Venere 38: il test di navigazione della nuova ammiraglia
La crescita dei Cantieri Venere è confermata dal 38 piedi, nuova ammiraglia della gamma, che offre un’eleganza in stile classico, senza rinunciare alla comodità e alle prestazioni. Abbiamo avuto l’opportunità di testarlo in anteprima in occasione del Navigare, al Circolo Posillipo di Napoli, con le migliori condizioni meteo a simulare una giornata di sole estiva.
Sin da subito si nota l’attenzione al dettaglio e alla comodità: salgo infatti a bordo attraverso una plancetta dalle dimensioni enormi, rivestita in teak come tutta la superficie calpestabile esterna, e tramite una porta ricavata dalla murata accedo al pozzetto. Qui abbiamo due divanetti biposto a destra e sinistra, che seguono il profilo della murata.
Poco più avanti passiamo al di sotto dell’hard top, dove troviamo sulla destra un divano a L con tavolo fisso ad altezza regolabile. In questo modo, aggiungendo un cuscino, è possibile ottenere un unico grande prendisole poppiero.
Alle spalle del divano c’è la seduta di guida biposto. La consolle è disposta su più livelli: in alto ci sono gli strumenti analogici per monitorare i due motori Nanni da 270 cv; al centro si trova il display multifunzione Garmin, che fornisce informazioni sulla navigazione e anche sul fondale con la modalità ecoscandaglio; in piano, invece, sono posti sulla sinistra i pulsanti on/off con il controllo dell’elica di prua, mentre sulla destra il display dedicato all’autopilota.
Il timone è leggermente inclinato verso l’alto per offrire una migliore manovrabilità, mentre sulla destra ci sono le due manette elettroniche. Durante la navigazione, possiamo poggiare i piedi in basso, sul supporto in legno.
Il lato sinistro, coperto dall’hard top, è destinato al piano cucina, presente, in questa versione, solo all’esterno della cabina. Enzo Mangiapia, titolare del cantiere, ci informa che si tratta di una versione realizzata in base alle esigenze dell’armatore, poiché il natante (l’immatricolazione non è necessaria sebbene sia un 38 piedi) è stato costruito su richiesta di un privato. Da poppa verso prua abbiamo un piano cottura ad induzione, con il frigorifero in basso, il lavello rotondo ed infine un lungo piano d’appoggio che si estende fino all’ingresso della cabina.
I passavanti sono ampi e una solida battagliola ci assicura sostegno verso la prua, che è composta da un grande prendisole, di fatto l’unico presente a bordo, su cui possono stendersi senza difficoltà 4 o 5 persone.
Il verricello non è a vista per consentire di passeggiare sul teak, ma in questo modo dal timone non è possibile monitorare lo stato dell’ancora, visto che anche quest’ultima è ribassata e incastonata sulla prua.
Come di consueto, il cantiere ha riservato grande cura nella scelta e nella lavorazione dei legnami: tutti gli esterni sono in massello di mogano da 5 cm, la superficie calpestabile è in teak da 16 mm e gli interni sono in massello di ciliegio.
Ritorno nel pozzetto ed entro in cabina. L’imbarcazione è ricca di dettagli ad alto livello con mobili modellati su misura.
Scendo i gradini e trovo sulla sinistra un divano a L, accanto alla porta che conduce alla cabina ospiti. Questa, dotata di un divano rettilineo e un letto matrimoniale, è situata al di sotto del piano di coperta e perciò ha un soffitto piuttosto basso.
A destra delle scale c’è il bagno, molto grande per un 38 piedi, composto da un wc che scompare su un vano di appoggio e da un mobiletto con lavandino. A terra le doghe di legno fanno sì che tutta la superficie sia utilizzabile come un piano doccia, di fatto ampio come la classica doccia casalinga.
La cabina armatoriale, a prua, ospita un letto matrimoniale circolare, ma con una piccola rientranza nella parte anteriore che agevola il passaggio in cabina e consente anche l’utilizzo di una cassettiera in basso.
Questa appena descritta è la configurazione richiesta dall’armatore del Venere 38 che abbiamo testato. In realtà l’allestimento standard proposto dal cantiere prevede un bagno di dimensioni più piccole, una cucina interna e una dinette più ampia e trasformabile per un totale di 7 posti letto a bordo.
Usciamo per il test con sole e vento intorno ai 10 nodi che solleva qualche onda durante la navigazione. La trasmissione a linea d’asse, in combinazione con l’elica di prua, ci permette di uscire da un posto piuttosto stretto, facilitando la manovra.
La silenziosità è buona e le vibrazioni sono al minimo, merito del lavoro di regolazione e bilanciamento del motore effettuato dal cantiere.
La carena, studiata da Enzo Magiapia, garantisce prestazioni importanti a bassi consumi.
Ad invertitore ingranato siamo a 800 giri, 4 nodi e 3 litri orari di consumo. Nei serbatoi abbiamo 500 litri di gasolio e 200 litri d’acqua, in aggiunta alle due persone al governo del mezzo.
Con mare aperto mi porto in planata piena a 2300 rpm, consumando 22,3 litri/ora ad una velocità di 12,7 nodi. La velocità di crociera si attesta sui 21,5 nodi a 3000 rpm, con un rapporto consumi/velocità di 1,9, dal momento che il consumo è 42 litri/ora. Per una barca di queste dimensioni e con questa linea è un ottimo risultato. L’impatto sulle onde è ben attutito, non sale acqua a bordo e riusciamo a navigare senza alcuna difficoltà. Rispetto alle altre trasmissioni, la linea d’asse perde un po’ di reattività nei cambi di direzione, ma niente di grave, anzi, la barca è anche più assestata in acqua durante la navigazione.
Unica pecca da attribuire all’armatore: la versione da lui richiesta, con hard top e cabina frontale integralmente chiusa, genera, mentre navighiamo, un effetto “cappa”. Non c’è un minimo di apertura che consenta il passaggio dell’aria e in pochi minuti siamo già sudati: non oso immaginare con il sole estivo! Fortunatamente è un difetto proprio solo di questo modello; l’allestimento standard, invece, prevede diverse aperture, per cui non si riscontrano problemi in termini di aerazione. Nessuna difficoltà anche a velocità massima: 3600 giri, 28 nodi e 75 litri/ora. Sono numeri che ancora una volta premiano i Cantieri Venere, che riescono ad abbinare prestazioni ad uno stile senza tempo. Chiudiamo con la prova di accelerazione da fermo, che porta la barca in planata in 5,3 secondi prima di rientrare in porto.
Consiglio il Venere 38 a chi cerca un’eleganza classica, buone doti di navigazione e un’eccezionale comodità, che si apprezza già salendo a bordo dalla plancetta di dimensioni enormi. Anche in ottica charter è un mezzo ideale: gli ampi spazi esterni permettono di avere 6/8 ospiti a bordo senza difficoltà, mentre la disposizione in cabina lo rende ideale per crociere fino a 4 persone.
SCHEDA TECNICA VENERE 38
Lunghezza f.t. 11,70 m
Lunghezza scafo 9,99 m
Lunghezza al galleggiamento 9,60 m
Larghezza f.t. 4,05 m
Immersione a pieno carico 0,85 cm
Peso 8.750 kg
Potenza massima 2×400 hp
Portata persone 12/14
Capacità serbatoio carburante 800 l
Capacità serbatoio acqua 300 l
Categoria omologazione CE B
LA BAIA NAUTICAL SRL
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