Totani by Night, tecniche e consigli di pesca
Noi personalmente utilizziamo le piccole strobo rosse o bianche ad azionamento automatico che, nel buio della notte e nelle profondità marine, permettono di attirare i totani e soprattutto capire quando esca e preda stanno giungendo sotto bordo nel momento del recupero.
Non sono strettamente necessarie, ma nei test eseguiti abbiamo riscontrato una percentuale maggiore di strike nelle esche precedute dalla piccola fonte luminosa.Vi abbiamo accennato alle fonti luminose e in commercio ne esistono diverse. Dai classici starlight verdi o rossi alle piccole strobo ad azionamento automatico col contatto in acqua ai led multicolori che attirano sicuramente prima il pescatore e poi il pesce. Non c’è un’ora esatta per insidiare i totani, dal tramonto all’alba si avranno diversi strike che faranno divertire per tutta la notte fino all’arrivo del primo raggio di sole, momento in cui potremo recuperare le lenze e tornarcene a casa con il nostro bottino.Il lardo non ha grandi doti “odorose”, ma in presenza di fonti luminose lampeggianti diventa iridescente simulando la luminosità di alcuni microrganismi presenti in mare e quindi altamente attirante verso i predatori.Un’esca, invece, praticamente inusuale per la pesca in mare ma che regala grandi soddisfazioni nella pesca ai totani è l’utilizzo del lardo e, anche, quello di Colonnata! L’esca principe per insidiare i totani è sicuramente l’acciuga e la sardina che, con il loro odore riusciranno ad attirare anche da lunga distanza i cefalopodi più sospettosi. Altre esche utilizzate, anche se con minor successo, sono i sugherelli, le boghe, i rovelli e le alacce.
ESCHE ED INNESCHI
Questo ci consentirà di inserire esche voluminose minimizzando il rischio di perdite dovute ad attacchi troppo distanti dagli aghi. Esistono in commercio anche altri modelli di totanare con la possibilità di inserire uno starlight vicino agli aghi o quelle con led lampeggiante integrato in essa. Saremo noi, in base alla nostra esperienza e al nostro gusto, a dotarci della totanara migliore per divertirci al meglio.Per praticare con successo questa tecnica dovremo dotarci di totanare adeguate ai cefalopodi presenti nella zona e quindi, scartare immediatamente le totanare di piccole dimensioni ci permetterà di non incappare nella spiacevole situazione di avere strike e perdite a ripetizione. Le totanare migliori sono quelle in acciaio inox a filo sottile corredata di ciuffo di aghi ad ampio diametro.
LA TOTANARA
Insidiare i cefalopodi estivi con la canna è una tecnica che ha preso piede da qualche anno, quando il cambio generazionale ha spinto i “nuovi” pescatori a studiare tecniche alternative per catturare i predatori del mare. Solitamente vengono utilizzate canne da spinning pesante o vertical jigging e precisamente canne di lunghezza esigua, ma con una discreta potenza per contrastare anche le pompate dei totani di taglia. Alla canna abbineremo un mulinello a tamburo fisso di taglia non inferiore al 6000 caricato con del trecciato da 20 libbre e seguito da due-tre metri di shock-leader almeno dello 0,35. Una volta assemblato il tutto anche in questo caso non avremo bisogno di altri accessori se non di una buona totanara.
CON LA CANNA
Pescare i totani con la lenza a mano ti da quella sensazione di essere a contatto diretto con l’esca, percependo ogni piccola toccata, anche la più timida, di un totano intento a studiare la sua preda. Per insidiarli con questa tecnica ci doteremo di una natta in sughero o in EVA che ci servirà per avvolgere non meno di cento metri di nylon almeno dello 0,70. Avvolto tutto il filo non avremo bisogno di tanti fronzoli se non di una generosa girella con moschettone e una totanara adeguata che vedremo in seguito.
CON LA LENZA A MANO
Ma come fare per assicurarsi una serata di divertimento? Ecco di seguito alcuni consigli per insidiarlo con la lenza a mano e con la canna! Presenta un colore tra il bianco e rosso e vive su fondali sabbiosi e fangosi anche abissali. Questa piccola premessa ci fa capire dove andare a ricercare il diavolo rosso. Come detto, possiede due piccole pinne all’estremità del corpo e 10 tentacoli, di cui 2 più lunghi che lancia per acciuffare le prede. Il totano, a differenza del calamaro, ha due pinne più piccole, quasi a formare un triangolo, poste sulla parte finale del corpo ed è provvisto di tentacoli più spessi con ventose dotate di uncino. E’ un mollusco cefalopode che normalmente raggiunge i 50-70 cm, ma che in alcuni casi può arrivare a dimensioni davvero sbalorditive.