Tommaso Spadolini, timeless classic
CONCEPT 90 M
Diametralmente opposto è invece il progetto, appena svelato, del 90 metri. Non solo per le dimensioni, ma anche per la filosofia progettuale, che ruota attorno a tre punti chiave: l’armatore desiderava un superyacht dalle linee sportive, in grado di offrirgli massima privacy e una continua connessione con il mare. Spadolini ha quindi collaborato a stretto contatto con il committente per sviluppare la configurazione interna e lo styling esterno.
Fin dai primi schizzi, disegnati – come di consueto – a mano, l’architetto ha conferito un carattere deciso al ponte principale, e forme più morbide ai ponti armatoriale e superiore: “Capace di raggiungere una velocità di circa 20 nodi, questo yacht doveva avere il profilo proprio di una barca veloce: un obiettivo che abbiamo ottenuto con le linee fortemente curve che scendono verso poppa”. In questo modo, nonostante la metratura imponente, l’imbarcazione evidenzia uno stile slanciato ed equilibrato, in linea con le richieste dell’armatore, ma anche con il tratto distintivo di Spadolini.
Per esaltare la vicinanza all’acqua, è stato enfatizzato il beach club poppiero, che si articola su due ponti. Il risultato è un’incredibile superficie di 365 metri quadrati, ricavati tra il main deck e il lower deck, che regalano il costante contatto con il mare in una dimensione esclusiva e rilassante. Gli ospiti, infatti, potranno beneficiare di una palestra e di una zona sauna, massaggi e relax. Ma il fiore all’occhiello di questo ambiente è senza dubbio la bellissima piscina a sfioro di 7×3 metri con fondo vetrato. Sospesa sulla piattaforma da bagno, offre a poppa una vista unica dell’orizzonte. L’impiego del vetro sottolinea ulteriormente il legame con l’acqua, richiamato peraltro dalle finestrature a tutta altezza su tutto il ponte principale e il ponte superiore.
“Anche la discrezione e la privacy erano un aspetto importante del brief” precisa Spadolini, che per l’armatore ha realizzato un ponte dedicato, raggiungibile anche in ascensore. “Abbiamo previsto strutture chiuse per le scale e un accesso separato per l’equipaggio in modo che l’armatore, se richiesto, possa essere completamente protetto. Materiali fonoassorbenti verranno utilizzati per porte e paratie così da garantire la totale riservatezza, senza compromettere gli spazi privati davvero esclusivi”. Di grande impatto è, infatti, l’enorme suite armatoriale con vista a 270 gradi verso prua. Ad arricchire il ponte, i bagni his n’ hers, le cabine armadio e la cantina per i vini, insieme a una sala fumatori con humidor e a un’intima area lounge. Completano l’allestimento una lounge esterna e un salone con piscina a prua.
Sei sono le cabine destinate agli ospiti, tutte sul main deck. Sull’upper deck si trovano, invece, un cinema a nove posti e una sala giochi; oltre all’helipad touch and go sul ponte di prua. Non mancano ampie aree di stivaggio per i water toys (dai jet ski alle moto d’acqua), mentre il garage del tender può ospitare una barca di nove metri.
Insomma, un superyacht adatto a tutta la famiglia, ma con grandi potenzialità per il charter. L’incarico si è rivelato davvero impegnativo per Spadolini, che tuttavia non ha potuto fare a meno di legarsi a questa imbarcazione: “Abbiamo speso molte centinaia di ore per perfezionare il design di questo yacht. Ora è pronto per passare alla successiva fase di ingegnerizzazione. Nonostante attualmente stiamo studiando dei progetti di dimensioni ancora maggiori per potenziali clienti, questo è lo yacht più grande che abbiamo portato a un tale livello di dettaglio. Si tratta di un progetto al quale sono affezionato, come se fosse un membro della famiglia”.
DESIGN STUDIO SPADOLINI
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