Tutte le novità da Cartello: intervista a Corrado Gaia
Come nasce la Cartello srl?
Cartello srl nasce 1984 per volontà di mio padre, Angelo Gaia, mio zio, Bruno D’Agosta e un terzo socio storico di mio padre, Stefano Jelussi.
Sia mio padre che Stefano erano già nel mondo nautico da tempo e, in particolare, gestivano per BMW Marine il parco barche che BMW utilizzava per testare i prodotti nautici, cooperando anche con il reparto esperienze. Inoltre, l’azienda di allora si occupava anche di impiantistica e servizi di bordo. Quando fu chiaro che BMW non avrebbe proseguito la sua esperienza nel settore nautico, mio padre in particolare si attivò per cercare prodotti innovativi da immettere sul mercato nautico italiano e da lì cominciò l’avventura con Yanmar e Cartello srl, che fu fondata appositamente per gestire il territorio nazionale. All’epoca Yanmar era un prodotto da intenditori: in Italia se ne vendevano poche unità all’anno, ma era chiaro che il prodotto era decisamente superiore rispetto alla concorrenza per caratteristiche allora pressoché uniche. Si trattava di una linea di motori nautici che per la prima volta rompeva il paradigma di cilindrata, dimensione e peso come male necessario per l’affidabilità in mare e proponevano propulsioni estremamente compatte, leggere e risparmiose, con un’affidabilità che negli anni è diventata il vero marchio di fabbrica di Yanmar. Per certi versi la nautica odierna in termini propulsivi è figlia di quell’intuizione giapponese. Cartello ne ha beneficiato ed è cresciuta assieme a Yanmar nel corso di un trentennio, diventando di fatto un agglomerato di prodotti, persone e know-how veramente peculiare sul territorio.
Cartello è da molti anni sinonimo di Yanmar, motori marini entrobordo di eccellenza, ma la novità di quest’anno è l’introduzione in gamma dei motori fuoribordo Hidea, che Cartello distribuisce in esclusiva non solo per l’Italia, ma anche per Francia, Monaco, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro ed Albania. Come commenta questi nuovi prodotti e la scelta di ampliare ai fuoribordo di piccola taglia la gamma Cartello?
Le ragioni sono molteplici: innanzitutto, cercavo prodotti che fossero più vicini alla nautica per tutti, perchè sentivo l’esigenza di uscire dalla zona di comfort di Cartello. Dal 2013 ho iniziato una ricerca fatta di viaggi e prove per capire se esistesse qualcosa sul mercato e finalmente, dopo tanto peregrinare e tante delusioni, ho trovato Hidea che, sono convinto, sarà una bella sorpresa per tutti i diportisti. Questa scelta ci darà la possibilità di misurarci con realtà consolidate sul mercato nautico, partendo sempre dal nostro punto di forza, ovvero il ruolo di Cartello come collettore tra chi produce e chi fa uso dei prodotti e poi con tutta la nostra rete. Questa, nell’arco di un trentennio, è cresciuta assieme a noi e oggi viene valutata costantemente con strumenti sempre più raffinati e precisi che ci consentono di armonizzare e standardizzare qualsiasi procedura, in modo da garantire ai nostri clienti un servizio di altissimo livello su tutto il territorio. Peraltro, ripeto che il nostro punto forte e anche per quanto riguarda Hidea, è e rimarrà sempre il servizio e non la vendita fine a se stessa: in un mondo globalizzato, dove puoi comprare persino un aereo online, l’unica cosa che ci rende diversi e umani è il servizio che noi offriamo e che nessun portale può garantire. Nessuno all’interno del nostro network lavora in un’ottica di quote di mercato e numeri, ma sempre e solo con il fine di avere clienti soddisfatti. Per noi i numeri sono conseguenza e risultato di un lavoro di qualità attorno a ciò che proponiamo. Hidea è un’azienda cinese familiare in attività dal 2007 e che oggi mette sul mercato circa 50.000 motori ogni anno con una previsione di arrivare a 100.000 in 5 anni. La fabbrica, nuova di zecca, è stata progettata sulla base di un’industria 4.0 ed è fortemente automatizzata, con processi come la cataforesi o i doppi test a banco per la power unit e in vasca per il prodotto finito. Quindi, siamo di fronte a una realtà decisamente orientata alla qualità e molto diversa dall’immaginario collettivo riguardo le produzioni cinesi. L’idea del prodotto cinese come di bassa qualità è un falso mito: in realtà, quasi tutti i maggiori produttori al mondo producono e/o assemblano parti o prodotti finiti in Cina (in qualsiasi ambito e mercato). È noto ormai che la Cina è definibile come “la fabbrica del mondo” da almeno un ventennio, perciò ciò che distingue un prodotto da un altro sono i controlli di qualità che ormai i cinesi conoscono benissimo. Proprio per questo, la scelta di Hidea è stata operata sulla base dei sistemi di controllo qualitativi a livello di procurement e di linea di produzione, perchè era per me il più importante e qualificante sistema per capire la bontà del prodotto, il fuoribordo, che fino a certe potenze non necessita di particolari tecnologici che ne possano differenziare le caratteristiche. In altre parole, si tratta di unità termiche di concezione ultra matura a carburatori o iniezione elettronica che vengono prodotti da anni in tutte le salse e declinazioni (dagli scooter ai piccoli generatori, ecc.). Non c’è nulla da inventarsi: sono pressoché tutti uguali. Quindi l’unico metro di misura del prodotto, a mio avviso, sta nell’utilizzo di ottimi materiali e nel metodo di assemblaggio e controllo.
Tornando alle novità Yanmar, sempre core business dell’azienda, ci spiega quali sono le peculiarità delle novità presentate a Genova, ovvero i motori Serie 4LV-Z 4 cilindri serie 4LV ora accoppiati al piede Yanmar ZT370, il 3JH40 ed il nuovo motore fuoribordo diesel Dtorque?
Yanmar presenta innanzitutto il 3JH40, il più piccolo motore common rail sul mercato nautico , continuando nel segno della sua storia. Sui motori fino a 110 Hp, ovvero per barche dislocanti e barche a vela, è il non plus ultra del mercato: moderno ed eco-friendly. Yanmar, inoltre, è uno dei rari costruttori di motori diesel entrobordo che utilizza in questo range propri gruppi termici, non di terze parti. Anche l’affidabilità è elevata: Yanmar è l’unica ad offrire la garanzia di 5 anni.
Questo si paga in termini di costo iniziale, perché è decisamente un prodotto premium, ma i vantaggi sono talmente elevati che il prezzo diventa una variabile secondaria. Vi dirò di più: sappiamo ormai con certezza che, nel mercato dell’imbarcazioni di seconda mano, avere un motore Yanmar rappresenta una spinta sia alla vendita che al valore ottenuto, essendo una sorta di garanzia di qualità. Forse costa un po’ più degli altri, ma sicuramente si tratta di un ottimo investimento.
Passando ai 4LV, saliamo decisamente di potenza: da 150Hp fino a 250Hp e si tratta di un blocco motore Toyota a 4 cilindri completamente marinizzato da Yanmar presentato lo scorso anno in versione entrobordo e quest’anno in versione entrofuoribordo con il nostro piede poppiero ZT370. Sono davvero motori eccezionali e la partnership con Toyota si dimostra, come già in passato, davvero di primo livello. L’applicazione entrofuoribordo di quest’anno con lo ZT370 è un completamento di gamma e il piede poppiero Yanmar calza sui nostri motori con la stessa filosofia: è tecnologicamente più avanzato di qualsiasi altro prodotto simile sul mercato perchè ha innesti a frizioni a bagno d’olio contro innesti a cono tradizionali; questo aumenta il comfort di innesto e la funzionalità in generale. Viene, inoltre, trattato contro corrosione e correnti galvaniche con vernici apposite in versione standard, mentre solitamente sono opzionali. Poi, da quest’anno Yanmar offre, sulle versioni entrobordo da 150 cavalli fino a 440 cavalli, anche il joystick di manovra già disponibile sui motori entrofuoriborodo. Poi il Dtorque: si tratta di un motore fuoribordo diesel da 50 Hp, al momento prodotto da Neander, un’azienda tedesca. Yanmar ne detiene la commercializzazione a livello globale e partecipa allo sviluppo. Questo è il primo tassello di una serie di motori diesel fuoribordo che vedrà la luce nei prossimi anni. Le caratteristiche sono abbastanza particolari: si tratta di un unità propulsiva di 804 cc a doppio albero e turbo compressa. É un motore non leggero perchè pesa 175 Kg ed è anche piuttosto costoso, ma consuma davvero un’inezia (tra i 4 e i 10 litri ora) e con una coppia degna di un 80 Hp. Quindi, siamo di fronte ad un prodotto innovativo e studiato essenzialmente per la clientela professionale che guarda più ai costi di gestione che al costo iniziale. Peraltro, sostituendo il motore fuoribordo benzina con il motore diesel, gli operatori professionali possono usufruire delle tariffe agevolate sul gasolio ottenendo così un duplice vantaggio. É un mercato tendenzialmente piccolo, ma già affrontato in passato con lo Yanmar D27 e D36 fuoribordo diesel e pensiamo che ci sia spazio per questo prodotto in Italia: mi viene in mente, per esempio, l’utenza di barche adibite alla raccolta delle vongole oppure alcuni tipi di tender per yacht grandi o movimentazione di chiatte. Non dimentichiamoci, in questo contesto, l’altra grande novità che è il CXO300, un motore fuoribordo diesel da 300 Hp con un peso intorno ai 350 kg. Un motore rivoluzionario che, sono sicuro, conquisterà tutti. Qui parliamo di tecnologia ai massimi livelli e con un progetto e d’investimento enormi.
È prodotto da un’azienda inglese fondata attraverso fondi di investimento e venture capital con il supporto dello Stato, che si trova in una zona densa di tecnologia meccanica di primissimo calibro; pensiamo che molti dei team di Formula 1 sono proprio di base attorno a quell’area. Il prodotto è nato dall’esigenza di colmare il vuoto produttivo a seguito delle normative Nato sull’uso di singoli carburanti a bordo delle navi militari ed è ruotato, perciò, intorno a specifiche di tipo militare. Perciò, parliamo di un motore fuoribordo che è estremamente potente, ma dal peso piuttosto contenuto, che deve essere super robusto ed affidabile in ogni situazione e contesto. Per esempio, l’intervallo di manutenzione previsto è una volta all’anno o 1500 ore; le certificazioni sono state ottenute triplicando le ore vita di un pari potenza a benzina e l’azienda è talmente sicura del fatto suo che prevede una sostituzione integrale del motore se un eventuale difetto in garanzia non viene risolto entro 24 ore dall’intervento. Insomma, al di là della novità in termini di prodotto, qui ci sono elementi unici in termini di servizio. Sicuramente una soluzione molto divertente e anche molto economica ed ecologica oltre a, lasciatemelo dire, un look stiloso ed accattivante che non a caso gli ha permesso di vincere al Salone il premio ADI per il design industriale (unico tra i propulsori).
Sempre nell’ottica di ampliare la gamma, quest’anno avete presentato anche Domino 11 Gran Lusso, un natante molto interessante per prestazioni che per gli spazi, particolarmente comodi sia in coperta che nelle due cabine ed il bagno sottocoperta. Quali sono nel dettaglio le caratteristiche di questo battello, ovviamente motorizzato Yanmar 8 cilindri a V da 370 cv accoppiati con dei piedi ZT 370 sempre Yanmar innesto elettronico, frizione a dischi e dual prop?
Quello di Domino 11 Gran Lusso è un progetto che risponde a una domanda che mi sono fatto tempo addietro guardando il mercato dei RIB italiani: come si possono mettere insieme le caratteristiche marine di un gommone ad alta velocità, con gli spazi di un’imbarcazione che consenta vacanze in mare per una famiglia con figli, mantenendo però lo stile inconfondibile del gommone, ovvero senza scivolare nella barca con i tubolari? Abbiamo impiegato 3 anni e lo abbiamo ingegnerizzato pressoché in casa, se si eccettua il design di coperta e lo stile degli interni, perchè Cartello ha un team con competenze cantieristiche e disegnatori, oltre a un reparto di periti navali certificati. Siamo partiti da una carena estremamente performante che già conoscevamo e sulla base di quella abbiamo disegnato gli spazi interni che volevamo. Infine, abbiamo tracciato gli spazi in coperta. Fatto questo, il designer esterno ha creato lo stile. Abbiamo messo insieme tutto e siamo passati alla parte produttiva, per la quale ci siamo avvalsi della cooperazione dei migliori fornitori italiani che conoscevamo. Il mezzo che è nato a mio avviso è molto, molto bello ed innovativo. Per esempio, ha due cabine matrimoniali separate, cosa rara per un RIB. La cabina, inoltre, ha un’altezza media ragguardevole; infine, ha un bagno centrale che divide le due cabine in tutta la larghezza del mezzo: questo consente di avere due cabine grandi e divise nettamente e nel mezzo un bagno enorme per il tipo di mezzo, che ha una doccia da 60X60 alta quasi 2 metri e uno spazio del tutto inusuale per la categoria. Esternamente abbiamo due prendisole a poppa e uno a prua molto grandi e una consolle di navigazione che prende ispirazione dagli off shore sia per la conformazione dei sedili sia per il tunnel centrale che ospita manette e il joystick per il navigatore, così da garantire al pilota un’esperienza di guida appagante. Ovviamente, abbiamo installato la domotica di bordo e tutte le dotazioni utili per una crociera di vacanza senza compromessi né sul comfort né sulla navigazione, con motorizzazione Yanmar. La barca, pur pesando circa 6T, arriva a circa 46 nodi e accelera quasi come una moto, rendendo la driving experience indimenticabile. In conclusione, abbiamo creato un RIB che naviga veloce e con tutte le condizioni marine, soddisfacendo il pilota e le sue esigenze, con spazi utili per una famiglia e un look decisamente bello con tutti i comfort necessari per una piacevole vacanza a bordo. Io credo sia un bel risultato.
Avete presentato il package tra l’imbarcazione Magu ed il motore Hidea. Elevati standard qualitativi ad un prezzo contenuto. Ci può fornire qualche caratteristica in più?
Magu è un progetto nato dalla collaborazione con i Cantieri Mimì, con cui lavoriamo da anni fornendo loro i motori per i loro gozzi sorrentini. Io desideravo un piccolo package per i motori Hidea, in particolare il 40SK e Domenico Senese – titolare di Cantieri Mimì – mi ha proposto questa barca che mi ha fatto innamorare perchè è un 5,5 metri veramente molto elegante, che mantiene un fascino senza tempo con linee piacevolmente moderne e un tocco di tradizione tipico di Mimi, come gli inserti in teak massello. Peraltro, parliamo di un mezzo stampato in infusione, perciò anche industrialmente estremamente moderno e tecnicamente evoluto. Siamo riusciti a trovare una quadra economica che ci consentisse di porci sul mercato, inusualmente per Cartello, in modo aggressivo con un prezzo molto appetibile, se consideriamo che un cliente può andare in mare al prezzo di un maxi scooter o di una utilitaria. Io credo davvero che abbiamo centrato il nostro obiettivo: stile, eleganza, funzionalità e prezzo. La barca, peraltro, con il 40SK fa 26 nodi circa agevolmente, dato che il fuoribordo ha il gambo grosso con riduzione 2,33:1 e porta un’ elica da 13 pollici di diametro che spinge moltissimo. Siamo contenti perchè anche in questo caso siamo riusciti a creare le migliori condizioni tecniche, che sono il nostro valore aggiunto.
Come si strutturano i vostri clienti?
I nostri clienti sono in generale velisti, aziende di charter, professionisti nautici e diportisti con barche a motore sia dislocanti che plananti. Generalmente il nostro cliente è attento alla qualità del prodotto e del servizio e considera il valore della qualità percepita superiore al valore del prezzo fine a sè stesso. In altre parole, quando a contare sono affidabilità e prestazioni, siamo sempre tra le prime scelte di acquisto. Questo è per Yanmar e sarà così anche per Cox. Per quanto riguarda Hidea e Magu, penso che il nostro cliente sarà attento al rapporto qualità/prezzo e al valore del servizio perchè vuole divertirsi in spensieratezza. Il cliente Domino, infine, è una persona attenta ai dettagli e che desidera qualcosa di esclusivo e innovativo.
Quali consigli può dare al nostro lettore, per una possibile rimotorizzazione della propria imbarcazione?
Tanto per cominciare non esiste una relazione perfetta tra barca e propulsione. Quello che posso consigliare è di contattarci e, in base alla barca e alle esigenze, proporremo ciò che secondo noi è la soluzione ideale, o perlomeno quello che faremmo noi se la barca fosse nostra.
Cartello Srl
www.yanmaritalia.it