Trofeo Marina di Oplonti
L’ASD Lenza Stabiese di Castellammare di Stabia, di Ciro Afeltra, e l’ASD Circolo Nautico “Il Faro” di Torre Annunziata, di Luca Di Capua, hanno presentato, con il patrocinio del Comune di Torre Annunziata, il “Trofeo Marina di Oplonti”, una gara di bolentino costiero.
LA MANIFESTAZIONE
La competizione si è svolta Domenica 20 marzo e le squadre partecipanti, composte da due persone ciascuna, si sono ritrovate presso il Circolo nautico “Il Faro”.
Alla manifestazione hanno partecipato ben 28 imbarcazioni e, anche se le condizioni meteomarine non erano delle migliori, gli equipaggi hanno saputo dare il loro meglio, riuscendo a portare a bordo delle belle prede.
Lo sponsor ufficiale, il brand Trabucco, ha omaggiato con i suoi premi i primi 10 classificati; anche i vari sponsor delle associazioni organizzatrici, tra cui il Pastificio Setaro, hanno offerto buoni e gadget a tutti i partecipanti.
Alla fine della giornata, si sono guadagnati il podio: la coppia composta da Maurizio Falanga e Alfonso Steibano, al primo posto; Angelo de Angelis e Simone Ferrara al secondo; Franco Pagano e Vincenzo Auricchio, di Emozioni Blu, infine, al terzo posto.
LA TECNICA DEL BOLENTINO COSTIERO
Il bolentino costiero è una tecnica di pesca sportiva che negli ultimi anni ha preso molto piede, nell’ambiente della pesca e nelle varie associazioni sportive, che spesso organizzano questo tipo di eventi.
Il bolentino viene praticato dalla barca a motore fermo, o ancorando il natante o lasciandolo libero di spostarsi con le correnti. Si può praticare con la canna da pesca oppure con una lenza a mano, detta anche togna.
Questa è una delle tecniche più praticate, sia da pescatori esperti sia da chi prende il largo per le prime volte. Di certo ciò avviene anche perché si tratta di una tecnica semplice e poco costosa.
È un tipo di pesca che si pratica su fondali con profondità che vanno dai 5 ai 20 metri. Pertanto, gli spot migliori per il bolentino sono le secche e le zone dove la profondità del fondale varia repentinamente. Qui, infatti, specie come, tra le tante, orate, tanute, pagelli e scorfani trovano nutrimento e habitat ottimale.