte la profondità sotto l’imbarcazione, per un massimo di 100 metri. Oltre ai dati di profondità fornisce anche i dati di temperatura. Panoptix è uno strumento particolarmente adatto alle coste mediterranee poiché particolarmente frastagliate, inoltre il sensore AHRS permette una stabilizzazione del segnale anche in caso moto ondoso, non ha bisogno di black-box ed è, come già detto, totalmente compatibile con la Garmin Marine Network. Ma il nuovo che avanza è sempre un passo avanti e nel primo trimestre 2017 sono state lanciate sul mercato le antenne radar GMR Fantom 18-24.
“Si tratta di una tecnologia allo stato solido – spiega D’Amato – che non è solo uno slogan, ma una vera e propria caratteristica. Non si basano più sulla tecnologia a magnetron, ma attraverso una tecnologia digitale che non solo elimina le radiazioni nocive, ma ha un consumo nettamente inferiore, non ha bisogno di riscaldarsi non appena si accende ed è subito disponibile. Gode, inoltre, della tecnologia MotionScope, che rileva tutti i target intorno alla propria imbarcazione e li evidenzia in automatico di rosso o di verde a seconda della pericolosità rispetto alla rotta che stiamo percorrendo. Due nuove tecnologie inoltre, MARPA e Echo Trails che consentono rispettivamente di monitorare lo stato di navigazione delle imbarcazioni intorno e di individuare le rotte delle altre imbarcazioni facilitando la nostra navigazione. Insieme al Fantom 18 e 24 Garmin propone GMR 18 HD+, che dispone di tecnologia tradizionale con potenza di trasmissione di 4 KW e una portata di 36 miglia nautiche, sicuramente consigliabile in certi tipi di navigazione”.
Garmin si conferma un’azienda in continua evoluzione, che grazie al lavoro in team e a prodotti di altissima tecnologia, ma alla portata di tutti, agevola e semplifica la navigazione. Un lavoro di squadra in azienda che si riflette nel perfetto concerto di strumenti che l’azienda stessa propone.